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Francia, Google e Amazon multate per 100 e 35 milioni di euro

La Francia ha multato Google e Amazon per l’utilizzo di cookie senza il consenso degli utenti.

L’agenzia francese per la protezione dei dati, il CNIL, ha multato i due colossi del web per un utilizzo illecito di cookie di tracciamento. Google è stata multata per un ammontare di 100 milioni di euro, mentre Amazon per 35 milioni di euro. L’ente regolatore ha investigato negli ultimi anni e ha trovato che alcuni cookie traccianti venivano automaticamente creati quando un utente visitava uno dei due siti, in contrasto con la legge denominata Data Protection Act.

Nel caso di Google, il CNIL ha trovato tre violazioni riguardanti l’utilizzo di cookie traccianti non essenziali senza richiedere alcun consenso.

“Dato che questo tipo di cookie non può essere utilizzato senza l’espresso consenso da parte dell’utente, il comitato ristretto ha considerato che le compagnie non hanno rispettato i requisiti previsti dall’articolo 82 del Data Protection Act e il necessario preventivo consenso riguardante l’utilizzo di cookie non essenziali.”

Amazon, dal canto suo, è stata giudicata colpevole di due violazioni, sempre riguardo l’utilizzo di cookie senza un consenso da parte dell’utente. Inoltre, il CNIL ha notato come le informazioni date riguardo a quali cookie venivano effettivamente salvati erano inadeguate, anche riguardo quelli che già erano stati salvati appena si era fatto accesso al sito.

Sotto la giurisdizione francese ed europea, i siti devono sempre informare preventivamente quanti e quali tipi di cookie saranno salvati, e devono attendere il consenso da parte del visitatore del sito.

Nel caso di Amazon, il sito in Francia mostrava un banner che informava i visitatori che avevano accettato l’utilizzo dei suoi cookie. Il CNIL ha constatato come tutto ciò andasse chiaramente contro la legge, in quanto il sito non dava la possibilità all’utente di scegliere, e non era chiaro nemmeno quali cookie stesse utilizzando il sito e per quale scopo.

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La legge sul tracciamento dei cookie da anni è chiara a riguardo anche a livello europeo. Nell’ottobre del 2019 la corte di giustizia europea ha ulteriormente chiarito come il consenso debba essere ottenuto prima di salvare o accedere a cookie non essenziali. Come in questo caso, i siti che violano la legge rischiano di andare in contro a multe salate.

Sia Google che Amazon nel frattempo hanno provveduto a modificare la loro gestione dei cookie, che però pare non soddisfi il CNIL; nel caso non riescano a trovare una soluzione, i due colossi rischiano una multa di 100.000 euro al giorno finché non troveranno una quadra.

Google rimane il motore di ricerca più usato al mondo e cosa ci ha cercato la gente nel 2020?

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Paolo Carnevale

Paolo Carnevale

Appassionato di tecnologia in generale, fotografo per passione, informatico per mangiare

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