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Un “cerotto smart” traccia la salute di chi lo indossa

Un “cerotto smart” che traccia la salute

La tecnologia non è quasi mai comoda, soprattutto quando si pensa all’attività fisica che si svolge quotidianamente. Lo smartwatch stringe, le cuffiette con il filo si muovo, gli auricolari wireless cadono con movimenti bruschi, lo smartphone pesa in tasca. Certo, con i vantaggi che questi dispositivi portano alcuni compromessi sono tranquillamente sopportabili.

Ma se ci fosse un modo per ridurre questa scomodità, o eliminarla del tutto? I ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology) stanno mettendo a punto un “cerotto smart” in grado di monitorare la salute dell’individuo che lo indossa, senza però arrecare alcun fastidio o impedimento.

Il progetto del MIT

La ricerca viene portata avanti dal CSAIL, il Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory del MIT. Qui le idee che possono realmente migliorare la vita delle persone vengono portate dalla teoria alla pratica, e trovano applicazioni nei settori più disparati, dalla medicina all’educazione, passando per l’intrattenimento. Uno dei progetti più importanti e interessanti riguarda un “cerotto smart” realizzato con un materiale innovativo, che aderisce perfettamente alla pelle ma allo stesso tempo permette la traspirazione.

Com’è fatto un “cerotto smart” e a cosa può servire

Il cerotto è comodo da indossare e mantiene il contatto con il corpo anche durante il movimento, la sudorazione o l’influenza di agenti esterni come sole, pioggia, vento e umidità. La presenza di micro-condotti nel tessuto permette alla pelle di respirare e di espellere il sudore, prevenendo irritazioni cutanee ma anche danni ai sensori.

Sensori, sì, perché questa cosiddetta “pelle elettronica” è in grado di monitorare lo stato di salute dell’individuo grazie a dei sensori ultrasottili che rilevano la temperatura, l’idratazione, l’esposizione ai raggi ultravioletti e lo sforzo.

mit cerotto smart

Applicazioni future

La patch di tessuto è solo il primo dei grandi risultati che si possono ottenere proseguendo in questa direzione e i ricercatori sostengono che in futuro, oltre al monitoraggio dei parametri vitali, questa tecnologia permetterà di tracciare la progressione del cancro alla pelle e altre condizioni. Per ora, comunque, il cerotto è già un ottimo traguardo.

“Con questo cerotto flessibile e traspirante, non ci sarà alcun accumulo di sudore, rilevamento di informazioni errate o problemi di distacco dalla pelle”, conferma Jeehwan Kim, professore associato di Ingegneria Meccanica al MIT. “Possiamo fornire sensori indossabili in grado di eseguire un monitoraggio costante a lungo termine“.

Sarà l’antenato dei vestiti intelligenti?

È possibile che il nuovo materiale verrà applicato all’abbigliamento smart più ricercato. Anche questo mercato è in costante evoluzione e sempre più frequentemente assistiamo al lancio di nuovi capi d’abbigliamento “smart”, in grado di aderire perfettamente al corpo pur mantenendo la morbidezza e la traspirabilità dei vestiti che indossiamo ogni giorno. Giusto pochi giorni fa abbiamo parlato di YouCare, la t-shirt 5G che rileva i parametri vitali di chi la indossa, ma la ricerca non si fermerà di certo qui.

Fonti: FlashGear, MIT.

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Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

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