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Trump: ecco il suo social network

L’ex presidente americano torna alla carica

Dopo mesi di attesa ieri, martedì 04 maggio 2021, Donald Trump ha lanciato la propria piattaforma social. Il progetto nasce dal fatto che l’ex presidente si esprimeva in toni un po’ troppo frizzanti sui propri account, inneggiando all’odio, supportando l’assalto al Campidoglio, schernendo i sostenitori del movimento Black Lives Matter, e in generale avanzando idee violente, discriminatorie e estremiste. Di conseguenza, i suoi account sono stati rimossi, silenziati o bloccati su una lunga lista di piattaforme.

I social off-limits per Trump

Tutti i canali social più rilevanti si tengono a distanza. Twitter ha sospeso l’account di Trump definitivamente, così come quello degli utenti che approvavano gli eventi di Capitol Hill, dei complottisti QAnon, e degli esponenti dell’alt-right. Facebook e Instagram lo hanno silenziato temporaneamente, fino a una data imprecisa, per “aver incitato insurrezioni violente contro un governo eletto democraticamente”. Trump non ha un account ufficiale su Pinterest, ma il sito è riuscito a bloccare gli hashtag pro-Trump come #StopTheSteal. TikTok rimuove contenuti relativi all’ex presidente, che aveva definito il social di origine cinese “troppo grande…troppo invasivo”. L’account di Trump è disabilitato anche su Snapchat, Twitch e YouTube.

Trump lancia il suo social network, ma è un blog

Dopo aver parlato per mesi del suo “social network in arrivo”, ieri il progetto ha preso forma. Peccato che invece di una piattaforma, sia solo una nuova sezione del suo sito www.donaldjtrump.com. Si tratta essenzialmente di un blog chiamato “From the Desk of Donald J. Trump“, contenente una raccolta personale di pensieri e riflessioni di altissimo livello culturale, come il post seguente.

“È stato bello vedere il finto repubblicano Mitt Romney fischiato sul palco della Utah Republican State Convention. Hanno capito subito, questo ragazzo è un perdente!”

donald trump

Iscrivendosi, gli utenti avranno queste possibilità:

  • ricevere una notifica a ogni nuova pubblicazione;
  • mettere “like” ai post;
  • condividere i post su Facebook e Twitter.

Attualmente il “like” e la condivisione su Twitter non funzionano.

“From the Desk of Donald” è un monologo

Insomma, più che un “social network” sembra un diario personale unito a una newsletter. Comprende una sola pagina web, l’interazione tra gli iscritti è nulla e metà funzioni non sono nemmeno attive

In base al video pubblicitario, la piattaforma sarebbe “un posto dove parlare liberamente e in sicurezza, direttamente dalla scrivania di Donald J. Trump”. L’unico a parlare però sarà lui, essendo l’unico in grado di pubblicare.

“La nuova piattaforma non offre la possibilità di rispondere o interagire con i post“, critica Fox News.

L’ufficio stampa di Trump non ha risposto alle richieste di chiarimenti.

from the desk of donald trump

Una sfida a Facebook

La “scrivania” è stata aperta esattamente un giorno prima della data in cui il consiglio di Facebook intendeva rivalutare il ban dell’ex presidente dalla piattaforma. In risposta, Facebook ha riconfermato la sospensione dell’account ma si riserva altro tempo per valutarne la durata opportuna.

Mr. Trump non l’ha presa bene e ha utilizzato il suo nuovo strepitoso sito per definire Facebook (ma anche Twitter e Google) “una vergogna totale”.

Hanno tolto la libertà di parola al Presidente degli Stati Uniti, gli squilibrati della sinistra radicale hanno paura della verità”, ribadisce. “Il popolo non supporterà tutto ciò! Queste società di social media corrotte la devono pagare, non dovranno mai più essere autorizzate a distruggere e decimare il nostro sistema elettorale”.

Trump fu bloccato su Facebook e Twitter a gennaio, dopo aver sostenuto e incitato all’assalto al Campidoglio che provocò la morte di cinque persone.

Fonti: TheVerge, FoxNews, BBC [1], BBC [2], Independent, USA Today.

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Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

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