Quando nel 2021 Eternals arrivò al cinema, i Marvel Studios avevano grandi piani per il futuro del gruppo di eroi guidati dalla regia visionaria di Chloé Zhao. Il film avrebbe dovuto aprire una nuova fase del Marvel Cinematic Universe, introducendo gli Eterni come figure centrali nel destino della Terra e possibili alleati dei Vendicatori. Tra i protagonisti c’era Kingo, interpretato da Kumail Nanjiani, un Eterno che aveva scelto di vivere sotto i riflettori di Bollywood, costruendosi un’identità da star e lasciandosi alle spalle il conflitto con i Devianti.
Eppure, nonostante le premesse, la pellicola non riuscì a soddisfare né la critica né il pubblico. Con un’accoglienza fredda e incassi inferiori alle aspettative, Eternals si trasformò rapidamente in uno dei flop più evidenti del MCU post-Endgame. Le sue conseguenze narrative, pur offrendo momenti di grande impatto visivo come l’Emersione del Celestiale Tiamut, rimasero quasi del tutto ignorate nelle opere successive.
Solo in tempi recenti, la gigantesca figura pietrificata che sporge dagli oceani è stata recuperata come spunto per introdurre l’Adamantio, ma senza alcun reale legame con i personaggi che l’avevano fermata. Per gli attori coinvolti, il brusco cambio di rotta dei Marvel Studios è stato un colpo inatteso. In particolare per Nanjiani, che aveva immaginato una lunga vita per il suo Kingo all’interno del franchise.

Il contratto per Eternal ha portato a una delusione personale
Durante un’intervista con Mike Birbiglia nel podcast Working It Out, Nanjiani ha rivelato i retroscena di un contratto che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto cambiargli la carriera. L’attore aveva firmato per sei film, oltre a un videogioco e persino un’attrazione in un parco a tema. Un piano ambizioso, pensato per legare il personaggio degli Eterni non solo al grande schermo, ma anche a esperienze parallele capaci di rafforzarne la popolarità.
La realtà, però, si è rivelata ben diversa. “Ho avuto un anno e mezzo per pensare ‘oh, quando uscirà Eternals…’ Ed è uscito e ha ricevuto recensioni davvero negative e non è andato così bene. Mi ha distrutto troppo ed è stato allora che ho pensato che sarei dovuto andare in terapia per capirlo“, ha raccontato l’attore. L’idea di diventare parte integrante dell’universo Marvel per un decennio si è dissolta rapidamente, lasciandolo in un limbo di attese mai concretizzate.
Il mancato utilizzo degli Eterni nelle future pellicole, compreso il prossimo Avengers: Doomsday, segna di fatto la fine quasi certa delle speranze di un loro ritorno centrale nel breve futuro. Kingo, relegato a citazioni marginali in Guardiani della Galassia Vol. 3 e nella serie Ms. Marvel, rimane il simbolo di un potenziale sprecato e di una direzione narrativa abbandonata troppo presto. Per Nanjiani, la lezione è stata amara, avendo compreso come il MCU può, allo stesso modo, aprire le porte a una carriera da sogno, ma anche richiuderle in silenzio, senza alcuna spiegazione.
