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Transformers: Antologia di un disastro

Una monografia sul cinema da popcorn

“Ma come? Fate una monografia sulla saga di Transfomers? Ma sono solo robottoni che si menano, è inutile recensirlo come se fosse qualcosa di serio” diranno parecchi di voi.

Beh, secondo tale logica allora TUTTI i film nuovi della DC dovrebbero essere belli solo perché c’è gente che mena le mani, ma sappiamo tutti che è una bugia. Noi qui analizzeremo Transformers dalle sue origini fino all’adattamento prodotto dallo scellerato Micheal Bay.

Inizio

Il franchise fu creato nel 1984 da una collaborazione tra la Hasbro e la Tomy. Le due società si erano messe d’accordo tempo addietro per la realizzazione di giocattoli chiamati “Microman” visto che questi derivavano da “G.I. Joe”, proprietà intellettuale della casa americana, e questi portarono alla creazione dei Transformers.

Nasce così la serie soprannominata “Generation 1” o “G1“. Questa venne accompagnata da un anime prodotto dalla Toei e TMS, la prima serie animata di tante altre che non stiamo qui ad elencare per una ragione: sono 20 serie animate e parlare nel dettaglio di 20 serie animate risulterebbe tedioso all’inverosimile e affaticante per la lettura.

Il successo della serie ha portato alla creazione di una serie a fumetti da parte della Marvel nel 1992 che dura ancora oggi, un film animato nel 1986 e il famigerato adattamento da parte di Micheal Bay, odiato da tutti i fan e da tutti gli amanti del cinema, che, purtroppo, continua a gettare seguiti.

Transformers (2007)

L’adattamento prende a piene mani dalla serie G1, ma a livello di trama siamo ben lontani dalla serie animata e si vede. Il film ha qualcosa di positivo: gli effetti speciali sono ottimi, hanno chiamato la voce originale di Optimus Prime per il ruolo di Optimus, Peter Cullen, ma per il resto il film ha una trama piuttosto basilare e falle logiche piuttosto evidenti.

Shia LaBeouf era ancora acerbo in quel periodo (siamo ancora lontani dal suo periodo d’oro che l’ha portato poi a divenire un artista) e alcuni potrebbero trovarlo irritante, il personaggio di Megan Fox ha ben poca utilità a livello di trama e inoltre John Turturro, attore vincitore di un Emmy, viene praticamente utilizzato come protagonista per gag puerili e poco divertenti, che permeano il film rendendolo adatto a ragazzini che fanno le scuole medie.

“Ma io lo guardo per i combattimenti” diranno alcuni. Peccato che non siano fatti bene: la regia di questi sembra sia stata fatta sotto i fumi dell’alcool e si capisce ben poco. Purtroppo questo film ha guadagnato abbastanza da garantire un seguito… e molti altri seguiti.

Transformers – La Vendetta del Caduto

La stroncatura da parte della critica non ferma di certo il buon Michele Baia, che torna di gran carriera… col film peggiore della saga, tanto che vinse pure 3 Razzie Awards: Peggior Film, Peggior Regista e Peggior Sceneggiatura.

La trama è incentrata su tale “The Fallen“, un Prime traditore che voleva distruggere il Sole per far tornare grande Cybertron. Questo è il maestro di Megatron che, tra l’altro, torna in vita grazie all’aiuto di Soundwave (un satellite qui, al posto di uno stereo come nella serie originale). Ma non è la trama in se il problema, piuttosto quello che la circonda. Un esempio lampante? Il fatto che la ragazza che flirta con Sam Witwicky sia un Decepticon.

Ehm… no. I Transformers della serie primaria, G1, si possono trasformare SOLO. IN. VEICOLI. Se potessero trasformarsi in umani, pensate che sceglierebbero i veicoli tanto perché gli va? Ne dubito. Altro esempio lampante di scrittura fatta male sono Skids e Mudflap, una coppia di Transformer che sono uno stereotipo razziale ambulante (e non è un’esagerazione, sono stati considerati da parecchia gente degli stereotipi), e tutti i personaggi femminili con una personalità irrealistica.

C’è altro?

Ma forse i cinque momenti peggiori nella scrittura di questo film si possono riassumere in questa classifica:
5. La scheggia di All Spark poteva salvare Optimus Prime, risparmiando tantissimo tempo.
4. L’antagonista umano è un personaggio così piatto che si potrebbe usare come pellicola protettiva.
3. John Turturro viene umiliato di nuovo in questo film. Così come Jetfire, uno dei Transformer più iconici.
2. Sam Witwicky viene riportato in vita con un Deus Ex Machina. Idem per la Matrice che si era sgretolata.
1. I prime che, al posto di fare una royal rumble 6 vs. 1 con The Fallen (con cui avrebbero potuto vincere vista la facilità con cui lo uccide Optimus dopo aver invalidato Megatron. Il tutto in quasi 3 minuti), si sacrificano per tenere la Matrice del Comando al sicuro.

Transformers 3

Terzo capitolo della saga e si mostrano già i primi segni di cedimento della pazienza da parte dell’audience che però, stranamente, continua ad andare a vederlo.

Qui troviamo un cambiamento abbastanza grosso: Megan Fox non fa più parte del cast, sostituita da Rosie Huntington-Whiteley, modella per Victoria’s Secret in una pubblicità diretta da Bay stesso.

