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Smile Down the Runway

Smile Down The Runway, le nostre prime impressioni sul manga sulla moda targato J-POP

Dopo un annetto dal termine del manga in Giappone, ecco che arriva anche da noi grazie a J-POP il manga Smile Down the Runway di Kotoba Inoya, un titolo sicuramente molto atteso anche da chi due anni ha guardato l’adattamento anime prodotto dallo studio Ezo’la.

Due personaggi, due sogni impossibili

La storia di Smile Down the Runway è incentrata su due personaggi in particolare, Chiyuki Fujito e Ikuto Tsumura. La prima è una ragazza che fin da bambina sogna di poter sfilare alla Paricolle (la settimana della moda di Parigi) per l’agenzia di moda del padre, la Mille Neige. Il suo sogno viene però ostacolato dalla sua bassa altezza: lei ha smesso di crescere una volta arrivata a 158 centimetri, un’altezza troppo bassa per poter sfilare lì.

Ikuto Tsumura è invece un ragazzo che passa inosservato nella sua classe ma che ha un grande talento nel confezionare vestiti. Il suo sogno è quello di diventare un bravo stilista, ma a causa della situazione finanziaria della famiglia e preferirebbe lavorare per coloro che ama piuttosto che continuare gli studi.

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I loro sogni sembrano impossibili da realizzare, ma l’incontro (o meglio il re-incontro, visto che sono a classe insieme ma la ragazza non l’ha mai notato) sembra però muovere gli ingranaggi del loro destino.

Nonostante la presentazione della serie, dal primo volume è chiaro che la narrazione tende maggiormente a seguire le vicende riguardanti Ikuto rispetto a quelle riguardanti Chiyuki. Il primo capitolo del manga è tutto dal punto di vista della protagonista, con Ikuto che diventa il protagonista alla fine di esso. Dal secondo capitolo in poi Chiyuki diventa invece quasi più “secondaria” rispetto al compagno di classe.

Questo anche perché con il primo capitolo si ha la sensazione che Chiyuki arrivi già ad un buon punto nella sua ambizione di diventare una super, ma no, un’ipermodella. Non che la sua storia sia completamente chiusa con il primo capitolo, ma quello che riesce a fare serve anche come trampolino di lancio per Ikuto nel provare a rincorrere più seriamente il suo sogno di diventare stilista.

Anche se Chiyuki si vede meno dell’altro protagonista, le loro strade sono comunque legate indissolubilmente. Entrambi si aiutano a vicenda a livello morale, con i loro diversi approcci: Chiyuki lo fa in un modo duro ed egoistico che rispecchia il suo carattere un pochino egocentrico, mentre Ikuto mostra il suo supporto per la compagna di classe con la sua sincerità. Entrambi vogliono che i sogni dell’altro diventino realtà in un modo o nell’altro, e ottenere in un certo senso una rivalsa contro le loro situazioni o coloro che bollavano come impossibili i loro sogni.

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Il mondo della moda

Un altro aspetto interessante oltre al legame e all’impegno dei protagonisti, è che la serie mostra in un certo senso le particolarità e le crudeltà del mondo della moda. Gli stilisti vengono presentati come delle persone particolari e dal grande talento, ma anche molto severe, che non si fanno scrupoli a bocciare anche in malo modo un vestito con una cucitura sbagliata.

Si vede poi anche come molti lavorino sacrificando pure il sonno e dormendo pochissimo per poter completare le lavorazioni in tempo per eventi importanti.

Per fortuna, poi, che il manga stesso venga incontro a chi non ha nessuna conoscenza in merito alla moda, dando tra un capitolo e l’altro le definizioni di termini come sottopunto, haute cuture e tanti altri. Non bisogna, quindi, avere alcuna paura di affrontare la lettura senza avere alcuna conoscenza pregressa riguardo la moda.

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I disegni e l’edizione J-POP

I disegni di Inoya sono forse uno dei pregi maggiori di questo volume. Riescono a trasmettere la bellezza dei vestiti e la “lucentezza” che esprimono senza bisogno di colori, almeno a livello personale. La bellezza e il carattere che si vogliono far trasparire sono palpabili, e a questo contribuiscono anche le numerose splash page con le quali sono messe in scena delle scene cardini delle sfilate o a pagine con vignette molto larghe.

L’edizione di J-POP si presenta in linea con le altre edizioni dell’editore, anche se nel mio caso è sembrato che la rilegatura fosse un po’ più morbida del solito. A differenza di altre, inoltre, sotto la sovraccoperta non c’è la stessa copertina in bianco e nero, ma una copertina diversa completamente argentata e con il logo della serie. Un dettaglio molto carino e inaspettato devo dire.

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In conclusione il primo volume di Smile Down the Runway ci fa immergere in una “storia di rivalsa” nel mondo della moda, dandoci dei protagonisti con cui potrebbe essere facile empatizzare. Fin da subito è chiaro su chi penderà maggiormente l’ago della storia, ma quello non risulta un problema al momento, e bisognerà vedere nei prossimi volumi se la cosa peserà di più. Se volete acquistare il primo volume, potete trovarlo a questo link.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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