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Twitter e la “Poison Pill” per contrastare l’acquisizione di Elon Musk

Dopo che Elon Musk ha condiviso le proprie intenzioni nel voler acquisire Twitter al 100%, il social network sembra deciso a contrattaccare attraverso la cosiddetta “Poison Pill“. Essa permetterebbe alla società di prendere un po’ di “fiato”, impedendo l’ottenimento di ulteriori azioni da parte del CEO e, di conseguenza, pensare a soluzioni alternative; il piano sarebbe stato approvato da Twitter nella giornata di venerdì.

La poison pill, (letteralmente pillola velenosa) conosciuto anche come piano per i diritti degli azionisti, è una sorta di difesa nei confronti di azionisti già esistenti contro possibili tentativi di acquisizione, dove vengono disposte azioni ad un prezzo inferiore alla media per evitare l’entrata in scena di azionisti definiti “ostili”.

Il piano è considerato inusuale nel settore tech, in quanto esso viene maggiormente utilizzato nel settore dell’intrattenimento da aziende come iHeartMedia o Cineplex.

Esso scadrebbe tra un anno, il 14 aprile 2023, entrando effettivamente in vigore se un azionista tentasse di acquistare più del 15% della società attraverso un accordo non approvato dal consiglio.

Dopo l’annuncio dell’offerta, Elon Musk si è visto partecipare alla TED conference a Vancouver, affermando:

Twitter è diventata come una specie di piazza cittadina, perciò è importante che le persone abbiano la certezza di poter parlare liberamente entro i limiti della legge. Ciò che sto facendo non è per fare soldi, l’idea di avere una piattaforma che sia pienamente affidabile e inclusiva è estremamente importante per il futuro, non sono affatto interessato a tutto il gioco economico che vi è dietro.

La scorsa settimana Twitter ha rivelato che Musk si sarebbe unito al consiglio d’amministrazione, accettando un accordo che limiterebbe l’acquisizione di più del 14.9% della compagnia; successivamente, l’imprenditore avrebbe rifiutato l’invito nel consiglio.

Twitter-Elon

Quali sono i piani futuri di Elon Musk per Twitter?

Il CEO di Twitter, Parag Agrawal, ha lasciato intendere che Musk potrebbe cercare di adoperarsi attraverso strategie definite più aggressive, dichiarando:

Ci saranno intoppi lungo la strada, ma le nostre priorità e i nostri obiettivi rimangono invariati. Le decisioni che facciamo e come le mettiamo in pratica, spetta solo a noi deciderle.

Tuttavia, dopo il commento, sembra che l’azienda sia comunque aperta alle offerte di Musk, pronunciandosi:

Al Consiglio non viene assolutamente impedito di acconsentire ad una proposta di acquisizione se lo stesso ritiene che sia nel migliore interesse sia di Twitter, sia dei suoi azionisti.

Se l’azienda non dovesse essere d’accordo con tali proposte, egli potrebbe valutare la cessione della propria quota azionaria.

Se Twitter volesse proprio liberarsi di Musk, la poison pill potrebbe veramente essere l’unica soluzione, considerando anche che l’imprenditore avrebbe affermato di avere un “piano B” se l’offerta da lui posta non dovesse andare in porto.

Elon Musk

Fonte: hollywoodreporter.com

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