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Huawei vs Nintendo, provocazione o previsione?

Huawei gioca con il fuoco, ma potrebbe non scottarsi

Il 16 ottobre, Huawei, colosso cinese che opera nel settore della telecomunicazione, ha rivelato la sua nuova gamma di prodotti con un’evento dal vivo a Londra. E come da tradizione, per ogni grande prodotto vi è una grande presentazione; sul palco sono stati mostrati tutti i dispositivi che verranno commercializzati nei prossimi mesi, incluso il nuovo phablet Mate 20 X. Un vero e proprio gioiellino, nato però con un obiettivo ben preciso: contrastare Nintendo Switch. La sfida è stata lanciata in diretta sul palco dal presentatore, di fronte a decine di migliaia di spettatori, con tanto di comparazione hardware.

Huawei Mate 20X è una console di gioco portatile migliore di Nintendo Switch”

Un’affermazione che ha lasciato basiti i presenti, oltre che tanti videogiocatori sparsi per il mondo. Parliamo infatti di un’azienda che produce smartphone e tablet, la quale non ha mai avuto contatti diretti con il mercato videoludico. Aggiungiamo anche che il marchio Huawei è di recente esplosione, soprattutto in Italia, grazie alla vasta gamma di prodotti offerti e commercializzati a prezzi concorrenziali, senza però tralasciare il mercato della telefonia top di gamma. Una manovra commerciale pretenziosa e senza dubbio efficace, o almeno in parte. Procediamo quindi per gradi e vediamo la sfida che Huawei ha lanciato a Nintendo.

Mate 20 X ha un hardware migliore di Nintendo Switch

Pariamo subito dal lato tecnico di questo tablet. Le specifiche hardware del dispositivo sono senza dubbio superiori a Nintendo Switch, nonché stuzzichevoli per molti palati.

Huawei Mate 20 X

Nintendo Switch

Processore

HiSilicon Kirin 980Octa-core (4x Cortex-A77 @ 2,8 GHz & 4x Cortex-A55 @ 1,8 GHz)

NVIDIA Tegra customizzato

GPU

ARM Mali-G76

Nvidia Tegra customizzato

RAM

6 GB

4 GB

Memoria interna

128 GB (espandibile)

32 GB (espandibile)

Dimensioni display

7,2″ AMOLED, 1080p/1440p

6,2″ LCD, 720p

Batteria

5.000 mAh (6 ore di autonomia stimate)

4.310 mAh (3 ore di autonomia stimate)

Come possiamo ben vedere, Mate 20 X è un prodotto confezionato per superare, sul comparto hardware, Nintendo Switch. Infatti il target del tablet è il videogiocatore, il quale necessita di un dispositivo performante e con una buona autonomia. Huawei ha inoltre presentato un gadget per il device, un controller con tanto di analogico e croce direzionale, accoppiabile mediante incastro al 20 X, così da poter simulare un Joy-Con di Nintendo Switch. Tuttavia, l’accessorio è solamente limitato a “emulare” uno dei due controller Switch, rendendo così obbligatorio l’ausilio del touchscreen della parte destra dello smartphone.

Tanta potenza, tante parole

Nintendo Switch è senza dubbio una vera e propria rivoluzione nel mercato delle console, la quale coniuga portabilità alla necessità di proporre un hardware casalingo, dando vita quindi a un prodotto ibrido che soddisfa appieno le esigenze di qualsiasi videogiocatore affezionato al brand. La Grande N ha quindi fatto convergere in una sola piattaforma il suo intero ecosistema, prima frammentato tra Wii/WiiU e DS/3DS. Ma questo non è la sola, unica, grande rivoluzione; Switch ha infatti il tanto agognato supporto dalle terze parti, le quali adattano i loro prodotti videoludici alla piattaforma ibrida di Nintendo, così da portare altri Tripla A nel parco titoli della console integrando meccaniche esclusive, affiancando la prolifica imperanza di titoli indipendenti, oltre che ai grandi capolavori come The Legend of Zelda Breath of the Wild e Super Mario Odyssey.

Insomma, per farla breve, Nintendo Switch ha i giochi e vende tanto, riuscendo a piazzare oltre 20 milioni di unità in tutto il mondo nel giro di circa 7 mesi. Numeri straordinari e in costante crescita, che sono esplosi anche in Cina, casa di Huawei.

