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L’assistente alla regia che ha dato la pistola ad Alec Baldwin è accusato di mancato rispetto dei protocolli di sicurezza sulle armi

La vicenda che ha colpito l’attore Alec Baldwin sul set di Rust avvenuta la scorsa settimana nella contea di Santa Fe (USA) ha ancora molti nodi da sciogliere.

Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente avvenuto qualche giorno fa in New Mexico che ha provocato la morte della direttrice della fotografia Halyna Hutchins e ferito il regista Joel Souza, in piedi dietro di lei.

Nuove testimonianze sulla figura che, secondo le autorità, ha fornito l’arma ad Alec Baldwin stanno emergendo: un membro della troupe afferma di aver precedentemente segnalato dei problemi di sicurezza in passato riguardo all’assistente alla regia Dave Halls.

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Maggie Goll, produttrice di oggetti di scena e pirotecnica autorizzata, ha dichiarato di aver presentato una denuncia interna ai produttori esecutivi della serie “Into the Dark” di Hulu nel 2019 per le forti preoccupazioni dovute al comportamento dell’assistente alla regia Dave Halls sul set. Goll ha detto in un’intervista telefonica domenica che Halls ha ignorato i protocolli di sicurezza relativi ad armi e articoli pirotecnici e ha cercato di continuare le riprese dopo che il supervisore pirotecnico aveva perso conoscenza sul set.

La sparatoria avvenuta la scorsa settimana e alcune delle sue precedenti esperienze indicano problemi di sicurezza più grandi che devono essere affrontati, ha detto Maggie Goll, aggiungendo che “la sicurezza e il benessere dei membri dell’equipaggio sono i problemi principali nelle trattative contrattuali in corso tra un sindacato che rappresenta i lavoratori del cinema e della TV e un importante gruppo di produttori.”

La pistola usata da Alec Baldwin era una delle tre messe su un carrello fuori dall’edificio dove si stava provando una scena, posto in cui uno specialista di armi da fuoco, o “armiere” le aveva posizionate, secondo i documenti del tribunale. Halls ha afferrato una pistola da quello stesso carrello e l’ha consegnata ad Alec Baldwin, indicando che l’arma era al sicuro urlando “pistola fredda”, ma in realtà era piena di colpi, secondo i registri.

Poche ore prima della sparatoria fatale, secondo TMZ alcuni componenti della troupe di Rust per avrebbero sparato fuori dal set utilizzando proiettili reali per esercitarsi al bersaglio. Due di questi sarebbero poi rimasti nella pistola di scena causando la tragedia.

Alec Baldwin ha espresso tutto il suo dolore in una breve dichiarazione:

“Non ci sono parole per esprimere il mio shock e la mia tristezza per il tragico incidente che ha tolto la vita a Halyna Hutchins, una moglie, madre e nostra collega profondamente ammirata. Collaboro pienamente con le indagini della polizia per affrontare come si è verificata questa tragedia, Sono in contatto con suo marito, offrendo il mio sostegno a lui e alla sua famiglia. Il mio cuore è spezzato per suo marito, il loro figlio e tutti coloro che conoscevano e amavano Halyna”.

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Cosa rischia Alec Baldwin?

Alec Baldwin rischia di essere processato per omicidio colposo per l’uccisione accidentale di Halyna Hutchins, hanno comunicato gli avvocati. La star di Hollywood potrebbe affrontare le accuse a causa del suo ruolo di produttore esecutivo del film, piuttosto che per aver premuto il grilletto, ha dichiarato l’avvocato Joseph Costa.

“Come produttore esecutivo, sei in una posizione di controllo e puoi essere perseguito penalmente”, ha detto al New York Post Costa “è l’equivalente di bere e guidare, il che significa che qualcuno potrebbe non avere intenzione di causare gravi danni, ma lo fa”.

James Liebman, al contrario sostiene che Baldwin rischia maggiormente per aver premuto il grilletto piuttosto che essere produttore esecutivo del film.

“L’omicidio colposo richiede la prova che l’imputato fosse effettivamente, soggettivamente, consapevole di un grave rischio del danno che ne è derivato”, ha detto.

“Se a Baldwin fosse stato detto da qualcuno su cui era ragionevole fare affidamento che la pistola era al sicuro o scarica, ciò dovrebbe assolverlo da qualsiasi responsabilità in base a entrambe le teorie. Se, tuttavia, non fosse così sicuro, o se avesse motivo di dubitare seriamente dell’affidabilità della persona che ha affermato che l’arma era al sicuro, allora potrebbe essere responsabile in base a entrambe le teorie, ma il caso per la sua responsabilità come tiratore sarebbe molto più forte del caso in quanto produttore”.

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Cristina Nifosi

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Cristina, 25.

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