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PlayStation 5 e le offerte sospette, il caso Euromediashop

In redazione sono arrivate diverse segnalazioni da parte degli utenti, i quali ci hanno avvisato di alcune offerte vantaggiose (forse anche troppo) su Sony PlayStation 5

In alcune di esse abbiamo notato anche prezzi scontati, come ad esempio unità in vendita per soli 400 euro, e diversi potenziali acquirenti sono stati ammaliati da queste offerte, tanto allettanti quanto sospette. Abbiamo quindi deciso di pubblicare questo articolo per mettervi in guardia, proponendovi qualche consiglio su come non cadere in possibili truffe.

Innanzitutto, per stessa ammissione da parte di Jim Ryan, Presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment, ogni singola unità prodotta è stata venduta o è in procinto di esserlo coi nuovi lotti. Nuove scorte infatti erano previste stamattina, altre nelle prossime ore o nei prossimi giorni, ma comunicazioni in merito sono riservate ai canali ufficiali Sony o a quelli di affermatissime catene di distribuzione. Tuttavia, è in corso anche una vendita parallela, quella per mano di terzi che propongono le console a prezzi maggiorati, sino ad arrivare a 1000 euro per la versione con il lettore blu-ray; cifre ridicole, proposte dai bagarini online e che sconsigliamo caldamente di prendere in considerazione, per non alimentare un mercato così losco e che lucra sulle passioni altrui.

Di contro, se risulta semplice trovare console a prezzi lievitati, è altrettanto strano che qualcuno possa venderle a un prezzo addirittura inferiore a quello di base (499 per la standard/ 399 per la all-digital), vista l’enorme domanda di PlayStation 5 e la contrarietà di questo comportamento rispetto alle più basililari delle leggi economiche. Sconsigliamo quindi di procedere all’acquisto anche in questo caso, perché la possibilità che possa trattarsi di una truffe è alta. Vediamo quindi quali strumenti ha a disposizione l’utenza per saggiare l’affidabilità di un negozio online.

Metodi di pagamento

Per acquistare un bene o un servizio serve un metodo di pagamento e online c’è sempre stata una grande diffidenza a riguardo. Se possiamo fidarci di più di alcune catene famose, i negozi più piccoli sono tra quelli che meno godono fiducia da parte dell’utenza online, poiché è capitato spesso che si trattasse di attività false, nate esclusivamente per truffare il prossimo. Quindi, il metodo più sicuro, ma non infallibile, è pagare tramite PayPal sotto la voce “beni e servizi”. Non vi chiediamo di snobbare i piccoli rivenditori a prescindere, però indagate sulla loro affidabilità attraverso gli altri consigli.

Controllate la partita IVA

Ogni negozio deve possedere una partita IVA visibile sul proprio sito. Di solito è posizionata in calce alla pagina, altre volte nella scheda delle informazioni del negozio; l’unica certezza è che deve essere presente. In sua assenza, chiudete immediatamente il sito, altrimenti fate un controllo per vedere se il numero di P. IVA indicato sia esistente ed associabile al detto venditore.

Il feedback degli altri utenti

Solitamente i negozi hanno anche degli account social, nei quali sono presenti i pareri degli acquirenti, quando non vere e proprie recensioni. Controllate chi e come si è scritto del negozio a cui andate ad affidarvi, perché è molto diffusa la pratica truffaldina di acquistare bot per inserire recensioni positive o, addirittura, pagare alcuni profili in cambio di un commento favorevole. Scoprire le recensioni false è molto semplice: i commenti contengono diversi errori e i profili sono senza contenuti o provengono da paesi esteri; inoltre sembrano essere scritti in modo troppo molto schematico, con un pattern basilare ripetuto all’infinito. Insomma, tutto ciò che non avviene quando si ha a che fare con un utente reale.

Il caso Euromediashop

Il portale DDay ha riportato il proprio sospetto verso uno dei negozi che gli utenti ci hanno segnalato, proponendo un articolo in continuo aggiornamento sulla vicenda. Il sito ha parlato con il proprietario del negozio, apparentemente in regola poiché in possesso di partita IVA,  assicurando l’affidabilità della propria attività. Tuttavia, la questione non può risultare dai contorni chiarissimi per due motivi: il magazzino riportato sul sito in realtà sembra appartenere ad una concessionaria automobilistica e le recensioni sulla pagina Facebook sembrano false. Inoltre, gli ultimi aggiornamenti riportano la totale scomparsa di comunicazioni dell’azienda in seguito all’avvenuto bonifico degli acquirenti. Vi invitiamo comunque a seguire la vicenda direttamente dagli autori dell’inchiesta leggendo l’articolo originale e l’ultimo aggiornamento.

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Diffidate dunque da siti sconosciuti e controllate sempre ciò che abbiamo indicato. Inoltre, siti che promettono articoli appena usciti, specie introvabili, magari anche a prezzi stracciati, sono i primi da evitare in assenza di referenze.

 

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