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Giappone, nei guai una pro gamer dopo aver detto che “Gli uomini bassi non hanno diritti”

Dalla loro nascita, i videogiochi si sono evoluti a vista d’occhio, diffondendosi a macchia d’olio in tutto il globo e invadendo anche le categorie della società più estranee al media, creando così fronde di fan e appassionati, che ben presto hanno dato vita a vere e proprie comunità di videogiocatori, suddivisi in innumerevoli generi ludici.

Sono stati così creati anche diversi eventi a tema, tra ultimamente spiccano soprattutto le gare di gaming competitivo, utili a conoscere il mondo del gaming visto dalla prospettiva dei giocatori più abili e rinomati.

Ma la fama che questi “pro gamer” ottengono, a volte, li porta a montarsi decisamente la testa, dando luogo a situazioni al limite dell’accettabile, e comportamenti decisamente poco tollerabili. Questo è ciò che è stato riscontrato in Giappone da una ragazza pro gamer di nome Tanukana, che in uno stream ha affermato come gli uomini dalla statura bassa non avrebbero alcun diritto umano.

giappone tanukana

Il taboo della statura in Giappone

La ventinovenne pro gamer, specializzata in Tekken 7, aveva invitato i suoi fan a un nuovissimo stream, nel quale avrebbe lasciato da parte il mondo dei picchiaduro per una tranquilla sessione di cucina, rispondendo anche ad alcune domande ricevute nella chat.

La conversazione si dirige su un evento che avrebbe agitato molto Tanukana: una volta, dopo aver ordinato su Uber Eats, un ragazzo giovane che le aveva portato l’ordine era rimasto ad attendere davanti la porta. In Giappone non è usanza dare la mancia, dunque è improbabile che attendesse ulteriore denaro dalla ragazza. E infatti, dopo aver suonato di nuovo il campanello, egli aveva avanzato un altro genere di richiesta: il suo numero di telefono, o un qualche modo per contattarla.

In Giappone si tratta di un metodo piuttosto comune per tentare di approcciare qualcuno, e quest’esperienza pare aver segnato la gamer, preoccupata anche di come egli conoscesse il suo indirizzo di domicilio, e temendo ripercussioni nel caso lo rifiutasse. Nonostante sia poi uscita incolume dalla situazione, e non ci siano state ritorsioni, sembra però che la cosa ancora la stava turbando.

Tanukana

Ma il motivo di quest’attaccamento era rivolto in realtà a un aspetto meno ovvio di quel che potrebbe pensare: oltre ad averci provato con lei, il fatto che egli fosse anche basso aggiungeva un’aggravante.

“Era basso, probabilmente sui 165 centimetri, o forse anche meno! Appena ho visto quant’era basso, ero tipo “nope”. Se fosse stato alto e molto muscoloso, allora ci sarebbe stata una possibilità di ricevere il mio numero”.

Le reazioni nei confronti della star del gaming professionistico in Giappone sono apparse molto poco estasiate da queste affermazioni, ma la ragazza non sembra avere intenzione di fermarsi.

“165 è troppo basso, non va bene. Francamente, se sei più basso di 170 centimetri, non hai diritti umani. Se sei un uomo alto meno di 170 centimetri, per favore vivi la tua vita con l’idea di “non avere diritti umani” per sempre nella tua testa. Cerca di allungare le ossa con delle operazioni su internet. Quando raggiungerai 170 centimetri, avrai dei veri diritti umani”.

Per chi vive in Giappone non è raro incontrare persone piuttosto schiette parlando dell’aspetto fisico di qualcuno, ma sembra che la ragazza non si sia posta alcun limite neanche quando la sua audience iniziava a stranirsi per le parole pronunciate.

“Già, l’ho detto. I ragazzi bassi non dovrebbero avere diritti. Sono dura con i tappi. Però dirò una cosa: sono gentile con i ciccioni e i pelati”.

Ciò che n’è risultato da questa sua spiacevole uscita, è stata una grande controversia che ha condotto subito dopo la terminazione del contratto del team di eSports Cyclops Athlete Gaming, e anche la rimozione di Tanukana dai brand ambassador di Red Bull in Giappone. Tanukana ha anche rilasciato due dichiarazioni di scuse ufficiali, affermando come le sia stato segnalato che il contenuto presente nello stream fosse incitamento all’odio. A suo dire, ciò non sarebbe stato l’intento, e le sue parole sono state pronunciate senza filtri, come se stesse parlando con persone molto vicine a lei.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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