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Red Solstice 2, Recensione: Alla riconquista di Marte

Ecco la nostra recensione di Red Solstice 2

Red Solstice 2 è uno strategico in tempo reale con elementi RPG sviluppato da IronWard e distribuito da 505 games. Il titolo si stacca dai canoni dei classici RTS per offrire al giocatore un approccio più action senza però tralasciare l’aspetto strategico che si pone come cardine delle meccaniche di gioco.

Dopo aver avuto un assaggio delle prime missioni della campagna e aver testato il gameplay all’interno della nostra anteprima, ora è arrivato il momento di testare il prodotto finale per vedere cosa IronWard ci ha riservato e se le buone sensazioni avute durante la prova della Beta si concretizzeranno.

Ora tralasciando i convenevoli ecco la nostra recensione su Red Solstice 2. Ricordiamo che il gioco è già disponibile per PC.

Life on Mars

La Terra è ormai persa. L’epidemia del virus STROL è diventata incontrollabile e non c’è stato modo di salvare il pianeta dall’inarrestabile orda di mutanti. L’umanità è fuggita su Marte con la speranza di ricostruire e, quando i tempi sarebbero stati maturi, riconquistare il proprio pianeta natale. Purtroppo, anche il pianeta rosso mostra i segni della piaga STROL e sarà nostro compito sopravvivere e ricacciare i mutanti.

In Red Solstice 2 il giocatore vestirà i panni dell’esecutore, un marine a cui è stato dato il compito di combattere l’avanzata del virus e riconquistare Marte. Il primo livello all’interno della campagna ci permettere di muovere i primi passi, comprendere le meccaniche di base e avere un assaggio di quello che dovremo affrontare per eliminare la minaccia.

Screenshot del gameplay di red solstice 2

Come esecutore dovremo liberare una base invasa e aiutare, successivamente, i nostri compagni a respingere un’orda di mutanti in arrivo. Già dai primi momenti di gameplay possiamo notare come le meccaniche alla base del titolo siano molto simili a quelle dei classici RTS. Il mouse verrà utilizzato per far muovere l’esecutore, farlo interagire con l’ambiente circostante e anche per mirare con l’arma. La tastiera sarà relegata allo spostamento della visuale e all’uso rapido di abilità e oggetti.

Meccaniche interessante è la modalità Overwatch. Con la semplice pressione di un tasto daremo il comando al nostro esecutore di attaccare qualsiasi minaccia nel suo raggio di azione permettendoci di concentrarci sul posizionamento e la pianificazione, ma non sarò particolarmente indicata per le fasi più concitate di gioco.

Usando questa modalità, infatti, sprecheremo energia della tuta (risorsa necessaria per usare abilità speciali) saremo più lenti nel movimento e non potremo focalizzarci su bersagli più pericolosi e che andrebbero eliminati prima. Di contro, la mira manuale ci costringerà ad un approccio più stazionario, ma infliggeremo più danni e potremo cambiare velocemente bersaglio.

Il ruolo del Leader

Nella nostra crociata non saremo soli. Durante le missioni verremo accompagni da altri tre membri del team. Qui emergono le meccaniche da RPG di Red Solstice 2. Per comporre la squadra avremo la possibilità di scegliere tra 6 classi disponibili. Avremo l’Assaltatore, un tuttofare che permetterà di poter scegliere vari approcci al campo di battaglia; il Medico, fondamentale per mantenere in vita i nostri compagni e fornire supporto al team; il Ricognitore, altra classe di supporto che permetterà di scovare nemici e risorse utili; il Cecchino, specializzato nel buttare giù mutanti più ostici e fornire fuoco di copertura; il Pesante, specialista in armi pesanti e utile per sfoltire le orde più numerose; il Demolitore, esperto di esplosioni e ordigni vari.

Squadra in red solstice 2

Il nostro esecutore potrà adottare qualsiasi di queste classi a piacimento potendo cambiare specializzazione anche tra una missione e un’altra. I nostri soldati aumenteranno di livello dopo ogni missioni sbloccando nuove abilità e passive.

Sul campo di battaglia il nostro team ci seguirà e attaccherà a vista i nemici. Con un’utile menù a ruota, che funziona anche da pausa tattica, potremo dare ordini alla nostra squadra e ai singoli elementi. Questo sistema si rivela molto utile, ma la sua implementazione non è molto riuscita. La ruota dei comandi ha poche opzioni e molto spesso i nostri sottoposti non recepiranno l’ordine.

Sarà possibile solo ordinare di usare le armi secondarie, su un singolo bersaglio e solo per un attacco, e non è presente un comando per attivare le abilità. La pausa tattica fornita dall’apertura del menù non sempre si attiverà portando spesso a sbagliare comando per via della fretta. L’intelligenza artificiale dei soldati non è il massimo e capiterà di vederli lanciarsi a capofitto nell’orda morendo prima di poter essere richiamati.

