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Ucraina, bene ma non benissimo: squadra di calcio rumena scrive “raw pots” anziché “stop war” in un messaggio anti-guerra

La guerra in Ucraina ha mostrato ancora una volta il lato più crudele dell’umanità, sempre avvezzo al conflitto, alla coltivazione spietata di ambizioni, ideologie e inarrestabili desideri di conquista. A rispondere a ciò, tuttavia, si è presentata anche la controparte più solidale dell’essere umano, con l’emersione di numerose iniziative volte ad aiutare la popolazione del Paese.

Sin dall’inizio è stata percepibile la solidarietà di alcune compagnie situate nelle nazioni circostanti o anche nella stessa Ucraina, e le vicende drammatiche che si sono poi via via susseguite hanno ben presto coinvolto il resto del mondo ad una vera e propria manifestazione di dissenso collettivo verso queste scellerate azioni da parte della Russia.

Anche il mondo dello sport si è mobilitato per dimostrare il supporto all’Ucraina: la Russia è stata squalificata dalle principali competizioni internazionali, e anche i calciatori hanno dato luogo a diversi tributi in onore del popolo ucraino. Tra essi, però, c’è stato un episodio piuttosto recente che ha alquanto imbarazzato in mondovisione il Politehnica Iași, squadra di calcio della seconda divisione rumena.

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Il calcio rumeno e l’imbarazzante messaggio a sostegno dell’Ucraina

Pur non essendo considerata una squadra propriamente di prima classe, il Politehnica Iași in questi giorni è riuscita a far parlare di sé dopo la partita giocata questo sabato. Ma le motivazioni della forte chiacchiera su di essa non riguardano tanto il risultato intascato, ovvero una vittoria di 3 a 1 contro l’Astra Giurgiu. In realtà, il tema principale riguarda la fase precedente l’inizio del match, dove la squadra rumena ha voluto mandare un messaggio contro la guerra, e in sostegno all’Ucraina.

L’intento era inizialmente scrivere “Stop War!” facendo indossare a ciascuno dei giocatori del Politehnica Iași una lettera per formare la frase. Eppure, si è finiti con l’avere un piccolo problema di formazione: schieratosi al centrocampo prima del fischio d’inizio, al momento di esibire le suddette magliette con la scritta, essa è apparsa scritta all’inverso, da destra verso sinistra. Grazie a ciò, si è passato da un simbolico “Stop War!” a un più bizzarro “Raw Pots” (pentole crude).

Dalle foto che hanno immortalato questi istanti tanto amari quanto inevitabilmente esilaranti, si possono notare le facce perplesse dei giocatori rumeni nel vedere una certa incongruenza con il messaggio che si voleva inizialmente trasmettere per la guerra in Ucraina. Forse è anche a causa di questa gaffe che la squadra è riuscita a venire fuori vincitrice della partita, non potendosi permettere di fare un’ulteriore figuraccia.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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