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Attacco hacker ad Ariccia: pubblicato materiale per adulti sul totem informativo del centro storico

Quanto successo venerdì ad Ariccia, comune di 18 mila abitanti in provincia di Roma, ha lasciato in coloro che vi hanno assistito un misto d’imbarazzo e incredulità. La cittadina, in genere è meta di numerosi turisti che, solitamente partendo da Roma, si riversano nel paese per visitare il centro storico e goderne della sua cucina.

Qualche giorno fa, però, è stato proprio il centro storico al centro di una vicenda piuttosto incresciosa. Infatti, sul totem virtuale posizionato su corso Garibaldi sono apparse delle immagini di un sito porno. Molti passanti e turisti hanno assistito all’incidente, e sono stati proprio i cittadini ad avvertire le autorità.

Ma com’è possibile che sia accaduto tutto ciò? È stato qualche tecnico sbadato? Secondo la nota diffusa del vicesindaco di Ariccia, il totem virtuale che dovrebbe informare sul traffico, pubblicizzare luoghi in cui mangiare e annunciare l’inizio della sagra della porchetta, è divenuto il bersaglio di un attacco hacker.

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Le scuse dell’amministrazione di Ariccia in seguito all’incidente

L’amministrazione comunale si è scusata immediatamente per l’accaduto, con palpabile imbarazzo. La nota del vicesindaco Giorgio Leopardi, diffusa dopo l’incidente, recitava quanto segue:

“Ci scusiamo con i cittadini e i turisti per l’increscioso inconveniente al quale hanno dovuto assistere passando su corso Garibaldi. La polizia locale è prontamente intervenuta e l’amministrazione ha provveduto a sospendere il servizio. Dai controlli effettuati è emerso che il sistema è stato hackerato, si sta quindi procedendo con le indagini per rintracciare i responsabili del gesto.”

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Adesso, dunque, è caccia ai cybercriminali che hanno messo in atto l’attacco. La polizia è stata immediatamente allertata dalla popolazione appena scoperto il fatto. Le forze dell’ordine hanno provveduto subito a mettere tutto ciò che è accaduto a verbale. L’indagine è dunque aperta, e le autorità stanno valutando che tipo di azione intraprendere nei confronti degli hacker responsabili, una volta trovati.

Pare che il totem virtuale sia gestito da una ditta, che lavora in collaborazione con il Comune. Il Comune invia di volta in volta a tale ditta le comunicazioni da rendere pubbliche per la cittadinanza. L’amministrazione assicura di aver rimosso tutto con celerità, ma ci sono testimonianze che affermano di aver viste i contenuti porno sulla colonnina per lungo tempo.

La ditta fornitrice del software e responsabile del servizio, comunque, ha affermato di aver effettuato i controlli necessari e ripristinato correttamente il servizio.

Fonte: Il Messaggero

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

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