Dr Commodore
LIVE

Space X: “Ma il film è di una noia mortale”

Così recita uno dei versi più famosi dell’indimenticabile canzone di David Bowie “Life on Mars”.

Ma vi possiamo assicurare che tutto è meno che noiosa l’ultima immagine a cui questa musica è stata associata.
Sulle sue note infatti Starman(un manichino, oltre che un ulteriore omaggio a Bowie), alla guida di una Tesla Roadster, è uscito dall’atmosfera terrestre dirigendosi verso lo spazio profondo.

Il Razzo

Come avrete capito, stiamo parlando del recentissimo primo lancio del Falcon Heavy. La meraviglia ingegneristica sviluppata dalla più nota delle aziende del visionario Elon Musk: Space X.

Questo razzo, lungo 70 metri e dal peso di oltre 1400 tonnellate, è il razzo più potente ora in attività. Infatti è in grado di portare in orbita bassa ben 65.000 kg di materiale, mentre può lanciare nello spazio profondo fino a 17 tonnellate di payload.

falconheavy RTX4RJ0W

Con i suoi 27 motori si colloca al terzo posto fra i vettori più potenti mai costruiti; preceduto solo dai due re della categoria:

  • Saturn V (quello delle missioni Apollo per intenderci), il primatista
  • Energija (russo, usato solo un paio di volte negli anni ’80)

Quello che rende questo razzo veramente straordinario sono i costi. Grazie alla capacità dei suoi componenti di poter essere riutilizzati, un lancio di questo mastodonte costa “solo” 90 milioni di dollari. Tanto? Neanche troppo se si pensa che il vettore pesante attualmente sviluppato dalla NASA prevede costi per un lancio pari al miliardo di dollari.

Il Lancio

Alle 21:45 ora italiana, dopo un rinvio di un paio d’ore a causa di forte vento ad alta quota, il Falcon Heavy ha correttamente lasciato la piattaforma di Cape Canaveral, sulla rampa 39A del Kennedy Space Center. Ad assistervi c’erano non meno di 120.000 persone. Roba da primo uomo sulla Luna.

Dopo 2:30 minuti, i due booster secondari si sono sganciati, atterrando come da copione sulla piattaforma da cui erano partiti.
Nel frattempo il razzo centrale portava la Tesla nell’orbita prevista per il lancio lungo la traiettoria ideale verso Marte.

giphy

Sfortunatamente a causa delle forti vibrazioni al rientro, il corpo centrale ha mancato la piattaforma di rientro predisposta nell’Oceano Atlantico. Il pezzo tuttavia non è andato lontano, atterrando comunque vicino al punto stabilito. La colpa di questo “fallimento” (se così si può chiamarlo) è da imputare alla mancata accensione di uno dei motori predisposti al rientro.

Il Payload

Ad essere sparata nello spazio è stata una Tesla Roadster dal valore di circa 100.000 dollari. A bordo della macchina trova posto un manichino di nome Starman (cogliete la citazione? No? Hanno inventato YouTube apposta). Questo manichino indossa la tuta destinata all’impiego sul Dragon V2.

5a7a415fdda4c83c128b45f3

A bordo della vettura è inoltre presente una copia di “Guida Galattica per Autostoppisti”, con tanto di asciugamano e scritta “Don’t Panic”.
Ulteriore chicca, su alcuni chip della Tesla compare la scritta “Made on Earth by humans”.

La Destinazione

Che fine farà tutto ciò? La macchina ha preso una traiettoria che la porterà abbastanza vicina a Marte (per evitare contaminazioni è severamente vietato atterrare su altri pianeti, fatta eccezione ovviamente per le missioni delle agenzie spaziali. Dopo il passaggio vicino al Pianeta Rosso (reso possibile grazie alla fionda gravitazionale col Sole), la Roadster dirigerà verso la fascia interna di asteroidi. Più precisamente potrebbe entrare nell’orbita di Cerere, il più grande asteroide conosciuto del sistema solare. E magari fra qualche milione di anni potrebbe davvero raggiungere il nostro vicino color porpora.

hgfjh

Conclusioni

Quello di ieri è sicuramente stato un passo fondamentale per l’esplorazione spaziale dei prossimi anni. Il Falcon Heavy potrebbe infatti essere il mezzo con cui un essere umano metterà finalmente piede su Marte. Chissà, fra qualche secolo magari potremmo vedere uno di questi razzi in un museo, alla pari con Saturn V, come uno dei passi più importanti dell’umanità verso la conquista del Sistema Solare.

FONTI: Ansa, LaStampa

Per rimanere informati restate su DrCommodore e seguiteci sui nostri account Facebook ed Instagram, su Youtube, Telegram e sul nostro server Discord!

Articoli correlati

Dr Commodore

Dr Commodore

Sono Dr Commodore, servono altre presentazioni?

Condividi