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Dipendenti “terrorizzati” da Elon Musk quando lavoravano in Neuralink

La strada verso il successo ci pone spesso di fronte a compromessi e impedimenti, e non tutti hanno la possibilità di diventare grandi imprenditori similmente al geniale Elon Musk o all’ambizioso Mark Zuckerberg. Non conosciamo le scelte e sacrifici portati avanti dai due, ma sappiamo come negli ultimi anni essi siano stati in grado di dar vita a numerose nuove startup, mirate all’evoluzione delle tecnologie più innovative ancora in fase di crescita.

Concentrandoci su Elon Musk, il miliardario attualmente è concentrato soprattutto nella gestione di Tesla, oltre che nell’iniziativa spaziale di SpaceX e Starlink. Eppure, a differenza dei miliardari più conosciuti, egli rimane comunque piuttosto aperto nella condivisione dei suoi pensieri e diffusione di potenziali idee attraverso i social, avvicinandosi molto di più alla normale utenza.

Tra i progetti di Elon Musk ancora in fase di costruzione vi è Neuralink, mirato ad aumentare le capacità sensoriali delle persone attraverso una connessione cervello-computer, e da impiegare anche come mezzo d’assistenza in campi medici legati alle lesioni cerebrali o neurologicamente rilevanti. Tuttavia, delle recenti indiscrezioni rivelano come quest’azienda che dovrebbe aiutare la mente delle persone sia stata frutto di danni psicologici per chi vi lavorava all’interno, a causa della “cultura della colpa” avanzata dall’imprenditore.

Elon Musk Neuralink

Temi tu Elon Musk?

Queste rivelazioni sono state pronunciate presso la testata Fortune da alcuni dipendenti che sin dall’inizio erano parte della startup di Elon Musk, e che hanno poi abbandonato l’azienda. La cause dietro questa perdita è dovuta alla cultura “tossica” instillata da Musk nell’ambiente di lavoro. Essi dichiarano di essere stati pressati nell’affrontare scadenze irrealistiche, con esplicita insoddisfazione riversatasi su di loro dai piani alti, nonostante stessero già lavorando a velocità mai viste.

Il tempo necessitato per risolvere difficili sfide scientifiche e ingegneristiche, considerando anche gli obiettivi che andrebbe a porsi Neuralink, era una delle questioni più cruciali: Musk, infatti, pretenderebbe che tutto venga svolto nell’arco di giorni o settimane, nonostante si parli di operazioni che richiedono una precisa attenzione nello studio e conseguente valutazione sulle azioni da compiere.

La politica aziendale stabilita da Elon Musk porterebbe le persone incaricate di un rapporto ad assumersi ogni responsabilità per le scadenze mancate, anche quando le cause sono fuori dal proprio controllo, come ritardi da fornitori o collaboratori esterni. Ciò ha causato una profonda ansia tra i dipendenti, che erano costantemente “guidati dal terrore”. Dal 2017 ad oggi, solo due degli otto scienziati assunti da Elon Musk sono ancora in Neuralink.

https://twitter.com/Teslanews10/status/1487840428808458242?s=20&t=HX4jQjb-dfNafr-r48osmg

Queste dichiarazioni sembrano non trattare di un problema presente solo in Neuralink: pare infatti che situazioni del genere siano state riscontrate anche nelle altre aziende più avviate di Musk, come SpaceX e Tesla.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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