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Gli X-Men sono morti, lunga vita agli X-Men

In questi ultimi giorni se ne sono sentite di tutti i colori su X-Men – Dark Phoenix. Il commento più gettonato è stato “non è un film brutto, è solamente inutile“. In verità, Dark Phoenix un po’ bruttino lo è, ma quando nasci sotto il segno del Topo, un po’ te lo devi aspettare. Sai di essere un fallimento ancora prima di arrivare in sala. E non perché pensi di essere brutto (anche se i risultati disastrosi ai test screening e i reshoot estensivi un po’ te lo facevano capire) ma perché sai già che dopo di te ci sarà il nulla, il vuoto cosmico, come quello da cui proviene la Fenice che da il titolo al film.

E Simon Kinberg deve essersi sentito un po’ così a debuttare alla regia prendendo le redini del franchise nella sua ultima incarnazione, trasportando sullo schermo lo stesso materiale che lui stesso aveva, molto vagamente, adattato per Conflitto Finale del 2006.

X-Men

Si perché questo 12esimo e per adesso ultimo capitolo (in attesa di capire le intenzioni di Disney e Fox per New Mutants) della saga cinematografica iniziata quasi 20 anni fa nel lontano 2000, altro non è se non un adattamento più fedele della saga della Fenice Nera e sarebbe anche una degna conclusione alla storia dei mutanti più famosi del cinema, per lo meno con una trasposizione più fedele all’originale di una delle saghe più iconiche del gruppo, se non fosse per la certezza, maturata dopo l’acquisto degli assets Fox da parte di Disney, che quanto fatto finora sarà rebootato per favorire l’introduzione degli X-Men all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Film di un futuro passato

Gli X-Men sono stati capaci di reinventarsi, andando a superare gli ovvi e inevitabili problemi di produzione (età dei personaggi e scadenza dei contratti in primis) dando vita a due timeline distinte ma sapientemente collegate.

X-Men

Dopo la prima trilogia, infatti, è stato realizzato un prequel, X-Men – L’inizio, ambientato decenni prima della storia originale, con un nuovo cast e nuovi presupposti, capaci di ridare linfa vitale alla saga. Le due linee temporali sono poi state collegate da X-Men – Giorni di un futuro passato, pellicola che funge sia da continuazione (e chiusura) della tetralogia originale, ma anche da sequel de L’inizio. Cast originale e cast prequel si mischiano sapientemente nella stessa pellicola, grazie a Wolverine che fa da collante tra le due timeline, il tutto magistralmente diretto da Bryan Singer, “papà” dei mutanti e già regista dei primi due capitoli del franchise. La tetralogia prequel si completa poi con X-Men – Apocalisse e con il già citato Dark Phoenix.

Ma allora, dopo 19 anni  e 12 film, cosa ci resta dell’universo cinematografico dedicato agli X-Men?

A conti fatti, ci resta tanto. Ci restano le superbe interpretazioni di Patrick Stewart e Ian McKellen (Charles Xavier e Magneto da adulti) e le altrettanto valide recitazioni di James McAvoy e Michael Fassbender per i medesimi ruoli da giovani.

X-Men

L’iconica e insostituibile interpretazione di Hugh Jackman nei panni di Wolverine, che, oltre alle tante apparizioni nei film corali, ci ha regalato Logan, quello che per tanti è tra i migliori cinecomic della storia, oltre che essere l’ultima, commovente, apparizione di Jackman e Stewart nei loro ruoli.

X-Men

E non potremmo non nominare Deadpool, irriverente e dissacrante personaggio nato in seno al gruppo di mutanti ma che ha sempre seguito i suoi binari, paralleli e distinti dalla serie madre. E forse questa indipendenza lo salverà, rendendolo l’unico personaggio con qualche possibilità concreta di sopravvivere al recast, complice anche l’ottima e amata interpretazione di Ryan Reynolds nel ruolo del Mercenario Chiacchierone.

Come dimenticarsi poi di quel personaggio che molti fan del Marvel Cinematic Universe invidiano all’universo Fox. La versione di Quicksilver sviluppata da 20th Century Fox supera di gran lunga quella (in verità solo abbozzata) dei Marvel Studios. Il Pietro Maximoff che abbiamo imparato a conoscere nei film reboot della saga Fox è un personaggio irriverente e frenetico e le scene in cui sfoggia sapientemente i suoi poteri da velocista sono attese e desiderate dai fan.

Addio X-Men, ci mancherete

Inutile negarlo: nonostante alcuni passi falsi più o meno grandi, la saga degli X-Men della Fox ci ha accompagnato negli ultimi 20 anni. E, prima dell’avvento del Marvel Cinematic Universe, è stata la cosa più vicina ad uno shared universe tratto dai fumetti così come lo conosciamo adesso.

Resta sicuramente il rammarico nel sapere che quanto fatto finora cadrà miseramente e quasi totalmente nel dimenticatoio, e con esso, tutte le interpretazioni e i momenti salienti che ci hanno accompagnato, fatto divertire ed emozionare.

Certo, il rovescio della medaglia è che, in un futuro non troppo lontano vedremo gli X-Men lottare affianco (o contro?) gli Avengers nel Marvel Cinematic Universe, ma a qual punto il confronto tra i nuovi attori e quelli che abbiamo seguito fino ad oggi sarà inevitabile. E non possiamo dire con certezza chi vincerà.

E voi? Avete seguito la saga cinematografica degli X-Men? Vi è piaciuta? Ditecelo nei commenti!

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Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

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