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Journey to the Savage Planet: Hot Garbage, la recensione

Benvenuti a Boomerdale, nel primo DLC di Journey to the Savage Planet: Hot Garbage!

Journey to the Savage Planet è stata una vera e propria sorpresa. Arrivato all’inizio del 2020, il titolo d’esordio di Typhoon Studio ha fatto breccia sin da subito nel cuore di tanti gamer, grazie ad una formula ludica molto vicina a quella vista in Metroid Prime, unita ad un’altissima dose di umorismo di qualità. Il titolo, venduto a prezzo budget, ha riscosso un buon successo anche nell’ambito della critica specializzata, che lo ha valutato in maniera egregia nonostante alcune piccole mancanze; mancanze relative soprattutto ad una parte finale che perde di mordente, ma che non pregiudica in alcun modo l’ottimo lavoro compiuto dalla neonata software house, recentemente passata sotto l’egida di Google.

 Solo poche settimane fa Typhoon Studio ha annunciato l’arrivo di Hot Garbage, prima espansione della loro opera, disponibile su Xbox One, PlayStation 4 e PC. Dopo esserci re-immersi nel fantascientifico e coloratissimo mondo di Journey to the Savage Planet, siamo finalmente pronti a dirvi la nostra su questo nuovo contenuto. Curiosi? Ecco la nostra recensione!

Journey To the Savage Planet: Hot Garbege, addio AR-Y 26, benvenuto DL-C1

L’umorismo che caratterizza l’avventura principale di Journey to the Savage Planet è rimasto, per fortuna, sostanzialmente immutato in questa prima espansione. Lo spirito scanzonato di cui è permeato l’intero gioco si palesa infatti sin dal nome del pianeta che farà da sfondo a questa breve avventura: DL-C1. Non avremmo saputo trovare nome più appropriato. Appena atterrati sul pianeta ci ritroveremo davanti ad un cartello della Kindred Aerospace che ci da il benvenuto a Boomerdale, una residenza che accoglierà solamente ultra 255enni che potranno dunque passare la loro vecchiaia in questo luogo in assoluta serenità. La tranquillità di Boomerdale e del pianeta DL-C1 è stata tuttavia minata da una malvagia corporazione che risponde al nome di Vyper, la quale sta sversando rifiuti tossici su tutto il territorio, causando gravi danni alla nomea della Kindred Aerospace.

Scontri epici, ma sempre divertenti

Toccherà a noi dunque salvare il pianeta e sconfiggere la Vyper ed i suoi malvagi robot assassini capitanati da Kronos, un’insopportabile e cattiva intelligenza artificiale creata proprio dalla malvagia corporazione. Accompagnati dalla fidata Eko, dovremo dunque localizzare tre diversi siti di ricerca per poi distruggerli ed arrivare al fatidico scontro finale. Come avrete capito da queste premesse, dunque, Journey to the Savage Planet continua a non prendersi molto sul serio, grazie ad un umorismo sempre ben riuscito; la componente narrativa di quest’espansione infatti, per quanto banale, viene risollevata da alcune trovate assolutamente geniali, che strapperanno un sorriso a tantissimi videogiocatori.

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Il bioma di DL-C1 però, per quanto simpatico, risulta essere sicuramente meno efficace di quelli visti nel gioco base, che vivevano di un taglio stilistico ben riconoscibile e parecchio originale. Oltre ad una generale “monotonia” degli ambienti, anche le creature che popolano il pianeta sono essenzialmente quelle già viste su AR-Y 26 con delle skin diverse. Ovviamente non ci aspettavamo nulla di più, dato il prezzo del DLC pari a 7.99 euro, ma un pizzico di varietà in più non avrebbe guastato.

Poche novità, limitate al DLC

Hot Garbage non rivoluziona la formula ludica del gioco base, ma aggiunge interessanti upgrade utili ad innovare, seppur parzialmente, il level design di Journey to the Savage Planet. Quella che salta subito all’occhio è quella relativa a dei misteriosi anelli viola sparsi per la mappa. Questi anelli ci permetteranno di trasformare i propulsori della nostra tuta in un jetpack, grazie al quale il nostro eroe potrà svolazzare in giro per la mappa. Tale nuova feature ha dunque permesso agli sviluppatori di sviluppare il mondo di gioco più in verticale, inserendo inoltre numerosi enigmi ambientali da risolvere proprio grazie al volo.

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Nuova meccanica, ma non esaltante 

Tuttavia, non abbiamo trovato particolarmente riuscito il funzionamento di questa nuova meccanica; il tempo di volo è infatti risicatissimo, e per ricaricarlo il giocatore dovrà entrare in breve tempo in un altro anello di gas viola, pena una rapida perdita di quota ed, eventualmente, una morte parecchio dolorosa. Inoltre, il sistema di controllo durante il volo è piuttosto macchinoso, almeno nelle fasi iniziali; dopo averci preso la mano la situazione migliora leggermente, ma non così tanto.

Sia chiaro, il titolo è sempre molto piacevole da giocare, ma crediamo fermamente che questa meccanica che rappresenta una delle aggiunte più sostanziose del DLC, vada un po’ a far venir meno la gioia dell’esplorazione provata durante il gioco base. Le altre aggiunte presenti, che vi permetteranno di superare indenni delle nubi di gas e di camminare sui fondali di specchi d’acqua di ogni tipo, non aggiungono praticamente nulla al titolo, e risultano utili solo per superare determinate sezioni.

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Per il resto, questo DLC ripropone tutto ciò che abbiamo amato di Journey to the Savage Planet: risoluzione di enigmi, boss fight, analisi ambientali e così via. In particolare, siamo rimasti estasiati dallo scontro con il boss finale: divertente, adrenalinico, con una meccanica “the floor is lava” che ci ha divertito parecchio. Dobbiamo purtroppo constatare però che tutte le meccaniche presenti in questo DLC non si aggiungono al gioco base; non potrete quindi esplorare AR-Y 26 con il nuovo jetpack, ma dovrete tornare al classico rampino.  Un vero peccato, dato che tali aggiunte avrebbero potuto stimolare anche la rigiocabilità dell’opera originale. Da segnalare inoltre la presenza di numerosi collezionabili da raccogliere, che vanno ad aumentare seppur di poco una longevità piuttosto scarsa.

In conclusione.. 

Hot Garbage saprà soddisfare tutti coloro che hanno amato Journey to the Savage Planet. Questa prima espansione del titolo di Typhoon Studio ripropone egregiamente le meccaniche e l’umorismo che caratterizzavano l’opera originale, ampliandole grazie a delle meccaniche non totalmente riuscite. L’offerta tuttavia non è molto vasta, così come non lo è la longevità, ma possiamo giustificare entrambe le “pecche” dato che Hot Garbage è venduto al prezzo di circa 8 euro.

Journey to the Savage Planet Hot Garbage

Contenuti aggiuntivi simili, a volte, son stati pagati molto di più da noi giocatori. Per questo motivo, non possiamo non consigliarvi l’acquisto di questo primo DLC, soprattutto se avete amato Journey to the Savage Planet. Peccato per l’impossibilità di utilizzare le nuove feature nel gioco base: una simile previsione avrebbe sicuramente invogliato più giocatori all’acquisto, ma poco male.

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Carlo D'Alise

Carlo D'Alise

Videogiocatore dagli indimenticabili tempi dello SNES. Praticante avvocato nel tempo libero, appassionato in particolare di Action, Soulslike ed RPG, ma in generale del videogioco in (quasi) tutte le sue declinazioni. Sono ad un panino dall'obesità.

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