Mancano ormai poche settimane prima di andare al voto, programmato per il 25 settembre, ma la campagna elettorale per le imminenti elezioni ha mostrato di avere ancora molto da dare: il fumetto presentato da Vittorio Sgarbi proprio in queste ore, denominato “Sgarbiman”, ne è la prova inconfutabile.
Il critico d’arte e politico italiano si trova ad affrontare la sfida contro Pierfendinando Casini per il Senato a Bologna, e in questi giorni anche lui si trova coinvolto nel tentativo di reclutare più elettori possibili per avere successo in quest’impresa.
Se dunque non erano bastate campagne di cattivo gusto da parte di numerosi politici, tra TikTok dubbiosi, paragoni tra guanciale e pancetta, servizio ai tavoli come camerieri per un giorno, lodi religiose e tante altre tristi iniziative, Vittorio Sgarbi ha deciso di portare in scena qualcosa di più “ambizioso”, che narri le gesta con le quali un politico potrebbe andare a salvare la popolazione.
Vittorio Sgarbi alle elezioni e lo “Sgarbiman” di cui avevamo bisogno
Il politico e candidato al Senato per il centrodestra, ha presentato il fumetto l’8 settembre attraverso un primo video trailer. All’interno di esso, lo possiamo vedere con indosso una tuta da supereroe, corredata da simbolo rappresentante una capra, diventato ormai un segno di riconoscimento inequivocabile.
Le vicende mostrate, inoltre, sono qualcosa di glorioso: mentre Sgarbiman giunge a Bologna per raddrizzare le torri, la gente che lo avvista volare nel cielo si perde in esclamazioni bizzarre e forse anche in riferimenti occulti, come un “è proprio lui! Cerrrrto che è lui!” e “finalmente qualcuno che raddrizza le cose!”.
Una volta portata a termine la sua missione, Sgarbiman decide d’interagire con quelli che definisce “umani semplici”, spiegando loro il motivo vero per cui è giunto a Bologna: è venuto per abbattere “lui”, un “mezzobusto” di Casini. E così, dopo aver disintegrato la statua, finalmente Vittorio Sgarbi è riuscito ad adempiere al suo ruolo di eroe.
Si aggiungono alla fine di questo video anche le varie questioni e promesse che il politico e candidato Senatore di è intento a proporre ai cittadini bolognesi, raccontate però in uno stile molto “a cantilena” e che diventa a lungo andare anche piuttosto psichedelico ed inquietante: “A scuola non prima delle dieci; no autovelox”.
I disegni di questo particolare fumetto sono di Giuseppe Candita, fumettista di Bonelli che ha lavorato anche a Tex e Zagor. Anche la sceneggiatura è stata pensata da lui, e Sgarbi gli ha solo fornito alcuni spunti in un’idea che egli stesso aveva pensato.
