Dr Commodore
LIVE

Amazon, restituisce un iPhone ma il reso viene negato: nel pacco c’erano mutande

Amazon e il problema dei resi

Brutta avventura per un acquirente di Parma che ha reso ad Amazon un iPhone da poco comprato ma si è vista negare la restituzione. Il motivo? Amazon ha verificato che nel pacco, al posto dello smartphone, c’erano delle mutande.

La vicenda è stata raccontata da Federconsumatori Parma che, attraverso l’avvocato Giuseppina Scavuzzo, è stata incaricata di di inviare una mail certificata al colosso dell’ecommerce per avere chiarimenti in merito.

Amazon ha risposto tramite canali ordinari, affermando di non avere una PEC e questo già ha attirato i sospetti dell’associazione dei consumatori

Oltre a non capire come abbiano fatto dunque a leggere la mia mail -precisa l’avvocato- senza Pec non potrebbero neanche operare su territorio italiano. Ma tralasciando questo particolare, è tutta la vicenda ad avere i contorni del paradosso. Questo caso mette a nudo una grossa falla nella tutela del consumatore negli acquisti online perchè il mio assistito ha esercitato un suo diritto ma non ha modo di dimostrare la bontà del suo operato e Amazon non collabora per risolvere il problema

amazon

La risposta di Amazon, comunque, è sta generica e non ha fornito ulteriori dettagli per chiarire la faccenda.

La società infatti non ha fornito prove fotografiche che potessero attestare la manomissione del pacco e si è rifiutata di chiedere chiarimenti al corriere, affermando solo che il reso è stato negato perché la merce restituita è stata trovata non conforme.

Non è la prima volta che si verifica una situazione del genere e quello dei resi Amazon non conformi è un problema ben noto alla società.

Vista l’imponente mole di prodotti venduti e restituiti è impossibile per Amazon controllare manualmente ogni reso. Il sistema è quindi quasi esclusivamente automatizzato e l’unica verifica immediata che viene effettuata è quella relativa al peso del pacco. Se il peso corrisponde a quello che ci si aspetterebbe per il tipo di prodotto che si sta restituendo, il reso viene convalidato e il pacco finisce in appositi magazzini, a volte anche per tempi biblici in attesa poi di essere reimmesso sul mercato attraverso altri canali di vendita (Usato, Warehouse Deals ecc).

Queste modalità favoriscono delle pratiche illegali in cui alcuni furbetti sostituiscono il contenuto del pacco con altri oggetti avendo cura di calibrare il peso in modo che si avvicini quanto più possibile a quello dell’oggetto in questione.

Il problema, però, non riguarda solo ed esclusivamente acquirenti disonesti. Spesso la colpa ricade su corrieri malintenzionati che manomette i pacchi dei resi Amazon: se il contenuto della confezione è di interesse, alcune persone non si fanno problemi a sostituirlo per intascarsi l’oggetto in questione.

In questo caso specifico, a quanto si apprende, Amazon non ha chiesto chiarimenti al corriere incaricato del trasporto e non ci è dato sapere se il pacco è arrivato ai magazzini Amazon integro o manomesso.

Il nostro consiglio in questi casi, per evitare eventi spiacevoli del genere,  è di documentare attraverso un video le fasi di ricezione (se si tratta di un pacco in arrivo) magari accettando la consegna con riserva se ci sono dei sospetti e soprattutto le fasi di imballaggio del reso, se si tratta di un oggetto da riconsegnare ad Amazon.

Se c’è un documento audiovisivo in cui si certifica che il pacco è stato imballato e chiuso correttamente con il giusto contenuto l’utente ha una tutela in più in casi come questo.

Restiamo in attesa di aggiornamenti sulla vicenda.

FONTE

 

Articoli correlati

Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

Condividi