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House of Gucci, la famiglia contro il film di Ridley Scott: «Narrazione non accurata»

Da pochi giorni è in tutte le sale statunitensi House of Gucci, il nuovo film di Ridley Scott con Lady Gaga che già sta facendo discutere.

Le prime accuse mosse alla pellicola provengono proprio dagli eredi di Aldo Gucci, i quali hanno scritto una lettera per denunciare la rappresentazione inaccurata della famiglia.

House of Gucci

I discendenti contro House of Gucci

Gli eredi del fondatore della casa di moda minacciano azioni legali per al tutela del nome, dell’immagine e della dignità della famiglia.

Secondo quanto dichiarato dai diretti discendenti, la produzione «non si è curata di interpellare gli eredi prima di descrivere Aldo Gucci e i membri della famiglia Gucci come teppisti, ignoranti insensibili al mondo che li circondava, attribuendo ai protagonisti delle note vicende toni e atteggiamenti che mai sono loro appartenuti. Ciò è estremamente penoso sotto un profilo umano e un insulto all’eredità su cui il marchio è costruito oggi». Inoltre, ritengono che siano stati utilizzati «toni indulgenti nei confronti di una donna che, definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista».

La famiglia Gucci, nel ramo discendenti di Aldo Gucci, prende atto dell’uscita del film House Of Gucci con sconcerto perché, nonostante l’opera affermi di voler raccontare la “vera storia” della famiglia, i timori suscitati dai trailer e dalle interviste rilasciate finora sono confermati: il film veicola una narrazione tutt’altro che accurata.

Lady Gaga interpreta Patrizia Reggiani

Inoltre, per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio di Patrizia Reggiani, è stata definita «mistificatoria, ai limiti del paradosso».

Nei 70 anni di storia in cui è stata un’impresa familiare, Gucci è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni Ottanta erano diverse le donne che ricoprivano posizioni di vertice: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa, si annoverano la presidente di Gucci America, la Head of Global PR & Communication, e un membro del consiglio di amministrazione della società Gucci America.

Sottolineano, infine, che la famiglia Gucci vive «onorando il lavoro dei suoi antenati, la cui memoria non merita di essere importunata per mettere in scena uno spettacolo non veritiero e che non rende giustizia ai suoi protagonisti”, i discendenti di Aldo Gucci “si riservano ogni iniziativa a tutela del nome, dell’immagine e della dignità loro e dei loro cari».

La lettera della famiglia Gucci

La famiglia Gucci, nel ramo discendenti di Aldo Gucci, prende atto dell’uscita del film House of Gucci con sconcerto. Nonostante l’opera affermi di voler raccontare la ‘vera storia’ della famiglia, i timori suscitati dai trailer e dalle interviste rilasciate finora sono confermati: il film veicola una narrazione tutt’altro che accurata. La produzione non si è curata di interpellare gli eredi prima di descrivere Aldo Gucci – presidente dell’azienda per trent’anni – ed i membri della famiglia come teppisti, ignoranti e insensibili al mondo che li circondava. Ciò è estremamente penoso sotto un profilo umano e un insulto all’eredità su cui il marchio è costruito oggi. Ancora più censurabile è la ricostruzione che diviene mistificatoria ai limiti del paradosso quando arriva a suggerire toni indulgenti nei confronti di una donna che, definitivamente condannata per essere stata la mandante dell’omicidio di Maurizio Gucci, viene dipinta non solo nel film, ma anche nelle dichiarazioni dei membri del cast, come una vittima che cercava di sopravvivere in una cultura aziendale maschile e maschilista. Questo non potrebbe essere più lontano dalla verità. Peraltro, nei 70 anni di storia in cui è stata un’impresa familiare, Gucci è stata un’azienda inclusiva. Anzi, proprio negli anni ’80 erano diverse le donne che ricoprivano posizioni di vertice: che fossero membri della famiglia o estranei ad essa, si annoverano la presidente di Gucci America, la Head of Global PR & Communication, e un membro del consiglio di amministrazione della società Gucci America. Quella di Gucci è una famiglia che vive onorando il lavoro dei suoi antenati, la cui memoria non merita di essere importunata per mettere in scena uno spettacolo non veritiero e che non rende giustizia ai suoi protagonisti. I membri della famiglia Gucci si riservano ogni iniziativa a tutela del nome, dell’immagine e della dignità loro e dei loro cari.

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Sara Maestri

Sara Maestri

Ciao, sono Sara! Laureata in Beni culturali e specializzanda in Cinema, televisione e produzione multimediale. Sono nata in Puglia, cresciuta nelle Marche e attualmente studio a Bologna. Dall'età di 4 anni, passo la maggior parte del mio tempo nelle sale cinematografiche.

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