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Cina, stazione spaziale costretta a schivare satelliti Starlink: invocato l’intervento delle Nazioni Unite

Quella che Starlink, compagnia appartenente al CEO di SpaceX e Tesla Elon Musk, intende portare nel mondo, è una vera e propria rivoluzione all’interno delle connessioni internet: essa prospetta collegamenti veloci e a bassa latenza in zone dove non si pensava potesse essere possibile. Il suo servizio viene offerto con una connessione satellitare data da una “costellazione” di piccoli satelliti, lanciati in orbita bassa a circa 500km dalla Terra.

Mentre le connessioni internet satellitari esistono già da diverso tempo, quello che Starlink si prefigge è risolvere il problema della latenza, posizionando i propri satelliti vicini al nostro pianeta, e provvedendo a dare una connessione in grado di arrivare a 1 gigabit per secondo. Gli obiettivi che Elon Musk sta inseguendo sembrano però causare alcuni problemi al “vicinato”, nonostante si stia ovviamente parlando del vuoto cosmico.

Questo mese, la Cina ha inviato delle lamentele all’indirizzo delle Nazioni Unite, affermando come la sua stazione spaziale si sia trovata in due potenziali situazioni di collisione con i satelliti Starlink.

starlink

L’incidente “stelle e strisce” tra Starlink e la Cina

Secondo il report presentato al Comitato delle UN per gli usi pacifici dello Spazio esterno, una delle occasioni nella quale ci sarebbe potuto essere uno scontro tra la stazione spaziale cinese e i satelliti Starlink sarebbe avvenuta già a luglio del 2020. Quest’anno lo stesso tipo di vicenda si è dunque ripetuta a ottobre, portando ancora una volta la stazione cinese Tianhe a doversi spostare per evitare lo scontro.

La Cina ha così voluto riportare il fatto sotto l’attenzione delle Nazioni Unite, invitandole a informare gli Stati partecipanti delle regole presenti nel Trattato sullo Spazio. Il Paese chiede che gli Stati si assumano la responsabilità internazionale per le attività svolte da organismi governativi o meno. Si afferma inoltre come questi incidenti avrebbero costituito un serio pericolo per gli astronauti a bordo della struttura orbitale.

L’astronomo Jonathan McDowell ha affermato come queste manovre evasive stiano avvenendo sempre più frequentemente, e sostiene come Starlink avrebbe un ruolo piuttosto grande sotto questo aspetto. Tuttavia, non è la prima volta che si presenta il rischio di una collisione all’interno delle orbite spaziali: ricordiamo infatti come la distruzione di un satellite russo a novembre abbia lasciato una scia di detriti difficilmente ignorabile, e in più la stessa Cina si è resa colpevole di un fatto simile con i suoi satelliti diversi anni fa.

Starlink possiede circa 1900 satelliti dei 12mila che essa programma d’inviare nell’orbita vicina alla Terra per raggiungere i propri traguardi. Eppure, sembra che l’area stia diventando piuttosto affollata un po’ troppo velocemente. Intanto, sui social cinesi si invita a boicottare le aziende di Elon Musk, sostenendo come Washington avrebbe proposto sanzioni nel caso le posizioni della disputa fossero state invertite.

Cosa pensate di questa “corsa ai satelliti” sempre più crescente? Credete esista un modo per rimuovere efficacemente i rottami presenti in orbita? Diteci la vostra opinione in un commento.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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