Lo studio italiano Jyamma Games torna sotto i riflettori, ma questa volta non per i suoi titoli innovativi, quanto per le controversie legate ai content creator non pagati. Dopo il lancio di Enotria: The Last Song, lo studio era già stato coinvolto in un acceso dibattito mediatico, alimentato da recensioni critiche e dalla mancata pubblicazione del DLC promesso. Oggi, nuove accuse emergono con forza, in particolare dai canali Twitch di Blur e IlMasseo, che contano rispettivamente 1,9 e 1,8 milioni di follower, i quali sostengono di non aver ricevuto compensi per il loro lavoro di promozione.
Su YouTube sono stati ricaricati due video, IlMasseo Enotria e Blur Enotria, tratti dalle live di Blur e IlMasseo, in cui i due streamer commentano l’uscita del nuovo gioco La Divina Commedia. Le clip mostrano chiaramente il loro fastidio e il disappunto, dovuto al fatto che non hanno ancora ricevuto alcuna retribuzione per il lavoro di promozione. I video documentano quindi la frustrazione dei creator, evidenziando la tensione tra lo studio e chi ha collaborato alla diffusione del titolo. Essi menzionano dispute in tribunale e migliaia di euro non pagati, indicatori del fatto che la situazione non è passeggera e non verrà risolta “pacificamente”.
Le difficoltà di Jyamma non si limitano alle mancanze di pagamento. Lo studio ha affrontato critiche sul bilancio dei progetti, sulla gestione dei fondi destinati all‘Opening Night Live e sugli ingaggi di doppiatori di rilievo come Luca Ward e Tomokazu Sugita. L’annuncio del nuovo titolo, La Divina Commedia, ha sollevato ulteriori interrogativi, soprattutto in merito alla sostenibilità economica e alla trasparenza dello studio, che promette animazioni e grafica di alto livello realizzate con cattura dei movimenti avanzate, le quali forse pagate con i soldi risparmiati dai mancati pagamenti, come sostiene Blur.
La vicenda riporta alla memoria le polemiche legate a Enotria, già oggetto di inchieste giornalistiche, articoli rimossi e dispute legali, che hanno alimentato un clima di scetticismo nei confronti dello studio. Anche il recente coinvolgimento di figure come Michele Poggi (Sabaku no Maiku) ha acceso ulteriori dibattiti sul trattamento dei collaboratori e sulla gestione interna dei progetti.
Dietro le quinte di Jyamma Studio: controversie e tensioni con streamer
Nonostante le tecnologie avanzate e la visibilità garantita da eventi internazionali, Jyamma Games sembra trovarsi in un equilibrio fragile tra ambizione e problemi concreti di gestione. La strategia comunicativa, tra teaser accattivanti e trailer spettacolari, non riesce a mascherare le questioni di fondo, che includono ritardi nei pagamenti e rapporti tesi con creator e collaboratori.
Questa situazione evidenzia una problematica comune nel settore dei videogiochi indipendenti. Spesso, infatti, c’è una forte discrepanza tra le grandi promesse fatte da uno studio e le sue reali capacità operative. I creatori di contenuti come Blur e IlMasseo rappresentano oggi una fetta fondamentale della promozione digitale italiana, e il loro coinvolgimento senza adeguata retribuzione solleva questioni etiche e professionali importanti.
Se La Divina Commedia dovesse seguire le orme di Enotria, Jyamma potrebbe trovarsi di nuovo sotto la lente dei media, rischiando di compromettere la propria reputazione nonostante le ambizioni creative. L’attenzione rimane alta, con la community pronta a osservare ogni mossa dello studio e a reagire in tempo reale sui social e sulle piattaforme di streaming.
