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Tech Mythbusters: Le batterie degli smartphone

Diciamo basta al sentito dire, salva una batteria.. Salva il mondo!

Sui social ne abbiamo lette di ogni sulle batterie dei nostri poveri smartphone, come “MAI CARICARLO AL 100% SENNÒ SI ROVINA”. Ma tra i vari “mai fare” e i consigli del web, qual è la verità? Ecco una rassegna dei “miti” che circondano le batterie dei nostri poveri smartphone e che, a giudicare dal web, vengono totalmente bistrattate dagli utenti.

Appena comprato uno smartphone bisogna scaricarlo a 0% e poi caricarlo fino al 100% prima di utilizzarlo?

NO, scaricare fino allo zero una batteria a polimeri di litio porta problemi di capacità: una volta è ininfluente, ma un continuo esaurimento totale della batteria causa una perdita della carica massima originale,facendola durare meno.

MITO SFATATO

Tenere il livello della batteria tra il 20% e l’ 80% ne allunga la vita?

Vero e falsoin quanto non c’è nessuna controndicazione nel caricare la batteria alla massima capacità. Come detto in precedenza però, i problemi sorgono esaurendola totalmente in modo frequente. Una percentuale sotto cui non dovete scendere può essere il 10-15%.

MITO SFATATO

Lasciare il telefono in carica oltre il 100% (ad esempio di notte) rovina la batteria?

NOal contrario è consigliato in quanto ricalibra la batteria stessa. Purtroppo è idea comune che in questo modo anche le batterie nuove si possano rovinare, ma non è così! Le attuali batterie a Polimeri di Litio una volta arrivate al 100% smettono automaticamente di caricare, e ricominciano dopo essere scese di uno o due punti percentuali. Infatti, dopo una notte in carica, il dispositivo non è mai bollente come lo è mentre è in carica ad esempio con il 60% di batteria.

MITO SFATATO

Caricare lo smartphone quando la batteria è sopra il 25-30%  la rovina?

NO, come detto prima questa cosa è valida solo per le vecchie batterie che avevano la “memoria di carica”, quelle attuali si ricalibrano caricandole al 100%. È tuttavia consigliabile non fare cicli di ricarica inutili e metterlo in carica quando ne abbiamo realmente bisogno, in quanto già solo un “togli e metti” del caricabatterie equivale a un ciclo.

MITO SFATATO

Chiudere tutte le app quando smettiamo di usarle fa risparmiare batteria?

Si e no: nel caso siano giochi o applicazioni che richiedono molte risorse, il risparmio è assicurato; nel caso di normali app, come quelle di messaggistica, i browser o i social, bisogna lasciarle in background se siamo sicuri che le riutilizzeremo di lì a breve, questo perché se chiudiamo un’applicazione e la riapriamo dopo qualche minuto avremo solo bisogno di ricaricare da zero le risorse dell’app stessa. Fate una prova con WhatsApp: Apritela, lasciatela in background e riapritela di nuovo. Ci avrà messo davvero poco tempo a ricaricare tutto, non ve ne sarete nemmeno accorti. Se invece la chiudete e provate a riaprirla, ecco che ci vorrà il suo bel 1-2 secondi di caricamento, a seconda del processore che avete. Questo processo stressa di più la batteria in quanto il processore sfrutta più energie per ricaricare tutte le risorse necessarie all’applicazione.

MITO SFATATO

I batterysaver o task killer aumentano la durata della batteria?

NO, in quanto come detto prima è il sistema stesso a chiudere le applicazioni non necessarie, e un task killer sarebbe solo un’applicazione in più, che consuma molte risorse, per fare un lavoro inutile. Inoltre considerate anche che, come già detto in precedenza, killare il processo di un’app significa che ci sarà bisogno di più risorse (e quindi più energia) per riaprirla.

MITO SFATATO

Usare la ricarica rapida rovina la batteria?

Si e noUtilizzate un caricatore realizzato per il vostro smartphone o uno certificato, e in generale, evitate i caricabatteire economici di ignota provenienza. Altri caricabatterie con ricarica rapida diversi da quelli originali o certificati potrebbero portare alcuni atomi di manganese e nichel a distaccarsi dalla struttura cristallina all’interno della batteria, il che porta a dei buchi negli elettrodi che rendono le aree “bucate” incapaci di accumulare energia.
Alcuni sistemi di ricarica, come il DashCharge di OnePlus o il SuperCharge di Huawei sono studiati proprio per impattare al minimo sulla salute della batteria.

MITO SFATATO

 

Queste sono le conclusioni a cui siamo giunti per quanto riguarda le dicerie che ci sono sulle batterie online. Ve ne vengono in mente altre? Commentate l’articolo e ricordate di lasciare un bel Like alla pagina Facebook di DR.COMMODORE!
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