Schermata membri squadra di Red Solstice 2

L’orda non perdona

Una delle caratteristiche peculiari di Red Solstice 2 è la brutale difficoltà dei combattimenti. Durante le missioni saper prendere decisioni tattiche in maniera tempestiva sarà fondamentale. Le orde diventeranno sempre più variegate e frequenti e farsi trovare impreparati ci porterà ad una rapida sconfitta.

La gestione delle risorse è l’aspetto più interessante del sistema di combattimento. Avremo a disposizione un numero limitato di caricatori e trovarne altri nella mappa non sarà sempre cosa semplice. Tutte le armi hanno un tempo di ricarica e ricaricare prima di aver esaurito un caricatore farà perdere munizioni preziose. Questa meccanica rende il tenere una posizione troppo a lungo deleterio e aumenta la tensione negli scontri più concitati.

Red Solstice 2 boss

C’è una buona scelta di armi tra primarie e secondarie. Le primarie saranno la nostra principale fonte di danno, mentre le secondarie saranno l’ultima risorsa quando ci si trova con le spalle al muro. Grande anche la varietà di consumabili che va dai semplici medikit, a vari tipi di esplosivi e mine, fino ad arrivare a dispositivi che permettono la costruzione di strutture sul campo di battaglia come torrette e barricate.

A man mano che si andrà avanti nella campagna le orde saranno sempre più variegate con mutanti speciali che richiederanno una certa attenzione e pianificazione per essere abbattuti. Ci sono anche alcuni Boss che per quanto siano semplicemente delle grosse spugne per proiettili sono una piacevole aggiunta.

 

Gestire l’operazione

Passiamo ora ad un altro aspetto importante del gameplay di Red Solstice 2: la parte gestionale. Quando non saremo sul campo a far piazza pulita di mutanti, dovremo gestire l’intera operazione per liberare Marte. Ci verrà messa a disposizione una schermata planetaria dove potremo controllare lo stato dell’infestazione, la quantità di risorse disponibili e territori conquistati.

Questa fase è importante per panificare il prossimo assalto, nonché, un’opportunità per far crescere la propria base e sviluppare nuove tecnologie per aiutarvi sul campo. Dopo ogni missione, potrete ampliare la vostra influenza e acquisire nuove risorse, ma più territori controllati vuol dire più fronti su cui combattere e più risorse da investire.

La campagna principale consta di 20 capitoli con alcuni missioni uniche davvero ben realizzate e con mappe uniche. Carente dal punto di vista narrativo, ma non incide sulla godibilità del titolo.

Gestione planetaria Red Solstice 2

Le missioni secondarie sono il vero tasto dolente della campagna. Benché, ci sia una certa varietà di base diventeranno, dopo poche ore di gioco, ripetitive. Per progredire nella storia sarà necessario portare a termine determinate ricerche scientifiche che richiederanno tempo e risorse e che ci costringeranno ad affrontare diverse missioni secondarie fino alla noia. Le mappe delle città sono poco varie e spesso ci troveremo a ripercorrere le stesse aree.

Parlando delle città andiamo a toccare un’altra pecca di Red Solstice 2, ovvero il design degli ambienti, dei personaggi e dei nemici. Le megalopoli di Marte sono anonime e senza personalità così come il design dei Marine che definire generico sarebbe un eufemismo. Per i mutanti qualche scelte interessante c’è, come il resto sa tutto di già visto e rivisto.

Qualche nota tecnica

Il comparto tecnico di Red Solstice 2 non fa gridare al miracolo ma fa il suo lavoro senza troppo sbavature. I modelli sono abbastanza dettagliati e le animazioni sono fluide. L’illuminazione lascia un po’ a desiderare il che è un peccato dato che avrebbe giovato all’atmosfera generale. Qualche calo di frame rate durante le fasi più concitati con molti nemici a schermo ma a parte qualche piccolo singhiozzo si mantiene stabile.

Tirando le Somme

Red Solstice 2 è uno strategico atipico che fa del suo gameplay brutale e strategico il suo punto di forza. Ha tanti piccoli dettagli che migliorano l’esperienza ma la ripetitività delle missioni porta presto a stancarsi del gameplay. La modalità schermaglia, in cui si affrontano orde continue in cooperativa, è carina ma anche quella stanca velocemente. Nonostante i difetti si rivela comunque un titolo valido che potrebbe avere la sua nicchia di fan amanti dell’approccio hardcore.

 

Voto: 7.0

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Luigi Parri

Luigi Parri

Sceneggiatore di fumetti in erba con grossi problemi di rabbia repressa. Finto portatore di Stand. Appassionato Metroidvania e drogato di Rogue-like. Non riesco a dormire senza il mio cartonato di Hideo Kojima.

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