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Il caso Shiva Produzioni a Venezia

Questo articolo è stato fortemente voluto dalla redazione Film e serie TV del sito, in segno di vicinanza ai colleghi di Shiva Produzioni

Il caso

Jennifer Kent ha presentato il suo The Nightingale a Venezia 75 ed è stata l’unica donna in concorso. Al termine della proiezione della pellicola si è sentito urlare in sala:

“Vergogna, puttana, fai schifo”.

A pronunciare queste parole è stato Sharif Meghdoud, un ragazzo che si era accreditato al festival tramite Shiva Produzioni.

La confessione e le scuse

Sharif Meghdoud, attraverso il suo profilo Facebook, ha prima confessato e poi si è scusato per il gesto:

“Sono stato io l’uomo che ieri sera, alla proiezione stampa, ha gridato un insulto deplorevole alla regista una volta apparso il suo nome. Per evitare alla base qualunque tipo di speculazione su cosa abbia detto lo ripeto qua “Vergognati put***a fai schifo”. Un rigurgito uscito da una bocca che non pensava né a quello che diceva né alle relative conseguenze. Di base non sono contrario ai fischi e insulti alle fine delle proiezioni ai festival ma il mio gesto di ieri sera è da condannare per la sua natura estremamente esplicita e offensiva. Vorrei innanzitutto chiedere scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dal mio gesto, alla regista Jennifer Kent alla quale auguro una splendida carriera e alla Biennale di Venezia e ai direttori Paolo Baratta e Alberto Barbera per la brutta figura che ho fatto fare a livello internazionale. Ci tengo a specificare che il mio gesto identifica me e soltanto me come cafone e non l’intero apparato giornalistico italiano che si trova attaccato da tutto il mondo nelle ultime ore. Il gesto di uno non dovrebbe rappresentare una collettività ma un’anomalia che garantisco non si ripeterà più. Ovviamente non penso e non ho mai pensato le cose che ho detto. L’insulto viene fuori da un pensiero irrazionale e iperbolico di un cinismo che potrebbe andar bene (ma in realtà anche no) al bar tra amici ma che è assolutamente fuori luogo all’interno di una Mostra d’Arte. Il gesto non è da pensare come attacco maschilista o misogino, le scelte delle parole sono importanti è vero —soprattutto all’intero del clima attuale — e la parola incriminante poteva essere quella come un’altra”.

Le distanze prese da Shiva Produzioni

Subito Shiva Produzioni, attraverso un post su Facebook, ha così voluto prendere le distanze dall’accaduto:

https://www.facebook.com/391165220951114/posts/1916870021713952/

Il perchè supportiamo i colleghi di Shiva Produzioni

Shiva Produzioni, nasce come realtà su Youtube, in particolare con la rubrica Cinema degli Eccessi. La rubrica diventa subito un appuntamento fisso per gli appassionati del cinema a tinte forti e Andrea Guaia è palesemente un ragazzo che sa di quello che parla. Attraverso l’analisi di film che ad un primo sguardo possono essere considerati semplicemente un pretesto per portare sullo schermo sangue o scene riprovevoli, però, Andrea accosta le sue considerazioni che fanno capire la lettura di queste pellicole che molto spesso contengono messaggi fortemente anti-sessisti o che condannano comportamenti razzisti. Per questo motivo a noi della redazione Film e serie TV ha fatto male venire a conoscenza di questo increscioso fatto, Shiva Produzioni e sessismo nella stessa frase è un ossimoro. Inoltre, Shiva Produzioni, ha anche un sito Internet. Sharif Meghdoud era un autore per il sito e grazie a questo è riuscito ad entrare a Venezia 75. Ci auguriamo che una mela marcia non screditi il lavoro di tanti bravi ragazzi e che questo fatto increscioso non crei ostacoli ai colleghi di Shiva Produzioni.

Commodoriani, cosa ne pensate di questa situazione? Conoscevate già la realtà di Shiva Produzioni? Fatecelo sapere nei commenti.

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Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla

Alessandro Mezzolla è di San Pancrazio Salentino in provincia di Brindisi. Un genio. miliardario, playboy, filantropo non è sicuramente una descrizione calzante. Ha la passione per il cinema, la musica e le magliette macabre. Il suo motto è "Perchè anche oggi mi sono svegliato?"

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