Negli scorsi giorni a Catania è avvenuto un fatto alquanto bizzarro; eppure, riflettendo su cosa stia affliggendo il mondo attualmente, in fin dei conti non è così assurdo. Dopotutto, giunti da un po’ nel 2022 ci sono numerose questioni che ormai tutti vorremmo vedere concluse: a cominciare dalla pandemia, la quale pare (senza portare alcuna sfiga) iniziare finalmente ad essere sempre meno pericolosa, arrivando anche alla problematica della mancanza di risorse, anche per costruire i componenti dei dispositivi elettronici.
Per via del virus che ha costretto le persone a rimanere a casa, aumentando così la necessità di usare computer e tecnologie varie per lavorare e studiare, quest’ultimo problema è diventato via via sempre più rilevante, mettendo in crisi le industrie e le grandi aziende produttrici. Parlando nello specifico di schede video, ogni tanto sbuca qua e la qualche timida disponibilità, ma ormai è risaputo come tutto venga presto spazzato via in pochi secondi.
Un ventenne di Catania allora aveva cercato di ripiegare su una scheda video usata al prezzo di 500 euro, contattando così il venditore e organizzando un incontro per un eventuale acquisto. Tuttavia, il venditore è stato poi “rapinato” della scheda video, e il giovane è infine fuggito con successo. In seguito, egli ha cercato di depistare eventuali indagini con quello che avrà ritenuto essere un gran colpo di genio, ovvero radendosi a zero la barba.
Attenti, a Catania si rubano schede video
La povera vittima di questa rapina, una volta avvenuto il fatto, ha proceduto a sporgere denuncia presso il Commissariato di polizia di Librino a Catania. Da lì sono poi cominciate le indagini degli agenti nei dintorni dell’area interessata, con numerosi controlli volti a contrastare l’illegalità diffusa in questa particolare zona.
A distanza di pochi giorni dalla rapina, gli ufficiali sono riusciti infine a scovare l’autore del reato. Egli, inoltre, avrebbe cercato di rendersi irriconoscibile con un metodo che molto probabilmente avrebbe anche funzionato, perlomeno se ci si trovasse in un qualche cartone animato, radendo completamente la sua folta barba.
Ma ovviamente questo suo tentativo non ha avuto alcun tipo di successo; una successiva perquisizione infatti ha permesso di ritrovare il maltolto, che è stato poi consegnato nuovamente al proprietario. Che dire, forse il ventenne catanese si aspettava una conclusione decisamente diversa da questo suo piano, o forse la scheda video in questione era così sovrapprezzata da spingerlo ad una qualche “ritorsione” simbolica verso i bagarini.