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“Nessuno vuole più fare anime hentai”, l’allarme di un regista: perché l’industria rischia di scomparire

Animatori e disegnatori sognano spesso di entrare in aziende famose e lavorare a degli anime o manga, ma non ognuno di essi riesce davvero a sbarcare il lunario al primo tentativo: alcuni iniziano esercitandosi sulla creazione di anime hentai o manga dello stesso stampo, sia in modo indipendente che prodotti da piccoli studi, tutto per poter dimostrare di saperci fare in questa carriera o costruire un portfolio da mostrare alle compagnie d’interesse.

Certo, sembra un lavoro “degradante”, ma quando si va a pensare che delle persone attendono il tuo lavoro con ansia, anche se si tratta di materiale prettamente dal contenuto pornografico, una piccola puntina di orgoglio per i risultati ottenuti è pur sempre inevitabile provarlo. O almeno, questo è ciò che ci verrebbe da dedurre, ma sembra che anche in un’industria “più semplice” nel quale entrare come quella del porno cartoonesco ci sono diversi gravi problemi che bisognerà presto affrontare.

Shinichiro Sawayama, sceneggiatore e regista di hentai, ha scritto sul suo blog personale riguardo a una discussione avuta insieme ad un suo collega, nella quale parlano degli attuali problemi dell’industria erotica degli anime, evidenziando diverse criticità che potrebbero portare presto o tardi ad una scomparsa definitiva degli anime hentai.

anime hentai sayonara zetsubou sensei

Gli anime hentai sono in pericolo d’estinzione?

Tra i problemi sottolineati da Shinichiro Sawayama viene affermato come ci siano sempre meno adattamenti animati, e quelli realizzati non sono più prodotti con la stessa qualità di prima. Sawayama sostiene come ci sia una grande “carestia” di nuovi talenti per creare anime hentai, avendo una mancanza di nuovi registi, designer e produttori, lasciando così ad occupersene registi già anziani che però non potranno essere sostituiti.

La discussione riportata nel blog solleva piuttosto direttamente i problemi presenti in questo mondo:

“Parlo dal mio punto di vista, ma non penso ci siano molte case di produzione intenzionate a produrre nuovi anime hentai”.

“Gli risulta difficile farli?”

“No, non è questo. Non ci sono più abbastanza soldi per fare questo lavoro, e ci sono pochi incentivi.”

“La prima volta che ho girato un anime hentai è stato nel secondo episodio di Shusaku: Liberty, uscito nel 2003. A quei tempi, il bugdet di produzione per un anime hentai era superiore a quello di una serie normale.”

“Davvero?”

“Gli anime hentai prima erano allo stesso livello dei normali OVA… Il mercato degli anime per adulti è più ristretto rispetto a quello delle serie normali, per non parlare del fatto che il pubblico femminile per la maggior parte non apprezza. Tuttavia, rispetto agli anime televisivi, il budget era più alto e l’orario di lavoro più flessibile.
Ma da allora le vendite hanno iniziato a calare, ed è per questo che anche i costi di produzione sono scesi man mano.”

hentai 1

“I budget hanno continuato a scendere?”

“No, penso che negli ultimi anni abbiano smesso di ridursi. Ma se continuassero a scendere ancora, le persone andranno verso altri media d’intrattenimento, come la TV. Quando ciò accadrà, saremo nei guai.

Sappiamo allora che il motivo per cui gli anime hentai più recenti sono stati quasi tutti di scarsa qualità, con censure assurde che invogliavano a prendere i BD, e perché c’è un budget ridotto e poco profitto nel realizzare anime hentai. Ma un altro problema per questa sezione dell’industria sta anche nell’assenza di talenti da coltivare, mentre ormai rimangono solo registi, designer e produttori già anziani.

“Il regista Murakami ha un anno più di me. È quasi come se fossimo amici. Gli sono molto vicino perché è il mio superiore.
Il problema dell’età non è una questione di regista, ci sono molti registi, produttori e registi del suono più anziani. Ma il fatto è che non ho mai lavorato con qualcuno più giovane di me. Quando ci penso, vedo che anche l’industria degli anime hentai è invecchiata. Sì, ci sono assistenti e personale più giovane, ma molti dei responsabili di ciascun dipartimento sono persone anziane. Voglio dire, mi sembra di lavorare con lo stesso personale da molto tempo.”

All’interno di questa sorta d’intervista vengono inseriti i nomi di sei registi:

  • Hayakawa Naomi: Mangaka, character designer e regista con più di 25 anni di carriera.
  • Araki Hideki: animatore, supervisore dell’animazione, disegnatore di personaggi e regista da 36 anni.
  • Oota Hideta: regista e produttore con quasi 15 anni di esperienza. Recentemente è diventato famoso per aver diretto e prodotto la versione animata di Kaede to Suzu .
  • Raika Ken: famoso regista e disegnatore di personaggi con 23 anni nel settore. È molto popolare per le incredibili animazioni che realizza insieme allo studio T-Rex.
  • Tatsumi: Regista e character designer con oltre 15 anni di carriera.
  • Murakami Teruaki: leggendario regista, animatore e disegnatore di personaggi con più di 20 anni nel settore. Il suo stile unico nell’animazione è riconosciuto in tutto il mondo.

Tutti questi registi hanno realizzato quasi la metà di tutte le serie anime hentai degli ultimi 10 anni, il che porta a rendersi conto di cosa potrebbe accadere una volta che essi si saranno ritirati, o avranno smesso improvvisamente. Per tentare di risolvere i problemi di budget, ci sono stati diversi accorgimenti per ridurre i costi di produzione e aumentare le vendite, ma se il problema persisterà saranno necessarie misure più drastiche.

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Si potrebbe evitare la “via tradizionale” ed optare per la tecnologia CGI, metodo d’animazione non molto sfruttato per gli hentai. Per il cambio generazionale, invece, si è visto diversi mesi fa come registi cinesi abbiano intrapreso la sfida di produrre questi anime per Pink Pineapple, lasciando così pensare che in assenza di giovani giapponesi, si dovrà chiedere aiuto a quelli stranieri.

Il regista ci saluta infine con delle parole speciali ma che sortiscono abbastanza effetto:

“La vita umana è limitata e gli anime hentai non sono immortali. Un giorno arriverà la loro fine, ma quel giorno non è oggi.”

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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