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NPC Awards: Xbox annuncia la prima cerimonia dedicata ai personaggi non giocanti

In collaborazione con 20th Century Fox, Xbox annuncia i primi NPC Awards della storia dei videogiochi.

Nelle scorse ore Xbox ha annunciato, attraverso un video promozionale montato ad hoc, la prima “cerimonia” dedicata agli NPC, presentando una selezione di candidati provenienti da differenti mondi videoludici e non solo.

Gli NPC (Non Playable Characters) sono i personaggi controllati dall’intelligenza artificiale all’interno dei videogiochi; la loro genealogia risale ai giochi di ruolo pre-digitali. Ne è un valido esempio Dungeons and Dragons, del quale esistono siti dedicati alla creazione e configurazione di NPC.

Sia un gioco di ruolo classico che in un videogioco, il comportamento degli NPC si allinea al ruolo narrativo del giocatore, in modo tale da apparire più credibile e “reale” ai suoi occhi – se lo scopo del gioco è uccidere un cattivone è fisiologico che gli NPC vestano i panni di scagnozzi pronti ad ostacolarci.

NPC Awards

Il ruolo degli NPC è stato spesso esplorato dai giocatori in diversi mondi videoludici: c’è chi ha provato a studiarne il comportamento provando a seguirli, ucciderli o indossandone i panni.

Negli ultimi quindici anni l’industria cinematografica ha iniziato a guardare al videogioco come potenziale contenitore narrativo a cui ispirarsi per la produzione di film blockbuster. Film del calibro di Gamer (2009) e Hardcore Henry (2015) hanno reinterpretato il concetto di avatar e giocatore portando questi concetti sul grande schermo.

Più recentemente, 20th Century Fox ha ideato e prodotto Free Guy, il primo film blockbuster che immagina la storia di un NPC che, martoriato all’interno di un mondo videoludico, decide di ribellarsi alle volontà del giocatore e degli sviluppatori.

Interpretato da Ryan Reynolds, il film uscirà nelle sale americane e internazionali il prossimo 13 agosto 2021. In partnership con 20th Century Fox, Xbox ha colto la palla al balzo per proporre gli NPC Awards. Vediamo chi sono i quattro candidati al premio per miglior personaggio-non-giocante.

Samuel Hayden, Doom e Doom Eternal – un funzionario di alto rango della UAC la cui natura non è ben definita (è o non è una macchina?).

Parvati Holcomb, The Outer Worlds – un meccanico timido ma simpatico e amico di tutti i personaggi di gioco. Parvati è il cuore della nave dell’equipaggio, un NPC decisamente importante.

NPC Awards

Capo Commerciante Mollie, Sea of Thieves – Amante degli animali e venditrice per l’Alleanza Mercantile, ha sempre una destinazione da proporre al giocatore, più o meno densa di pericoli.

Guy, Free Guy – infine, sorprendentemente, il quarto candidato agli NPC awards è il personaggio interpretato da Ryan Reynolds in Free Guy, il cassiere di una banca di una grande metropoli, una persona estremamente ordinaria che non ha mai fatto nulla di straordinario.

L’evento è stato annunciato da Ryan Reynolds stesso che, ricordando le storie e i ruoli dei personaggi summenzionati, ha precisato come funzionerà la selezione del vincitore e conseguente premiazione.

Di fatto, da ogni parte del mondo i fan possono votare per il loro NPC preferito attraverso il poll presente sull’account ufficiale di Twitter degli NPC Awards. È possibile votare una sola volta e osservare il sondaggio svilupparsi in diretta, nel tempo. I voti totali decreteranno il vincitore dei “primi e ultimi” NPC Awards a detta di Reynolds.

 

I fan hanno tempo fino al 3 agosto 2021 per inviare tutti i voti, quando Xbox annuncerà il vincitore sui canali social quel pomeriggio.

Gli NPC Awards sono stati presentati in un’ottica del tutto goliardica e conviviale, un simpatico pretesto per ricordare la data di uscita di Free Guy. La vera domanda che i giocatori si pongono adesso è: riuscirà Ryan Reynolds a portare sul grande schermo una storia avvincente o sarà il solito susseguirsi di cliché legati a giocatori e videogiochi?

NPC Awards

Andrete a vedere il film? Fatecelo sapere con un commento!

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Riccardo Retez

Riccardo Retez

Alla deriva nel mare della pop culture ho fatto dei videogiochi prima una passione, poi uno studio e infine un lavoro. Scrivo, curo e creo contenuti dentro, fuori e intorno ai mondi videoludici.

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