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Dragon’s Path, essere un gioco di carte nell’era di Hearthstone

Chi non beve alla Locanda, intraprende il Sentiero del Drago

Se si parlava di giochi di carte negli anni ’90, si parlava di Terre. Se si parlava di giochi di carte nei primi ‘2000, si parlava di Carte Trappola ed Energie. Se adesso gridassimo “gioco di carte” al megafono in una fiera del settore, si leverebbe un coro di “finito” con intonazione orchesca. Chi può negare che “card game” nel 2018 sia sinonimo di Hearthstone, oppure di Magic: Arena? L’estetica del pacchetto digitale è ormai consolidata da tempo, e gli equilibri sono completamente diversi rispetto a quando si partecipava ai tornei coi pacchetti da tre e cinquanta per gli eliminati. Parimenti, chi può negare che “card game” nel 2018 sia prevalentemente associato all’ambito del collezionabile?

Non ci si rivolge a chi naviga con maestria anche nelle acque più pericolose dell’oceano dei giochi da tavolo, ma a chi si muove sulla zattera del divertimento occasionale o fortemente specializzato. I tempi cambiano, il percorso dei giochi verso il pubblico cambia e le trasfigurazioni videoludiche dei giochi di carte hanno trovato la chiave del successo nel modello dei Game as a Service. Tuttavia, in questo scenario si osservano ancora prodotti tradizionali, che tra i punti di forza contano il rapporto fisico con la carta. Proprio questo è il caso di Dragon’s Path, gioco di carte che fa dell’istanza materiale il suo fiore all’occhiello.

Dragon's Path

Un sentiero elementale

Le sessantaquattro carte da gioco vantano di una qualità costruttiva prestigiosa, che si manifesta tramite dolci bordi arrotondati e un notevole spessore; la giusta costituzione per garantire alle vivaci illustrazioni di Nicholas Martini di preservarsi nel tempo. L’elemento chiave del gioco sono le carte Sentiero Elementale – come da titolo – e ne esistono di cinque tipi e in numero di cinque per ciascuno dei due mazzi di gioco. Ogni Sentiero corrisponde a un colore differente, idealmente associato a un elemento naturale o mistico. Fuoco, acqua, alberi, fulmini e magia violacea: ai colori corrisponde una coppia di effetti, e così dicendo possiamo ricollegarci al regolamento di gioco.

Ciò che sorprende è la facilità di accesso, e il fatto che con pochi elementi – Carte Sentiero e carte incantesimo – Dragon’s Path metta su un impianto ludico fluido, appagante e di rapido sviluppo. In un paio di giri la struttura è comprensibile anche ai meno avvezzi al genere e, una volta comprese le regole, Dragon’s Path si configura addirittura come un gioco “mordi e fuggi”. Le partite non durano mai più di una decina di minuti, dunque si evince che Dragon’s Path è ottimo per riempire le attese in esterna, oltreché in grado di catalizzare lunghe sessioni da salotto. Il comodo portacarte che fa da contenitore al gioco, realizzato dalla blasonata Ultra-Pro e decorato con un possente dragone, rende Dragon’s Path un’opera adatta al gioco in mobilità.

Dragon's Path

La variabilità come cardine dell’esperienza

Dragon’s Path è un gioco a turni che si basa sul rapporto di azione e controazione tra due giocatori. Partendo con 5 carte in mano su un mazzo di 25, l’obiettivo è riempire il proprio campo con 5 carte di elementi diversi o 4 carte del medesimo elemento. A ogni turno è possibile piazzare una carta, ed è dovere attivare uno dei suoi due effetti. Gli effetti possono concorrere al raggiungimento del proprio obiettivo – permettendo di aggiungere carte desiderate alla propria mano, ad esempio – o al rallentamento dell’avversario. Quest’ultimo ha la possibilità di disinnescare un effetto utilizzando particolari controeffetti, che prevedono lo scartamento del sentiero elementale al quale corrispondono.

Ben dieci effetti differenti, ritorni dalla pila degli scarti e rimescolamenti del mazzo fanno sì che con appena 25 carte si ottengano una consistente variabilità di gioco, che permette a Dragon’s Path di essere sempre differente a ogni partita. Il gioco propone anche una modalità avanzata, che dopo qualche disputa per prendere confidenza diventa la norma. Quest’ultima prevede la vittoria al meglio di 3 – proponendo come segna-vincite dei simpatici draghetti di legno – e l’impiego di suddette carte incantesimo. Queste ultime portano nel circolo di gioco ulteriore differenziazione delle tattiche e pongono il flusso ludico dei turni su un piano più riflessivo, che prevede maggiore ponderazione a ogni mossa. Infatti, la loro attivazione prevede lo scartamento di ben due sentieri elementali combinati.

Una formula ludica ben curata

Il giocatore è dunque portato a orchestrare sapientemente i propri turni per costruirsi la mano ottimale per l’attivazione dei devastanti effetti delle carte incantesimo, capaci di ribaltare le sorti delle partite e difficili da contrastare. Infatti, l’unico modo per disinnescare un incantesimo è scartare due sentieri corrispondenti a quelli impiegati per la l’attivazione: un prezzo alto da pagare, che porta a dover fare i conti con quali conseguenze siano meno dannose per la propria giocata. Si potrebbe dire che la formula di Dragon’s Path sia rodata in maniera certosina, smussata da tutte quelle asperità che compromettono lo scioltezza concettuale di un gioco.

Tuttavia, per onestà riportiamo che la meccanica degli incantesimi, per quanto sia di facile comprensione nel suo funzionamento, rimane uno scoglio a livello applicativo per diverse partite. Questo non costituisce un difetto, bensì un dato di fatto: alcuni approfondimenti della struttura di gioco comportano una complicazione della dialettica ludica, e chi vuole giocare a livello avanzato deve fare i conti con effetti dall’applicazione più articolata e di difficile memorizzazione.

Dragon s Path

Unione in diversi contesti

Quello proposto da Dragon’s Path è un gioco di colori che cambia di partita in partita, che accoglie giocatori dall’età consigliata di 7 anni in su in partite dal tempo stimato di quindici minuti. Il pacchetto comprende l’occorrente per giocare in due, ma il gioco è pensato in modo tale che affiancando un’altra coppia di mazzi il bilanciamento sia comunque ottimale. Dragon’s Path appartiene al solco di quei giochi in grado di unire le persone nei contesti più impensabili, grazie a una pratica scatolina per il trasporto e a una formula di facile accesso, dallo sviluppo dinamico e intenso. Di facile accesso, proprio come effettuare qualche tocco su uno schermo. Dunque, perché non imboccare il sentiero del drago? Se volete isolarvi per un sano quarto d’ora dalle meccaniche d’ingaggio aggressivo dei giochi per collezionabili, Dragon’s Path è ciò che fa per voi.

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