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The Walking Dead 10, la recensione. Finalmente si torna ragionare

La decima stagione di The Walking Dead si è appena “conclusa”, e finalmente possiamo dire con assoluta certezza che la produzione sia tornata agli ottimi canoni delle prime. Infatti tutte le note positive della nona si riconfermano: più zombi, più tensione, personaggi maggiormente definiti e antagonisti degni di una introspezione.

Michonne, Daryle e Carol in the walking dead 10

The Walking Dead 10, una buona conferma

I vaganti tornano, ed era anche ora, ad essere un problema per il nostro gruppo di protagonisti, con orde a non finire di non morti che vagano, distruggendo tutto quello che incontrano. Gli antagonisti si riconfermano ottimi, ben definiti, con la giusta caratterizzazione e il giusto passato, che gli detta le scelte nel presente.

Ed è proprio qui che si sente il miglioramento, Alpha e Beta tengono incollati allo schermo lo spettatore. Infatti nella maggior parte delle scene sussurreranno e nonostante il loro volto quasi perennemente coperto da una maschera, il loro carisma farà focalizzare su quelle poche parole e sguardi che la produzione fornisce.

I personaggi protagonisti riconfermano una buona caratterizzazione, con molte meno storie d’amore ultra forzate e totalmente inutili (si Rosita, parliamo di te). Le nuove trame rendono totalmente ignorabile l’assenza di Rick, pur restando l’icona di questa serie TV.

La tensione in questa stagione è decisamente tornata. In buona parte delle scene tratterrete il respiro, il cuore comincerà a battere più forte e verrete totalmente immersi dal buio, dal pericolo e dai vaganti. Tutto ciò a cui una serie tv horror sugli zombie pretende e deve ottenere.

Alpha con la maschera

Ma ancora non ci siamo

Ma non è tutto oro ciò che luccica. Persiste ancora la pessima gestione delle città secondarie, vedasi OceanSide, e alcuni episodi non proprio al top con scelte di trama altamente discutibili.

È ovvio che la produzione si focalizzi sulla città principale, ma non è altresì giusto ignorare quasi totalmente l’andamento della altre.

Come ad esempio successo nella nona, con la completa distruzione del Regno senza neanche spiegare bene cosa sia successo. Chiariamoci, il Regno e OceanSide esistono da 5 stagioni e, se per il Regno si dice solo che “c’è stato un incendio”, la seconda compare solamente 3 volte in 15 episodi.

Avremo certamente gradito una maggiore presenza a schermo di OceanSide e dei suoi personaggi, ma è stato volutamente declassato a semplice villaggio dedito alla pesca.

Alcuni episodi sono davvero trascurabili, lenti come pochi, con personaggi che agiscono totalmente fuori dalla loro caratterizzazione. Carol basta con i pianti e torna a demolire i tuoi nemici.

Letteralmente, un momento morto e lento viene risolto dalla produzione con un personaggio che piange, come fa Lydia in ogni scena in cui compare.

Oltre a ciò possiamo aggiungere la totale inutilità di alcuni personaggi secondari, i quali fanno sorgere dubbi sul perché siano stati introdotti. Rosita, da coraggiosa combattente a neo-mamma, o Lydia possono essere tolte dalla sceneggiatura e ai fini della trama non cambierebbe nulla.

I personaggi protagonisti in una grotta

Conclusione

Angela Kang si riconferma una ottima, ma non eccellente, showrunner accostando incredibilmente bene momenti degni di nota e momenti perfettamente trascurabili. Ci siamo, finalmente, al miglioramento netto, ma si possono anche migliorare i punti negativi. Di fatto, alcuni personaggi sono totalmente carenti di scrittura e talvolta snaturati, come se fossero relegati ad essere macchiette tragicomiche.

Chicche finali: nell’episodio 14 diciamo, per ora, addio a un personaggio, un grazie infinito all’attore per l’eccezionale interpretazione; e ci sarà ovviamente un episodio 16 conclusivo della stagione che, per i problemi dovuti al blocco della produzione a causa dell’emergenza sanitaria in corso, vedremo a fine 2020.

Voto: 8.5

 

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Andrea Masciarelli

Andrea Masciarelli

21 anni, studente di Ingegneria Informatica, da sempre con la passione per Serie Tv, Film e Videogiochi

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