Ci sono aspetti positivi? Beh, la presenza di Frances McDormand e il cameo di Buzz Aldrin sono parecchio apprezzati, un paio di scene d’azione sono al cardiopalma e vedere Leonard “Spock” Nimoy fare la voce di Sentinel Prime è un’aggiunta apprezzabile da parecchi fan della serie animata (era la voce originale di Galvatron).

Ma tutto il resto è sostanzialmente inutile: inutili gli umani e inutile la presenza di Megatron che serve solo per aiutare Optimus a finire Sentinel. Qui però le blasfemie nei confronti dei fan e le illogicità si sprecano:

6. Sam rimane un signor nessuno disoccupato nonostante abbia salvato il mondo due volte. Improbabile.
5. Optimus Prime rimane intrappolato da una serie di cavi che lo tengono appeso tipo burattino. Impossibile.
4. Ci sono rilevatori di Energon in tutto il mondo e i Decepticon campeggiano in piena vista nell’Africa. Illogico.
3. Sam uccide Starscream praticamente da solo. Inaccettabile.
2. Lo scontro tra Optimus e Megatron (quello che i fan attendevano da tre film) dura 10 secondi. Inammissibile.
1. Leonard Nimoy cita se stesso da “Star Trek II: L’Ira di Khan” con la frase “Le esigenze di molti contano più di quelle di pochi”. Intollerabile per qualsiasi fan di Star Trek.

Transformers 4 – L’Era dell’Estinzione

Cambia la protagonista femminile nel terzo film e qui cambia praticamente tutto il cast: niente Shia LaBeouf questa volta, ma Mark Wahlberg (ha recitato in film peggiori… ma è sempre brutto vederlo in filmacci del genere).

Iniziamo con le cose facili: le canzoni degli Imagine Dragons sono l’unica cosa che si salva di questo film. Anche perché se avessero continuato con le canzoni dei Linkin Park sarebbe risultato leggermente ridicolo (Il nu-metal andava di moda fino al 2010, massimo 2011, ora è un po’ stucchevole).

Passiamo al resto della pellicola e qui andiamo direttamente alla classifica:

5. La pubblicità occulta. Le abbiamo contate, sono circa 75 sequenze dove vengono inquadrati dei prodotti per fare product placement e almeno 55 brand pubblicitari inseriti all’interno della pellicola.
4. La caccia ai Transformers. Non ha il minimo senso: migliaia di persone hanno visto la terra venire salvata dagli Autobots, eppure nessuno li vuole più. Come se non bastasse la CIA usa un Transformer cacciatore di taglie per stanare e distruggere gli Autobot rimanenti. Se vi sembra ipocrita, è perché lo è.

C’è qualcosa di più grave?

3. Optimus può volare. Ehm… perché non l’hai fatto PRIMA? Magari quando c’era la bomba cybertroniana pronta ad esplodere? Non potevi prenderla, volare nello spazio e tirarla dove nessuno può sentirti urlare “Questo film è una schifezza!”?
2. Galvatron. Se Megatron ha solo un corpo diverso, allora perché chiamarlo Galvatron? Al massimo si può chiamare “Megatron SP” o “Megatron Slim”. Ah, e in questo film è pressoché inutile. Non fa nulla.
1. Optimus Prime. Optimus fa cose che il vero Optimus Prime non farebbe mai: attacca l’azienda di Stanley Tucci quasi uccidendo tutti, trafigge alle spalle il Transformer nemico pugnalandolo alla schiena e sopratutto UCCIDE. UN. UMANO. Per caso Micheal Bay ha confuso Optimus Prime per Megatron? Perché sarebbe l’unica spiegazione logica.

Transformers – L’Ultimo Cavaliere

Si spera l’ultimo capitolo della saga. L’unica nota di merito sono forse un paio di scene d’azione e il fatto che ci sia Anthony Hopkins.

Dunque…questo capitolo ha una trama semplice che però viene eccessivamente complicata dal film: Quintessa, l’apparente creatrice dei Transformers, vuole far tornare grande Cybertron prosciugando l’energia della Terra (suona vagamente familiare…). Per fare ciò ha bisogno dello scettro di Merlino (che era un ubriacone nullafacente, in realtà) che funge da chiave.

Quando Optimus si imbatte in lei, viene ipnotizzato e non si vede più per almeno una ventina di minuti. In questa ventina di minuti vediamo solo i personaggi umani copiare SPUDORATAMENTE i due film della saga di “National Treasure”. Ah, Optimus si riprende sentendo la voce di Bumblebee (il ché è doppiamente stupido visto che l’ha sentito parlare nel primo film).

Ma questa è solo la punta dell’iceberg, ci sono tanti altri difetti che non elenchiamo qui per comodità.

Verdetto?

Questa saga necessita di un reboot, MA SENZA BAY DIETRO LA MACCHINA DA PRESA. Voi cosa ne pensate di questa saga? Scrivetelo in un commento.

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Mario Sacchi

Mario Sacchi

Nato nel '96, questo baldo giovane passa il giorno e la notte alla ricerca di notizie su film, serie tv e anime. Nel tempo libero posta amenità sui suoi social.

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