Il Mate 20 X è sicuramente un gioiellino per appassionati di device portatili, ma non per videogiocatori. O almeno per ora. Per quanto l’hardware abbia tanto da offrire, non possiamo affermarlo anche per i prodotti videoludici. Esistono certamente alcuni porting di grandi titoli del passato, come alcuni classici SEGA o Grand Theft Auto: San Andreas, oltre che bei titoli provenienti da software house indipendenti e non, ma non c’è una proficua concorrenza con i prodotti per console. Il mercato mobile dei videogiochi è sempre stato un piccolo frammento discostato dal vero universo videoludico delle console e dei PC, e difficilmente sarà concorrenziale in un imminente futuro – seppur economicamente redditizia. Parliamo di una piattaforma dove il mercato è quasi interamente dedicato a soddisfare il bisogno dell’utente casual, ovvero quel tipo di utenza 0-99 anni che usa quotidianamente uno smartphone o un tablet per scopi diversi dal videogiocare. Huawei non è di certo stupida, e questa manovra promozionale ha il suo perché, ma il problema permane: “can you run Zelda?”

Concorrenza e mercato cinese

Per quanto casual, è doveroso ribadire come il mercato videoludico mobile sia uno dei più prolifici che vi siano. Basti pensare a titoli come Clash Royale e Candy Crush siano così diffusi in tutto il mondo, garantendo introiti non indifferenti agli sviluppatori grazie agli acquisti in app. Oggi, invece, il trend sta leggermente cambiando e stanno approdando su dispositivi mobili dei lavori sempre più elaborati, arrivando addirittura ad alcuni porting interessanti come PUBG e Fortnite. I due battle royale, rispettivamente di Tencent Games (divisione di Tencent Holdings) ed Epic Games, sono la ciliegina sulla torta di una piattaforma che ha grande valore, soprattutto nel mercato cinese. Infatti, come ben sappiamo, Tencent Games è il più grande editore di videogiochi online cinese, il quale detiene la maggioranza delle azioni di software house come Riot Games (League of Legends), Supercell (Clash of Clans, Clash Royale) e tante altre (per maggiori dettagli sul gruppo Tencent cliccate qui). I videogiocatori cinesi sono assidui consumatori di prodotti d’intrattenimento videoludico, arrivando a fruirne intensamente su smartphone e tablet, dando vita a un vero e proprio fenomeno, sfociato anche in competizione. Non a caso su smartphone sono approdati titoli come PUBG Mobile (porting di PUBG) e Arena of Valor (MOBA per smartphone, nonché riproposizione di League of Legends in salsa mobile), i quali offrono la possibilità di competere sfruttando brand ormai affermati sul mercato console e PC.

Il mercato del gaming su dispositivi mobili, però, sta prendendo sempre più piede anche al di fuori dal Paese del Dragone, arrivando ad affermarsi in Europa e, soprattutto, negli Stati Uniti. Una conferma del potenziale della piattaforma, ma anche una prova che, allo stato attuale, esso rimane quasi del tutto inespresso. Huawei sembra aver captato il trend, rilasciando quindi un device presentandolo con immagini e parole che riguardano il videogiocare, azzardando un paragone con una console rivoluzionaria e che presenta un parco titoli onorevolmente maturo e variegato. Ora non sappiamo se paragonare Mate 20 X a Nintendo Switch fosse per convinzione della società, oppure per avere una cassa mediatica reale per il prodotto, ma possiamo sicuramente affermare che questo bizzarro metro di giudizio ha già fatto il giro del mondo, e Huawei Mate 20 X è ormai entrato, via web, nelle case di moltissime persone. Una nota che stona, però, è il prezzo proposto per il dispositivo. Parliamo infatti di una spesa pari a 899 euro, contro il prezzo concorrenziale Nintendo, il quale si aggira attorno ai 300 euro.

Una vera e propria provocazione, ma un confronto senza eguali. Huawei si sarebbe potuta rivolgere direttamente a Razer o Asus, i quali hanno già puntato al mercato del mobile gaming. Potrebbe però essere un punto di svolta, magari portando sempre più software house di rilievo a pubblicare titoli con una vera e propria anima su smartphone e tablet, come sembra stia programmando Ubisoft da qualche tempo. C’è anche da specificare come alcuni titoli per smartphone, come lo stesso Arena of Valor, stiano approdando sull’ibrida di Nintendo; non ci resta che attendere e vedere se il gaming su mobile sarà realmente preso in considerazione. Restate quindi sintonizzati su drcommodore.it per una nostra analisi sul mercato videoludico dei dispositivi mobili!

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