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Apple: possibile class action per dei commenti di Tim Cook

Apple è uno dei brand più famosi a livello mondiale: non a caso nel 2021 la casa di Cupertino è riuscita ad ottenere, considerando il solo mercato degli smartphone, il 22% di market share, superando così lo storico rivale coreano Samsung (20%) e le cinesi Xiaomi (12%) e Oppo (9%).

Per una società la popolarità è un fattore estremamente importante: da un lato aumenta il numero delle vendite, indispensabili per il realizzare un buon margine di profitto, dall’altro attrae investitori che forniscono alla società del capitale di rischio, necessario per poter svolgere l’attività commerciale.

Questa però può anche esporre l’impresa a delle cause legali provenienti sia dagli acquirenti, sia dagli investitori. In questa seconda ipotesi potrebbe ricadere la situazione di Apple a seguito dei commenti fatti da Tim Cook, Amministratore Delegato della società, in relazione alla situazione del mercato cinese.

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La class action contro Apple

I fatti contestati risalgono al novembre del 2018 durante la riunione per decidere la divisione degli utili ottenuti dalla società (il cosiddetto “earnings call“). In questo frangente, Tim Cook, facendo delle stime per il futuro, avrebbe dichiarato che Apple stava osservando un calo della domanda in alcuni mercati, ma che tra questi non fosse presente quello cinese.

Nel 2019, però la casa di Cupertino ha rivisto a ribasso le sue previsioni di guadagno includendo anche la Cina a causa di una diminuzione della domanda di iPhone. Per questa ragione, un gruppo di azionisti, guidati dallo UK’s Norfolk County Council, ha deciso di fare causa alla società lamentando un danno, stimato in oltre 1 milione di dollari, derivante sia dal ritardo nella rettifica delle previsioni, sia dall’inerzia di Apple nell’arginare il problema.

Più di recente, nel 2022, i ricorrenti sono riusciti a trasformare l’azione legale in una class action a cui possono partecipare tutti gli azionisti che sono stati danneggiati. Infatti, il giudice Yvonne Gonzalez-Rogers ha comunicato ad Apple che la richiesta di class action è stata accolta, in quanto le dichiarazioni fatte dalla società nel 2018 potrebbero essere state fuorvianti e di conseguenza idonee a trarre in errore gli investitori.

A questa accusa la casa di Cupertino si è difesa affermando che le dichiarazioni fatte da Tim Cook fossero solo espressione di una sua opinione personale e non una dichiarazione falsa o fuorviante.

Apple

Fonti: Apple Insider

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Francesco Lanciano

Francesco Lanciano

Classe 1998, videogiocatore incallito e da sempre appassionato alla tecnologia

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