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Apple licenzia un dipendente misogino e razzista dopo averlo assunto consapevolmente

Il dipendente licenziato da Apple era noto per aver scritto un libro misogino, nonostante questo l’azienda l’aveva assunto per poi licenziarlo

Solitamente aziende come Apple cercano di tenersi il più lontano possibile da persone con opinioni pericolose come Antonio Garcia Martinez, l’autore del libro Chaos Monkeys, il quale è stato definito come un libro sessista e razzista.

Antonio Garcia Martinez però ha dichiarato come durante l’assunzione gli fossero state fatte domande sul suo background, in particolare sul libro, e nonostante questo la società l’aveva assunto comunque. L’autore afferma che Apple quindi l’abbia licenziato appellandosi ad una scusa, in quanto il suo background era stato tacitamente accettato in fase di assunzione.

Pare che sia stata la petizione lanciata dai dipendenti di Apple, che ha raggiunto più di 2000 firme, contro il background dell’autore a far sì che l’azienda prendesse posizione e lo licenziasse in tronco.

Chaos Monkeys Apple

Copertina di Chaos Monkeys

Nell’annuncio pubblico riguardo il suo abbandono, Apple ha parlato di come essa “lotti per creare un ambiente di lavoro inclusivo e che comportamenti che umiliano o discriminano altre persone per quello che sono non hanno posto qui”.

Viene da domandarsi quindi, è possibile che l’azienda non lo sapesse prima di assumerlo, oppure lo sapeva e ha chiuso un occhio finché i suoi dipendenti si sono ribellati a questa scelta?

Antonio Garcia Martinez, che prima di lavorare per Apple lavorava per Facebook, ha definito diffamatorie le parole della società in quanto implicano un suo comportamento scorretto durante il periodo in cui ha lavorato per loro, cosa che lui dice essere falsa.

Recentemente sempre restando nell’azienda della mela morsicata, era scoppiata la polemica riguardo alla possibilità di utilizzare gli AirTags per stalkerare le persone o spargere virus (informatici).

Fonte: Reuters

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Paolo Carnevale

Paolo Carnevale

Appassionato di tecnologia in generale, fotografo per passione, informatico per mangiare

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