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Ennesimo attacco ai videogiochi: per un paese che non sa assumersi le proprie responsabilità

La soluzione è dare la colpa ai videogiochi?

Abbiamo perso il conto delle mattine sporcate dal sangue delle notizie del telegiornale che porta a casa nostra stragi d’oltremare, e abbiamo perso il conto delle volte in cui ridicole scuse stridono con il dolore di coloro che piangono i propri morti.

29 vittime nell’arco di 14 ore hanno scosso ancora una volta l’america; 3 giovani poco più che ventenni che hanno concluso che impugnare le armi puntandole contro dei civili inermi fosse la scelta più giusta. Odio razziale e idee estremiste che oggi coincidono incredibilmente con il nostro mondo.

“Colpa dei videogiochi”, ancora una volta.

“Dobbiamo porre fine alla glorificazione della violenza nel nostro paese. Questo include anche il mercato macabro e malato che include alcuni videogiochi”

Il presidente degli stati uniti d’America risponde nuovamente così all’ennesima strage sul suolo americano, dando la colpa ad un mercato innocente e che oggi in borsa ne paga le conseguenze.

“Al giorno d’oggi è troppo facile per i giovani in difficoltà circondarsi di una cultura che celebra la violenza. Per questo dobbiamo fermarla o ridurla sostanzialmente , e dobbiamo iniziare immediatamente. Il cambiamento culturale è difficile, ma ognuno di noi può scegliere di costruire una cultura che celebra il valore della vita e la dignità di ogni vita umana. Questo è quello che dobbiamo fare “

Il mondo dei videogiochi ovviamente non è rimasto a guardare e ha attaccato pesantemente le accuse lanciate dal governo americano.
I tweet di Reggie Fils-Aime contengono forse le critiche più aspre verso tale comportamento e portano con sé numerosi fonti a favore di tale cultura.

Il web in toto ha ovviamente poi estrapolato alcune frasi senza senso di alcuni politici che seguono tale linea di pensiero.

https://twitter.com/SassBaller/status/1158030571777515520

Non è comunque la prima volta che ciò accade e di sicuro, sfortunatamente, non sarà l’ultima. Già a marzo Trump ha voluto condannare i videogiochi, indicendo addirittura un incontro con la IGDA (la International Gaming Developer Association) per discutere il tema della violenza nei videogiochi.

La linea di pensiero del governo americano pare quindi molto chiara e noi non possiamo far altro che continuare a dire la nostra sui social e guardare con preoccupazione lo svolgersi degli eventi.

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Corrado Papucci

Corrado Papucci

Fruitore del mondo videoludico sin dalla nascita, il mio viaggio inizia partendo dalla versione freeware di Wolfenstein 3D e di Lemmings, passando per le mitiche PS2 e PS3 e le loro svariate perle , e termina ritornando ai cari e vecchi dispositivi dotati di mouse e tastiera. Un gran bel viaggio che spero possa continuare anche verso nuove direzioni e piattaforme. Possibilmente anche economicamente raggiungibili.

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