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Oreo: Il MIT crea “l’Oreometro” per studiare il fenomeno di perfetta separazione del biscotto

Almeno una volta ci siamo chiesti come sia possibile che, attraverso la scissione del biscotto Oreo, la crema contenuta in esso rimanga interamente ed unicamente su un lato. A risolvere questo enigma ci hanno pensato gli ingegneri dell’Istituto di tecnologia del Massachusetts (MIT), attraverso la creazione del fantomatico Oreometro.

Max Fan, uno studente universitario del dipartimento di Ingegneria del MIT, commenta:

Il problema, che risulta essere molto difficile da ovviare ma al tempo stesso affascinante, sta proprio nel riuscire a distribuire la crema in entrambe le metà del biscotto.

Alla ricerca di una risposta, il team ha sottoposto i biscotti Oreo a diversi test scoprendo che, indipendentemente dalla quantità di ripieno o dalla consistenza del ripieno stesso, la crema al centro del biscotto si attacca quasi sempre a una singola cialda, lasciando la restante vuota; è stato constatato come la crema sia distribuito in modo equo nelle confezioni più vecchie di Oreo.

Gli ingegneri al MIT non sono rimasti di certo a girarsi i pollici, essendo comunque una domanda che segretamente in molti ci poniamo; essi hanno infatti realizzato, attraverso una stampante 3D, l’Oreometro: si tratterebbe di un semplice dispositivo che afferra saldamente un biscotto Oreo, usando monete ed elastici per controllare la forza di torsione fino all’apertura dello stesso.

La progettazione risulta essere un ottimo modo per espandere sempre più la scienza della reologia.

Oreo Oreometro

Come funziona la macchina seziona Oreo?

La macchina è stata sviluppata attorno al concetto di “Frugal science“, un metodo attraverso il quale si creano attrezzature efficienti a basso costo al di fuori dei laboratori di ricerca.

Il materiale è costituito da materiale stampato in 3D, elastici e 100 penny.

L’Oreo viene disposto all’interno dei morsetti per tenerlo ben saldo. Dopo essere stato posto sulla base, bisogna regolare la spaziatura attraverso un dado e un bullone.

Dopo aver fatto ciò, si dispongono i 2 contenitori per penny ai lati, riempiendo solo uno di questi fino alla torsione completa e alla conseguente apertura del biscotto.

Se volete ulteriori dettagli riguardo ai materiali e al procedimento, vi lasciamo al documento ufficiale!

In aggiunta, sono stati svolti diversi esperimenti attraverso un reometro, applicando ad un Oreo vari gradi di torsione e rotazione. Per ogni esperimento hanno misurato il grado di viscoelasticità e fluidità della crema, studiando anche la distribuzione “post mortem” della stessa.

Nonostante i numerosissimi tentativi con molteplici tipologie di biscotto, gli ingegneri hanno constatato come, in quasi tutti i casi, la crema rimane esattamente solo su un lato.

La risposta sembra provenire da come il biscotto è posto nella confezione originale: la crema tendeva ad incollarsi alla cialda rivolta verso l’interno. La causa è sicuramente da imputare agli eventi post-produzione, come il calore o gli spostamenti a cui sono soggette le scatole, generando un leggero distacco della crema nella parte esterna dell’Oreo.

Per quanto concerne le conclusioni derivanti dalle varie attività, al MIT sono arrivati alla conclusione che, se l’interno del biscotto fosse più spesso e strutturato, la crema potrebbe tranquillamente adagiarsi in modo più saldo in entrambi i lati, dividendosi in modo più uniforme se sottoposti a torsione.

Per come sono fatti oggi, non esiste alcuna magica operazione che ci permetta di dividere equamente la crema attraverso la torsione del waffer.

La ricerca è stata supportata in parte dal programma MIT UROP (Undergraduate Research Opportunities Program) e dal National Defense Science and Engineering Graduate Fellowship Program.

Speriamo che questa invenzione con conseguente delucidazione sia stata utile a tutti coloro che non sapevano come impiegare al meglio il proprio tempo (si scherza), sperando che comunque abbia dato interessanti spunti per quanto concerne la scienza che ruota attorno alla reologia.

Per altre notizie inerenti al biscotto più famoso al mondo, vi lasciamo al seguente link!

Oreo

Fonte: news.mit.edu

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