OpenSea, uno dei marketplace più noti nel mondo degli NFT, si trova anche per questo a dover affrontare in prima persona alcune delle battaglie più toste che si palesano all’interno del cosiddetto “Web3”. Tra le piaghe più pressanti in questo settore vi è sicuramente la costante presenza di truffe, furti, scam di ogni sorta che popolano da sempre l’internet e che stavolta hanno trovato negli NFT dei nuovi polli da spennare.
Capita, tra le altre cose, che gli artisti e i creatori di NFT si ritrovino con le loro “opere” vendute senza alcun permesso presso la celebre piattaforma, e anche questa è una delle faccende più importanti alla quale OpenSea ha tentato di far fronte numerose volte. Tuttavia, sembra che ben presto le politiche dell’azienda subiranno un cambiamento.
Specialmente nel caso si parli di furto di NFT, OpenSea sembra intenzionata a cambiare metodologia, rendendo per certi versi la situazione molto più complicata per chi scopre di essere stato “derubato” della propria opera virtuale in formato JPEG.
Il furto di NFT dovrà essere comunicato alla polizia
Nel caso ci si trovi ad essere vittime di furto delle proprie opere o tokens, ritrovandoseli poi venduti sulla piattaforma OpenSea, dovrà necessariamente fare una denuncia alla polizia per poterli rimuovere dal sito. Questa nuova politica è stata decisa in modo da prevenire delle apparenti “false denunce”, e per evitare di punire coloro che magari hanno inavvertitamente acquistato degli NFT rubati.
Sul profilo Twitter ufficiale di OpenSea, viene spiegata nel dettaglio l’introduzione di questa nuova politica della piattaforma.
“Stiamo espandendo i modi in cui usiamo le denunce della polizia. Le abbiamo sempre usate in caso di intense controversie, ma ora verranno utilizzate per confermare tutte le segnalazioni di furto. Per quelle future, se non riceviamo una denuncia dalla polizia entro sette giorni, riattiveremo l’acquisto e la vendita del prodotto segnalato. Questa modifica aiuterà a prevenire false segnalazioni.”
Dunque, i proprietari di NFT dovranno allertare la polizia se scopriranno che la loro scimmia JPEG è stata rubata. Immaginiamo allora in che modo potrebbero però rispondere le varie forze di polizia nel mondo: ad esempio, se in Italia si riportasse una cosa del genere, non è detto che la persona con cui andremo ad interloquire per la denuncia sia così clemente da non mandarci a quel paese.
FONTE: TheGamer