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xCloud, Stadia e GeForce Now non saranno disponibili su iPhone e iPad

Apple ha ufficializzato la sua decisione: Stadia, GeForce Now e xCloud non saranno utilizzabili su iPhone e iPad poiché violano le regole di App Store!

La diatriba tra Apple e Microsoft riguardo i test di xCloud su iOS, terminati a causa delle politiche dell’App Store della Mela, non si è conclusa con la chiusura del progetto. Apple infatti ha stabilito che anche altre piattaforme come Google Stadia e NVIDIA GeForce Now non saranno utilizzabili su iPhone e iPad.

Addio App Store, il gaming in streaming sarà solo su Android

Un portavoce di Apple ha dichiarato a Business Insider:

“L’App Store è stato creato per essere un luogo sicuro e affidabile in cui i clienti possono scaricare le app, ma è anche una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori. Tutte le app vengono riviste in base alle linee guida che hanno lo scopo di proteggere i clienti e fornire un campo di gioco equo per tutti gli sviluppatori. I nostri clienti godono di app e giochi da milioni di sviluppatori e i servizi di gioco possono arrivare sull’App Store purchè seguano le stesse linee guida che si applicano a tutti gli sviluppatori, incluso l’invio di giochi singolarmente per la revisione.”

Dunque, su App Store ci sono delle linee guida specifiche che vietano la presenza nello store di app come Stadia, GeForce Now e xCloud, in particolare la 4.2.7: “Il dispositivo host e il client devono essere connessi su una rete locale e basata su LAN”. Ciò non si verifica per i servizi di streaming su cloud, di conseguenza le suddette applicazioni non saranno disponibili nei dispositivi Apple.

Microsoft Project xCloud

Intanto Microsoft ha ribadito la sua superiorità nel settore annunciando l’inclusione di xCloud nell’Xbox Game Pass Ultimate.

FONTE

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Francesco Santin

Francesco Santin

Studente di Scienze Internazionali e Diplomatiche, ex telecronista di Esports, giocatore semi-professionista e amministratore di diversi siti e community per i quali ho svolto anche l'attività di editor e redattore.

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