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F1 e F2: il dispositivo Halo, inizialmente criticato da piloti e fan, salva due vite

Questa domenica, in F1 e in F2 ci sono stati due terribili incidenti in cui i piloti coinvolti hanno potuto confermare per l’ennesima volta la grande importanza di un leggero, sottile e indistruttibile dispositivo di protezione del pilota: l’Halo. I protagonisti della vicenda, stavolta, sono i piloti Nissany e Zhou Guanyu, la cui vita è stata salvata dal dispositivo che, ai suoi albori, veniva tanto snobbato e criticato sia dai piloti che dai fan.

Il primo incidente, quello in F2, ha coinvolto Roy Nissany e Dennis Hauger. I due piloti si sono scontrati nel tratto iniziale del percorso di Silverstone, l’auto di Hauger è poi finita fuori dal percorso e, continuando la sua traiettoria entro il cordolo erboso, è planata ad altissima velocità direttamente sopra l’auto di Nissany, atterrando praticamente sulla testa del pilota.

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L’incidente di Zhou.

I due piloti sono entrambi rimasti illesi. Vedendo la dinamica dell’incidente capiamo subito cosa ha fermato l’imminente impatto della ruota posteriore dell’auto di Hauger contro la testa di Nissany: è stato l’Halo.

Il secondo incidente, accaduto durante il Gran Premio di Formula 1, ha coinvolto il pilota cinese Zhou Guanyu. L’incidente, avvenuto anche in questo caso nel tratto iniziale del percorso, ha causato il ribaltamento ad alta velocità dell’Alfa Romeo di Zhou diverse volte. L’auto del pilota, dopo essersi capovolta, è poi proceduta a testa in giù (direttamente sull’Halo) continuando la sua traiettoria sull’asfalto, poi sulla parte sterrata del percorso e si è infine scontrata contro le barriere protettive.

L’incidente è stato così spaventoso che uno dei piloti, George Russel, coinvolto anche lui nell’incidente, è corso a controllare le condizioni del pilota cinese. Zhou è poi stato portato via dal personale medico, che ha comunicato qualche ora dopo le buone condizioni di salute del pilota, come ha confermato poi lui stesso.

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L’incidente tra Nissany e Hauger.

Il dispositivo Halo, le critiche in F1 e l’occasione in cui salvò Hamilton

A salvare sia Nissany che Zhou è stato l’Halo, un dispositivo di protezione che consiste in una barra curva, dal materiale indistruttibile, che gira tutta attorno all’abitacolo proteggendo il pilota (e soprattutto la sua testa). Il dispositivo, progettato in origine da Mercedes, è stato messo obbligatorio nel 2018. La sua struttura è costituita in lega di Titanio Grado 5 6AL4V ed è ricoperta di fibra di carbonio, per un peso di 9kg.

Al suo arrivo in F1, l’Halo fu accusato di rovinare l’estetica e la praticità dell’auto, lo stesso Lewis Hamilton lo criticò duramente. Il dispositivo, però, fece presto ricredere coloro che lo avevano snobbato.

Fu infatti presentato dalla FIA il risultato di una ricerca che risaltava l’evidente maggiore sicurezza per i piloti. Negli anni, il dispositivo ha confermato la fiducia che gli è stata riposta, salvando anche lo stesso Hamilton in occasione del Gran Premio del 2021, in una dinamica simile a quanto accaduto a Nissany.

Queste le parole di, rispettivamente, Zhou Guanyu (pilota F1) e Chris Medland (giornalista F1) dopo lo scorso week end di gare F1 e F2:

“Sto bene, tutto a posto. L’Halo oggi mi ha salvato. Grazie a tutti per i messaggi gentili!”.
“L’Halo ha assolutamente salvato la vita di Nissany, al 100%”

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L’incidente di Hamilton.

Fonte: Cnn

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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