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Italiansubs, Subsfactory e la fine del fansub made in Italy

Il fansub in Italia ha i giorni contati?

Quello del 15 settembre è stato un risveglio amaro per tutti gli appassionati dei sottotitoli. Italiansubs ha infatti chiuso i battenti. Attiva da 13 anni nel mondo del fansub, la community si è trovata coinvolta in vicissitudini legali riguardo le nuove direttive europee sul diritto d’autore.

https://www.facebook.com/italiansubs/posts/10156632035739603?__xts__%5B0%5D=68.ARAV1WtbZAZGK7lxuVBDGoXO2c2VWZqw3dw8UHFkJ6LKM0T_X-b05KgIRsUsTKfSiSggs6eRyXokUgK_DFTDu1zblnyfm-T1fB1g3R77MTKFsuFDaWvGYqZaOv5HouCM7-GadFRmufeDdcngfB4omUR4lKqV_GSs_9HI3AdaVqkhc27HRJxA45E&__tn__=-R

Essendo stata segnalata dagli organi di controllo per utilizzi impropri ed illeciti dei sottotitoli, gli amministratori hanno preferito chiudere il sito per riorganizzarsi e decidere che strada intraprendere. È probabile che il database dei sottotitoli verrà riaperto, comprendente solo quei file per i quali il sito avrà ottenuto l’autorizzazione per l’uso, ma ad oggi è difficile sapere di quanti sottotitoli si tratterà, a fronte di un database mastodontico e quasi enciclopedico del mondo dei film e delle serie tv in lingua originale.

Itasa, oltre che una funzione di mero divertimento, ha, fin dagli albori, svolto un ruolo quasi “culturale“, favorendo la diffusione non solo delle serie tv (in un mondo antecedente i servizi streaming ed il binge watching), ma anche dell’inglese. È un vero peccato quindi che la community debba chiudere, vittima di entità e stravolgimenti legali più grandi di loro.

L’unica cosa che possiamo fare, da appassionati di serie tv e da (almeno personalmente) assidui frequentatori di Italiansubs, è aiutarli attraverso una donazione che gli possa permettere di coprire le spese legali, in attesa di capire come e se riorganizzarsi e ripartire.

Non solo Italiansubs

Quasi contemporaneamente il principale competitor di Italiansubs, ha scelto di percorrere la stessa via. Subsfactory ha infatti anch’esso oscurato il database, in attesa di sviluppi sulla faccenda, affidando la comunicazione ad un post apparso sull’homepage del sito

fansub

Stessa sorte anche per Traduttori Anonimi, che ha annunciato la chiusura a tempo indeterminato attraverso un post lapidario sulla pagina facebook.

https://www.facebook.com/traduttorianonimi/posts/952486761601458?__xts__%5B0%5D=68.ARC5QxrRNlBNwa6HBDdbb9i1uujbbsN6cNEOKT1jcsbJhVDheTi2u2F4dGBe6P1QMHBcCYWx1jmAd85lUbL1Kzp2iH8K4_mhJcX2n80ydoWuiAijwCC3ojgMQdrgZTHRY1NAt5Ly-QhKK66R0qni2gA48cZN2hVOonD3AvSl6I-iEd55TxLU&__tn__=-R

Tante altre piccole realtà hanno preferito interrompere subito ogni produzione di sottotitoli. L’impossibilità di sostenere eventuali spese legali e le poche informazioni che circolano su queste nuove direttive (le quali, lo ricordiamo, sono le stesse che avevano messo a rischio il futuro dei meme) hanno spaventato e scoraggiato tanti appassionati che si dilettavano nell’arte del fansub. Il danno, ovviamente, è solo per la community degli appassionati dei film e delle serie tv in lingua originale

 

Cosa significa per il fansub made in Italy?

Queste nuove direttive (per dovere di cronaca non ancora ufficialmente adottate da tutti gli Stati dell’Unione e, ad oggi, senza un recepimento univoco) potrebbero significare tutto e niente per il mondo del fansub. L’unica cosa certa è che attualmente ci sono due diverse filosofie riguardo la faccenda, che hanno dato vita a due diversi modi di porsi. C’è chi ha deciso di chiudere baracca e burattini, in modo permanente o temporaneo, limitandosi a fare da blog d’informazione o community per commentare gli episodi, in stile forum da primi anni 2000; e chi ha deciso di continuare imperterrito nella produzione e distribuzione di sottotitoli, forte della propria onestà e sicuro di non infrangere alcuna legge, visto che le direttive dell’Articolo 13 si rivolgono solo a chi utilizza materiale protetto per fini di lucro. In questa seconda categoria rientrano community come Subspedia e Subscloud.

Fansub is(n’t) dead

Come al solito la verità sta nel mezzo, ma non è una buona notizia per nessuna delle due scuole di pensiero.

Da un lato capiamo la chiusura e l’oscuramento dei database da parte di chi ha avuto problemi legali o da chi, pur non avendone ancora avuti, preferisce non rischiare. C’è da dire, però, che senza l’elemento cardine di queste community, il sottotitolo, il rimodulare la finalità d’uso a blog o forum, è una scelta che difficilmente ripagherà. Tolte poche centinaia di aficionados, il resto dell’utenza non troverebbe più nessun motivo per navigare su determinate pagine, decretando di fatto la morte di alcune community che hanno insieme oltre 25 anni di esperienza e passione alle spalle.

D’altro canto, il voler continuare a fansubbare, sicuri di non aver infranto alcuna legge, è un’arma a doppio taglio. Se da un lato permetterebbe anche di aumentare il proprio traffico, catturando gli utenti in esodo da altre community, dall’altro rende più vulnerabili a future ed eventuali beghe legali, qualora, in futuro, dovessero arrivare.

Da valutare anche la posizione di tutte quelle medio/piccole realtà coinvolte nel fansub amatoriale di anime ed altri contenuti anch’essi protetti dal diritto d’autore.

Noi di DrCommodore.it rinnoviamo la vicinanza ad ItalianSubs, Subsfactory, Traduttori Anonimi e tutte le altre realtà coinvolte, sperando che la faccenda si possa risolvere nel migliore dei modi. In caso di ulteriori sviluppi non mancheremo di tenervi aggiornati.

Usavate questi siti per scaricare i sottotitoli? Ne conoscete altri che hanno chiuso? Ditecelo nei commenti.

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Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

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