A Francoforte, di fronte alla storica sede della Banca Centrale Europea, è situata l’altrettanto storica scultura del simbolo dell’euro, eretta proprio in occasione dell’introduzione della nuova moneta nel 2001. Ebbene, il gigantesco simbolo è diventato troppo esoso da mantenere.
La statua, situata davanti all’Eurotower in cui aveva sede la BCE fino al 2015, consiste in un simbolo dell’euro alto 14 metri e circondato da 12 stelle, e fu creata dall’artista tedesco Ottmar Horl. Quando però la BCE, stanca dello spazio troppo limitato, decise di traslocare da un’altra parte sempre entro Francoforte, la statua venne invece lasciata lì.
Da quel momento la scultura è stata mantenuta dalla Commissione Culturale di Francoforte, che sosteneva la spesa di ben 250.000 euro ogni anno. Adesso, la statua deve trovare qualcun’altro che si occupi di lei: i costi di manutenzione troppo alti hanno costretto la Commissione a mettere il gigantesco simbolo in vendita.
Il vandalismo e la difficoltà nel trovare sponsor per l’Euro gigante
La statua, in questi anni, è stata spesso oggetto di episodi di vandalismo che hanno contribuito non poco a esacerbare i costi sostenuti dal Comitato. A poco è servito tagliare le spese d’illuminazione, e la collaborazione degli attuali sponsor privati non è più sufficiente. Né i rappresentanti della BCE, che finora contribuiva alle spese per 15.000 euro, né la Città di Francoforte o il Ministro delle Finanze si sono mai fatti vivi ai tavoli creati appositamente per discutere della questione.
Per la Commissione è diventato difficile anche trovare altri sponsor: nessuna tra le 110 banche contattate dalla Commissione ha voluto contribuire allo sforzo di tenere viva la statua in quella che, ormai, viene considerata la “città dell’euro“.
Tant’è che fu pure proposto alla Commissione di spostare la statua a Parigi, proposta che fu subito declinata proprio perché, secondo la Commissione, nessun posto come Francoforte potrebbe essere casa migliore per il famoso simbolo.
La storica scultura è stata dunque messa all’asta, che si terrà a ottobre. Il signor Pohl, responsabile della manutenzione della statua, ha affermato di aver ricevuto diverse offerte, sulla quale non può però dire altro prima della conclusione della vendita.
