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Chrome: Google dice basta alla pubblicità!

Dopo gli annunci nel mese di giugno, Google è finalmente passato dalle parole ai fatti.

Questa estate il colosso di Mountain View aveva annunciato che Chrome avrebbe avuto presto incorporata una funzione per il blocco delle pubblicità. Ebbene, quel giorno è finalmente arrivato! La suddetta funzione è entrata in attività.

“Ma Google non fa paccate di soldi proprio grazie alla pubblicità?”

Sì, e infatti il piano di Google non è quello di bloccare indiscriminatamente ogni sorta di inserzione. Le uniche a essere filtrate dal browser saranno quelle non coerenti con Better Ads Standar.
Questa associazione, di cui Big G fa parte, si occupa di studiare pubblicità non troppo invasive, per disincentivare l’uso di adblocker da parte degli utenti.

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Come funziona?

Chrome, durante il caricamento della pagina, andrà infatti a bloccare le richieste di rete da parte di tutti quei servizi che, basandosi su regole tipo EasyList, verranno identificati come troppo invasivi e fastidiosi.
Nel caso ve lo steste chiedendo, tale regola si applicherà anche alle pubblicità di Google stessa, qualora queste violassero lo standard. (Lapalissiano dire che qui in redazione si dubita fortemente ne esistano.)

Da mobile, al momento del blocco dell’ad, verrà visualizzata una barra che segnalerà all’utente il blocco avvenuto e (qualora si fosse colpiti dalla sindrome del buon samaritano) la possibilità di permettere la visualizzazione degli annunci sul sito.

Cattura

Da desktop invece la notifica sarà simile a quella già esistente sul blocco dei pop-up.

Le intenzioni di Google ovviamente non sono di eliminare completamente la pubblicità, ma di evitare di farla diventare sempre di più il nemico numero uno degli utenti.

Il risultato di questa azione è che gli utenti di Chrome non vedranno annunci su siti che violano costantemente i Better Ads Standards. Il nostro obiettivo non è filtrare tutti gli annunci ma migliorare l’esperienza per tutti gli utenti del web

La cosa sembra già aver dato i suoi frutti. Stando ai dati forniti dalla casa americana, il 42% dei siti che non rientravano nelle linee guida ha rimediato entro il 12 febbraio.

Se però un sito continua a mantenere un’esperienza non conforme a 30 giorni dalla notifica delle violazioni, Chrome inizierà a bloccare le pubblicità su quel sito

E voi? Usate un Adblocker? Lo toglierete dopo questa notizia?

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