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Amazon problema assunzione lavoratori

Amazon sta finendo la forza lavoro e ha problemi ad assumere

A causa del COVID la crisi economica si è fatta sempre più forte per moltissime aziende nel mondo, chi però ne ha giovato sono i grandi ecommerce come Amazon. Stranamente si è creata la possibilità di creare posti lavoro, sia negli Stati Uniti che in Europa.

Secondo studi di BLS e EMSI, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è molto basso ed è in costante diminuzione, questo vuol dire che le aziende stanno assumendo. Si ritiene, infatti, che ci siano circa 15 milioni di posti di lavoro liberi e che abbiano il 17% di posti in più rispetto all’anno scorso. Ma a quanto pare, Amazon sta finendo la forza lavoro. Perché?

Amazon sta veramente finendo i lavoratori?

Secondo i rapporti interni di Amazon, la società sta esaurendo le persone da assumere, cosa che suona alquanto strana vista la mole di persone disoccupate o alla ricerca di un altro impiego. Il problema nasce dal metodo di assunzione creato e pensato da Jeff Bezos che voleva creare un enorme turnover di dipendenti, “costringendo” la quasi totalità dell’organico a lasciare il proprio posto dopo poco più di anno.

Amazon problema assunzione lavoratori

A livello economico questa strategia di Amazon è, almeno sulla carta, molto controproducente in quanto crea enormi costi inutili di onboarding e formazione. Inoltre il turnover in alcune aree supera tranquillamente il 200% e vuol dire che per la stessa posizione nel giro di un anno ci lavorano almeno due dipendenti diversi e questo danneggia in maniera esagerata il marchio.

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Il cosiddetto Bezosismo (la pratica del turnover rapido) unito a una velocissima assunzione porteranno quindi Amazon a non avere più candidati per il lavoro entro il 2024. Secondo i dati, infatti, la forza lavoro dell’azienda è praticamente raddoppiata negli ultimi 2 anni passando da circa 800 mila dipendenti a circa 1 milione e 600 mila tra il 2019 e il 2021. Com’è possibile un’assunzione così veloce? Semplice: il dipartimento delle risorse umane non ha mai incontrato nessuno di loro fisicamente, li ha assunti e licenziati direttamente.

Una possibile soluzione?

Per uscire da questo vortice infernale, Amazon potrebbe avvalersi di diverse strade. La prima è quella di allentare le regole, soprattutto nei luoghi dove c’è un’elevata carenza di lavoratori disponibili. La seconda è quella di aumentare leggermente lo stipendio orario medio, infatti, una ricerca interna ha dimostrato che per ogni singolo dollaro aggiunto al salario minimo ci sarebbe un aumento del 7% della richiesta.

Amazon problema assunzione lavoratori

Secondo questa logica, basterebbe ad Amazon l’aumento di soli 1,50 dollari all’ora per ogni dipendente a estendere la lista dei lavoratori papabili per circa 3 anni. Inoltre, potrebbe essere molto utile una migliore pianificazione delle assunzioni, assicurando alle varie divisioni dell’azienda il giusto numero di mano d’opera. L’ultima soluzione (e anche quella più drastica) è aumentare l’automazione.

Amazon la conosciamo tutti come una delle aziende più automatizzate al mondo, tutto grazie all’accordo con Kiva System del 2012 che ha fatto risparmiare alla società miliardi e miliardi di dollari. Se procederà secondo tale strada, Amazon potrebbe raggiungere senza problemi l’obiettivo di aumento della produzione del 25% entro il 2024.

Fonte: 1, 2

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Valerio Monti

Valerio Monti

Fotografo, videomaker e consulente tecnico, ma visto che mi avanzava un po' di tempo anche studente di Ingegneria Informatica

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