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Pokémon Go, recensione del Go Fest 2021

Ecco la nostra recensione del GO Fest 2021 di Pokémon GO!

Lo scorso weekend si è tenuta l’edizione 2021 del GO Fest, un evento annuale di Pokémon GO, al quale i giocatori possono partecipare con l’acquisto di un biglietto (e accedere quindi a più contenuti) oppure anche gratuitamente. Noi di DrCommodore abbiamo partecipato all’evento, e vogliamo presentarvi i nostri pareri a riguardo.

Quest principale

Il Professor Willow affida a noi la direzione di un colorato festival musicale, al quale lavorano tutti i capi dei vari team. A differenza di altre quest di Pokémon GO, stavolta il team di Niantic ha deciso di dare ai giocatori dandogli delle scelte da compiere: come direttori dell’evento musicale i giocatori si sono infatti ritrovati a scegliere quali Pokèmon avere come star dello spettacolo musicale, e chi far salire sul palco con loro.

Una novità certamente ben gradita e che regala al giocatore un maggiore controllo dello svolgimento della storia e forse un pizzico di gioco di ruolo. Le due star dell’evento sono due Pikachu in cosplay: Pikachu Rockstar e Pikachu Confetto (apparse per la prima volta in Pokémon Rubino Omega e Zaffiro Alfa). Da questa scelta non dipendeva solo il finale della quest, ma anche un piccolo ma importante elemento della nostra partita: la colonna sonora.

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Durante gli orari dell’evento, infatti, era possibile ascoltare un tema musicale ispirato al genere che rappresenta la Pikachu scelta. Le scelte successive, come citato sopra, riguardano i compagni di scena di Pikachu che possono essere Ponyta di Galar o Zigzagoon di Galar e poi Gardevoir o Flygon (tutti e quattro con cappelli ispirati a Meloetta). Tranne per Zigzagoon e  Ponyta, disponibili anche nei raid, non era possibile ottenere entrambe le forme di Pikachu o Gardevoir e Flygon, un buon elemento che da importanza alla scelta che i giocatori dovevano intraprendere, forse criticabile per coloro che amano avere tutti i mostri tascabili nel loro box.

Pokémon GO
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Le missioni dedicate erano sulla falsariga di quelle che il gioco presenta abitualmente anche in altre serie di quest. A parte alcuni piccoli elementi elencati sopra, alla fine non cambia molto da altre esperienze avute nel gioco.

Cambio habitat

Durante le due giornate dell’evento erano presenti anche i vari habitat dei Pokémon, sulla falsariga del GO Fest degli scorsi anni ma con un’offerta diversa a livello di format e sfida di collezione. Quest’ultima è stata divertente da completare, e le ricompense erano giuste per invogliare i giocatori a continuare a catturare i mostriciattoli tascabili. 

Il cambio habitat ha permesso ai giocatori, soprattutto coloro che giocano di rado, di ampliare enormemente la loro collezione, potendo infatti entrare in contatto con Pokémon che normalmente sarebbero stati più difficili da incontrare. In aggiunta a tutto ciò, anche gli aromi hanno ottenuto un boost durante l’evento, dando la possibilità di incontrare e catturare anche i rarissimi Unown, nelle forme F e G

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Purtroppo il cambio d’habitat no ha portato nessun cambiamento a livello di cambiamento grafico dell’overworld che facesse capire di trovarsi in un’ora dedicata a un habitat diverso. Sugli elementi grafici dell’overworld vanno però fatti notare i coriandoli e le note musicali che piovevano, un dettaglio carino e che faceva sicuramente capire l’aria festiva dell’evento.

Raid leggendari: better together

La giornata di domenica è stata interamente dedicata ai Raid, soprattutto dei Pokémon leggendari. Infatti, sempre seguendo l’alternanza degli habitat, era possibile sfidare tutti i mostricciattoli più rari e ambiti del gioco. E’ stata sicuramente un’opportunità per aggiungere alla propria collezione qualche leggendario, ma soprattutto per giocare in compagnia dei propri amici.

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Proprio su questo punto, a nostro avviso, emergono sia i pro che i contro non solo di questa giornata dell’evento, ma anche su questa meccanica del gioco in sé. I raid leggendari, infatti, presentano una difficoltà tale da essere impossibili da affrontare in solitaria. Ciò ha di fatto reso impossibile per molti giocatori riuscire a completarli: per chi gioca in piccoli paesi, senza una community attiva, sconfiggere un Pokémon leggendario resta, per l’appunto, una leggenda.

Totalmente opposto è il riscontro di coloro che fanno attivamente parte di una community, o che comunque abitano in grossi centri abitati in cui la Pokémania è ancora viva come cinque anni fa: in questo caso l’evento funziona alla perfezione, donando un giusto senso di sfida agli allenatori e riuscendo in quello che da sempre è lo scopo di Pokémon GO: unire le persone e farle divertire assieme in nome dell’immortale passione per i Pokémon.  

Conclusione

L’evento si è rivelato divertente, grazie ai piccoli accorgimenti che hanno reso un minimo differente la quest principale. Purtroppo l’evento ha messo in luce i problemi di alcuni aspetti del gameplay del gioco. Sicuramente ha divertito molto i fan dello spin-off per cellulare di Pokémon.

VOTO: 7.

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