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Artisti scontenti delle IA creano un sito anti-intelligenza artificiale

Alcuni artisti cominciano ad essere stufi dell’intelligenza artificiale. O, per lo meno, di come viene attualmente allenata. Le intelligenze artificiali e le loro potenzialità in campo artistico stanno facendo piuttosto discutere negli ultimi tempi. In particolare, ad essere al centro della bufera sono quei software che, sfruttando le IA, permettono di creare immagini partendo da una stringa di testo di riferimento. Penserete, ad esempio, a programmi come Dall-E, Midjourney e Imagen, che fanno esattamente questo.

La controversia si è creata poiché le immagini sono sintetizzate partendo da miliardi di disegni, foto e figure create da artisti e pubblicate sul web, che vengono poi raccolte e utilizzate per creare le immagini che tanto ci stupiscono quando usiamo, per esempio, Dall-E. Diversi artisti sono piuttosto irritati da questo fenomeno, poiché le immagini da loro prodotte sono poi estrapolate e utilizzate senza il loro consenso.

In risposta a ciò, per evitare che i propri lavori vengano impiegati a tale scopo, un gruppo di artisti chiamato Spawning ha creato un sito web che permette a chiunque di controllare se le proprie opere sono state utilizzate per allenare le IA.

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Il sito anti-intelligenza artificiale

Il sito si chiama “Have I Been Trained?” e  attinge ai dati usati per allenare, tra le altre, le IA di Stable Diffusion e Imagen. I software dei programmi più discussi del momento (come Dall-E e Midjourney), semplificando molto, usano un enorme database chiamato LAION-5B che raccoglie miliardi di siti web e di “depositi” di immagini e opere d’arte, come DeviantArt, Pinterest, Getty Images e molti altri.

Tutte le immagini raccolte vengono poi impiegate per dare vita alla stringa di testo digitata dall’utente. Il problema è che molti artisti giudicano tale faccenda come una violazione del loro diritto di copyright. 

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Attraverso il sito di Spawning, gli artisti possono a loro volta condurre una ricerca attraverso parole chiave come il nome dell’artista o inserendo un’immagine, ottenendo come risultato le immagini che più si attengono a quanto scritto. In questo modo, si riesce a controllare se le proprie opere sono state usate per allenare le intelligenze artificiali.

L’obiettivo di Spawning è quello di arrivare a ottenere delle norme in merito all’uso delle creazioni degli artisti. L’idea è che, se le si vuole utilizzare come mezzo per allenare le IA in futuro, gli artisti devono almeno poter scegliere se permettere o meno che vengano incluse le proprie opere nell’allenamento. Per questo sul suo sito viene permesso a chi lo desidera di iscriversi alla beta dei loro strumenti di attivazione/disattivazione dell’inclusione all’addestramento delle IA.

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Difatti, quanto accaduto finora rientra perfettamente nella legalità in seguito ad una decisione della corte statunitense sull’internet data scraping. Ma, ben presto, potrebbe essere necessario giudicare di nuovo se ciò sia lecito considerando l’aspetto della privacy, oltre a quello delle norme sociali ed etiche.

Solo qualche settimana fa, negli USA, un uomo ha vinto una competizione artistica utilizzando un dipinto creato interamente con Midjourney, gareggiando nella categoria “arte digitale”. Il fatto ha sollevato accese polemiche da parte degli artisti che hanno giudicato ciò come ingiusto e non conforme all’idea di arte. Il dibattito sulle IA è, dunque, più caldo che mai.

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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