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La Germania vieta ai minori i giochi con contenuti a pagamento

Il governo tedesco ha approvato una riforma della legge sulla protezione dei giovani. La legge potrebbe portare a classificazioni di età più rigorose per i videogiochi

Con una riforma di legge sulla protezione dei più giovani, il governo tedesco ha pensato di garantire la sicurezza che i bambini non entrino in contatto con i meccanismi di acquisto nei videogiochi. Il Bundestag, il Parlamento tedesco, ha approvato il disegno di legge oggi, venerdì 5 marzo 2021, ma il ministero della famiglia aveva avviato la riforma di legge quasi 20 anni fa.

Questa riforma di legge potrebbe avere conseguenze molto importanti per gli sviluppatori di videogiochi perché mette nel mirino proprio le cosiddette loot box, ovvero contenuti a pagamento presenti nei giochi che servono per sbloccare abiti, armi e vari miglioramenti. La legge pone dei divieti per tutto ciò che potrebbe portare a “rischi da meccanismi simili al gioco d’azzardo” perché potrebbero compromettere lo sviluppo di bambini e adolescenti e questo potrebbe influenzare la classificazione PEGI dei giochi.

Germania contenuti pagamento 

Secondo l’avvocato Julia Maris, la legge avrà un impatto sui limiti di età:

“I giochi online o altre applicazioni che utilizzano loot box o offerte di gioco simili sarebbero probabilmente classificati con una classificazione di età pari o superiore a 18 anni”.

La riforma interesserà anche i giochi che in precedenza erano classificati come innocui, come Fifa 21. Infatti dal momento che la modalità “Ultimate Team” offre set di carte in vendita, le cose potrebbero cambiare perché per ottenere una classificazione adatta ai bambini, le loot box dovrebbero essere disattivate di default. Tra le altre cose, i bambini dovrebbero essere protetti dai rischi di avere a che fare con le loot box con impostazioni predefinite appropriate all’età, ma anche con pittogrammi di avvertimento prima dell’acquisto. Franziska Giffey, il ministro della famiglia tedesco, ha infatti dichiarato: 

“Vogliamo simboli chiari che indichino rischi e che evitino le trappole dei costi a sorpresa”.

Infine la nuova legge sarà adattata all’era digitale e non distinguerà tra, ad esempio, l’avvio di videogiochi su una console, un telefono cellulare o un PC. Inoltre, non fa differenza se i dati vengono caricati da un CD o in streaming. Nella versione precedente della legge, infatti, si parlava di videocassette. Potete comunque leggere il documento di legge completo in questo link

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Giovanni Arestia

Giovanni Arestia

Ingegnere informatico con la strana passione per la scrittura. Essa, unita alla passione per la tecnologia, mi ha portato ad essere qui. Chiamatemi pure Gioare, ormai anche i miei genitori mi conoscono così.

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