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Chainsaw Man, l’appello che l’autore Tatsuki Fujimoto fece al pubblico internazionale in un’intervista

Dopo la conclusione della prima parte di Chainsaw Man nel dicembre del 2020, Tatsuki Fujimoto si è prodigato nel “raffinare” il suo talento autoriale attraverso diverse opere one-shot, tutte decisamente molto meno violente dell’opera per la quale ora mai egli è ben noto. Tuttavia, questo non significa che egli si sia arrugginito il alcun modo: l’uscita del capitolo 98 del manga, che ne sigla così l’inizio della seconda parte, è una prova più che sufficiente di ciò.

Dunque, mentre i fan di vecchia data gioiscono per il suo tanto atteso ritorno a lavorare ad un manga più “corposo”, gli appassionati del settore che ancora non hanno avuto modo di intraprendere un viaggio nel suo particolare stile narrativo iniziano ad incuriosirsi sempre di più a riguardo, decidendo di avvicinarsi adesso per la prima volta ad esso anche in vista della serie animata programmata per questo autunno.

Intanto, Tatasuki Fujimoto nei mesi precedenti è stato protagonista di un’intervista a tema Chainsaw Man, nella quale parla della conclusione della prima parte e risponde a domande riguardanti la produzione di questa sua opera, e di ciò che i fan possono aspettarsi con l’arrivo dell’adattamento animato targato Mappa. Ovviamente, prima di addentrarci nell’intervista tradotta da Anime News Network avvertiamo della presenza di alcuni spoiler di Chainsaw Man, dunque leggete a vostro rischio e pericolo.

Chainsaw Man

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Tatsuki Fujimoto parla di Chainsaw Man

Gli viene chiesto quanto della storia e della serie sia stato pianificato sin dall’inizio, poiché i fan hanno ritrovato già nei primi capitoli diversi collegamenti presenti poi nell’ultimo capitolo della parte 1 (riguardo Makima e il potere di riconoscere le persone con l’odore).

Fujimoto risponde di aver pensato delle cose sin dall’origine, e di averne aggiunte altre successivamente. Mentre creava Chainsaw Man non aveva in mente di lasciare indizi con delle parole “dal significato speciale” o avvenimenti che sembravano “strani”; molte cose sono rimaste vaghe in modo da semplificare la creazione della seconda parte, e anche per questo ci sono migliaia di dettagli particolari ancora non ripresi.

Tatsuki Fujimoto ha sempre voluto serializzare un manga su Jump, ma pensava che se avesse creato un “manga in stile Jump”, il suo lavoro sarebbe stato interrotto; ecco perché ha voluto conservare la sua individualità da autore, creando solo la struttura e i personaggi in stile Jump.

Chainsaw Man Anime

Anche per questo Chainsaw Man si distingue dalle altre serie Jump, normalmente pensate per essere pubblicate per anni prima del loro termine; vedere la serie “terminare” dopo 2 anni, per poi riprendere con una seconda parte è molto insolito, e Fujimoto spiega che questa decisione sia nata dalla sua volontà di mostrare l’imminente parte 2 di Chainsaw Man come una cosa totalmente diversa dalla parte 1.

Ci sono stati tantissimi lavori dal quale Fujimoto ha tratto ispirazione per Chainsaw Man, e mentre si trovava del tutto impegnato durante la serializzazione si è assicurato di vedere quante più cose nuove potesse, prendendo anche in modo pesante da tutto ciò che guardava.

Per quanto riguarda l’anime, Fujimoto dice di aver parlato con le persone che si occupano della gestione, e afferma di averle trovate affidabili e di non avere alcuna preoccupazione; pur amando gli anime, non ha alcuna esperienza nel farli, e per questo lascia tutto nelle loro mani. Infine, un messaggio per il pubblico internazionale di Chainsaw Man: Tatsuki Fujimoto chiede d’inserire l’uomo motosega tra gli Avengers, “tipo in un una categoria vietata ai minori di 18 anni”.

chainsaw man 1

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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