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Presente e futuro del MCU, l’evoluzione del concetto di eroe da Iron Man a Captain Marvel”

Ripercorriamo la figura dell’eroe all’interno del MCU analizzando prima alcuni personaggi fondamentali della “Infinity Saga” e soffermandoci poi a discutere di altri supereroi che potrebbero arrivare nell’universo cinematografico nel prossimo futuro. Eroi diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, provenienti da mondi differenti e che incarnano in pieno le diverse sfaccettature dell’eroe marvelianoIron Man, da miliardario sbruffone a supereroe

Tony Stark diventa Iron Man per necessità ma diventa un Eroe, di quelli con la E maiuscola, per scelta. Il nucleo energetico e l’armatura sono solo degli strumenti che consentono al genio, miliardario, playboy e filantropo di sopravvivere ad un attacco nel deserto e di alimentare il proprio ego da miliardario. Ma è solo in seguito che l’uomo in un’armatura si trasforma in un supereroe. E lo fa nel momento in cui si rende conto che spesso i rapporti umani valgono più dei contanti e dei contratti. E quando il team dei Vendicatori si trova in serio pericolo, Tony Stark il miliardario si trasforma in Iron Man il supereroe. Il voler proteggere le persone a cui vuole bene diventa il leit motiv di Tony, permettendogli di ergersi a trascinatore degli Avengers.

Iron Man

 

Captain America, il dramma del supersoldato

Eroe d’altri tempi, nato per uno scopo ben preciso, catapultato in un futuro in cui non è più indispensabile. Immaginate com’è stato per Steve vedersi catapultato avanti nel tempo in un mondo popolato da esseri umani ed alieni molto più potenti di lui. Lui che, ai suoi tempi era il Supersoldato, quello con la S maiuscola. Come fare ad adattarsi? Come sopravvivere in un mondo in cui è facile considerarsi superflui, non necessari, addirittura non voluti? Per Captain America il dramma fa parte della quotidianità (un po’ come lo è stato anche per Thor, anche se in quel caso la componente drammatica è stata legata alla stretta cerchia familiare).

Steve riesce però a trovare il suo posto nel (nuovo) mondo, cercando di superare le evidenti barriere dovute al cambio di epoca (a partire dalle divergenze sul linguaggio), diventando l’uomo immagine dei Vendicatori. Lui e Tony si dividono la leadership del supergruppo, non senza difficoltà, con due ruoli diametralmente opposti ma complementari.

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Star Lord, eroe per caso in cerca di un padre

Metà umano, metà Celestiale. Potenzialmente immortale, potenzialmente onnipotente. Dev’essere stato duro per Peter Quill scoprire che la sua intera esistenza è stata basata su una bugia, su un padre-pianeta malvagio che voleva solo perpetrare i suoi scopi.

Eppure Quill voleva solo una cosa, fin da quando da bambino è stato rapito dai Ravengers: un padre, una famiglia. E infatti a Youndu un po’ si era affezionato (come anche il pubblico, d’altronde). E con Ego, beh, ci prova, si apre, si fa prendere in giro e poi finalmente apre gli occhi prima che sia troppo tardi.

In tutto questo, in queste avventure tra figure paterne ed un gruppo disfunzionale di individui alla ricerca di una Gemma dell’Infinito (che diventeranno poi i Guardiani della Galassia), Peter Quill diventa Star Lord. E lo diventa per caso. Anche lui per necessità. Non a caso lo si potrebbe definire come la versione cosmica di Tony Stark, in un (non così tanto) improbabile confronto uno a uno tra Guardiani e Vendicatori.

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Captain Marvel, una origin story al contrario

Quella di Carol Danvers è una origin story atipica. Più che la storia di un inizio è, infatti, la storia di una fine. La storia di come è finita la vita di Carol, la pilota umana in favore di Vers, la combattente Kree. Ed il fatto che questa rivelazione arrivi dopo un’abbondante metà di pellicola, quando già lo spettatore si era fatto le sue idee e convinzioni, causa uno straniamento non indifferente. Cambiano le carte in tavola, cambiano i rapporti tra i personaggi, cambiano i buoni e i cattivi. Il pubblico si trova di fronte alle stesse emozioni che sta provando il personaggio, si immedesima nella confusione e nella rabbia. E dalla rabbia nasce un’eroina,tra le più potenti di tutto l’universo Marvel.

Captain Marvel

Adam Warlock, tra Thanos e Guardiani

Il personaggio ad oggi mancante nel MCU, prima ancora di qualsiasi fusione e acquisizione con FOX o altri, è sicuramente Adam Warlock. Inizialmente noto come Lui, ha assunto poi le funzioni del Tribunale Vivente, la seconda entità più potente di tutto l’universo Marvel, seconda solo al Supremo. Personaggio fondamentale nei fumetti Marvel, la cui storia editoriale è stata spesso costellata da una dicotomia tra Adam, la parte buona, e Magus, la sua essenza negativa, Warlock è la nemesi principale di Thanos e un personaggio direttamente collegato alla Gemma dell’Anima, la cui assenza si è fatta sentire in questa Infinity Saga. Il personaggio è stato solo anticipato attraverso una scena post-credits in Guardiani della Galassia Vol 2 (gruppo a cui lo stesso Warlock è affiliato nei fumetti), ma non è mai stato introdotto direttamente.

Il motivo ce lo hanno spiegato a più riprese i fratelli Russo:

Avevamo tantissimi personaggi già presenti nell’universo e alcuni personaggi dagli albi. Ripeto, da lettore di fumetti non vorrei vedere un’interpretazione letterale di un volume che ho letto centinaia di volte, perché non voglio andare al cinema e sapere esattamente cosa sta per succedere”

Gli stessi Russo hanno però ammesso che le prossime fasi del MCU saranno più incentrate sulla componente cosmica e, vista anche la fugace introduzione indiretta del personaggio, è da aspettarsi una sua apparizione a schermo. Resta solo da capire quando.

Guardiani della Galassia VOl. 3

 

X-Men, Fantastici 4 e futuro del MCU

Tra i personaggi, invece, che non erano disponibili in questi primi anni di MCU figurano tutti quelli che erano, fino a poco tempo fa, nelle grinfie di FOX. A seguito della storica acquisizione per mano di Disney, però, X-Men e Fantastici 4 sono finalmente tornati a casa. Cosa aspettarsi dal futuro, quindi, adesso che il roster dei personaggi in mano ai Marvel Studios comprende la quasi totalità degli eroi della Casa delle Idee?

Le possibilità sono pressoché infinite. L’introduzione degli Skrull in Captain Marvel potrebbe essere il preludio dell’adattamento di Secret Invasion, un crossover importantissimo, nel quale Reed Richiards (aka Mr. Fantastic) ha un ruolo prominente e che ha poi spianato la strada, nei fumetti, al Dark Reign di Norman Osborn (rumoreggiato come uno dei futuri villain centrali del MCU).

Oppure potrebbe essere (anzi, sarà sicuramente) il momento per un reboot totale dell’universo degli X-Men. Chi lo sa, un bell’adattamento di House of M che possa spiegare e retconnare la presenza dei mutanti nell’universo Marvel?

Altri invece sognano un adattamento di Avengers vs X-Men, importante crossover datato 2012.

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Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

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