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Dopo la confusione iniziale, l’AD di crypto.com ha ammesso la violazione del sito

Chi è avvezzo al mondo delle criptovalute conoscerà sicuramente il sito crypto.com. Per chi invece non sapesse di cosa si tratti, crypto.com è una società, con sede in Singapore, che si occupa della gestione di una piattaforma in cui gli utenti, più di 10 milioni secondo le stime del sito stesso, possono compiere delle operazioni in criptovaluta.

Solo di recente, però, siamo venuti a conoscenza che numerosi account collegati alla piattaforma sono stati violati da un attacco informatico, la notizia è stata confermata anche dall’Amministratore Delegato di crypto.com.

La violazione di crypto.com e il danno subito

Kris Marszalek, AD della società, ha confermato ufficialmente la notizia dell’avvenuta violazione, durante un’intervista, condotta da Bloomberg, mercoledì 19 gennaio 2022. Nella stessa sede, Marszalek ha anche affermato di non essere stato informato dell’attacco hacker, fino a quando questo non è divenuto di dominio pubblico.

Crypto.com in questo momento

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Già nei giorni antecedenti all’intervista, crypto.com ha rilasciato delle dichiarazioni, dal contenuto molto generico, dall’account Twitter della società: in un Tweet, datato 17 gennaio 2022, la piattaforma comunica ai suoi followers che “un piccolo numero di utenti ha segnalato delle attività sospette sul loro account. Sospenderemo i prelievi per tutta la durata delle indagini. I fondi sono al sicuro.”

Nella giornata del 18 gennaio 2022, viene pubblicato un secondo Tweet, questa volta dal profilo privato di Kris Marszalek. Nel post si può leggere che “gli utenti non hanno perso fondi, la sospensione dei prelievi è durata circa 14 ore e il nostro team ha rafforzato l’infrastruttura come risposta all’incidente”.

È curioso sapere però che, poco più di 2 ore prima della dichiarazione di Marszalek, Peck Shield, una società che si occupa di sicurezza e di analisi di dati blockchain, ha fatto sapere che crypto.com ha perso almeno 4600 ETH, ossia circa 15 milioni di dollari. Oltre a questo, la società di sicurezza, ha dichiarato che metà della refurtiva sta venendo “lavataattraverso Tornado Cash.

logo crypto.com

Tornado Cash è un programma con cui si può nascondere la destinazione finale delle monete che vi sono inserite. In questo modo è dunque possibile far apparire come leciti quelle monete acquisite con metodi illeciti. Si sta compiendo un vero e proprio processo di riciclaggio di denaro sporco.

E voi, che ne pensate? L’Amministratore Delegato ha riportato fedelmente ciò che è accaduto, oppure no?

Fonte: The Verge

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