Nelle ultime settimane molti utenti di Steam hanno riscontrato l’impossibilità di completare acquisti tramite la piattaforma di pagamento PayPal, la quale è stata ed è ancora una delle più usate sul negozio. La situazione ha riguardato numerose nazioni, generando confusione e lamentele sui forum e su Reddit. Valve ha finalmente fornito una spiegazione, chiarendo nel loro comunicato che la causa non è un malfunzionamento temporaneo né un blackout del sistema, ma la decisione di una delle banche acquirenti di PayPal di interrompere i pagamenti relativi a Steam in alcune valute. Questo chiarisce che non tutte le regioni hanno incontrato questo problema, ma solo alcune specifiche.
Già all’inizio di luglio 2025 PayPal aveva comunicato che la banca responsabile delle transazioni in determinate valute aveva immediatamente terminato la gestione dei pagamenti Steam. Questo ha interessato tutte le valute diverse da euro, dollaro americano, dollaro canadese, sterlina britannica, yen giapponese e dollaro australiano. In pratica, gli utenti di molti altri paesi si sono trovati improvvisamente impossibilitati a usare PayPal per acquistare giochi, contenuti aggiuntivi o abbonamenti. Valve ha sottolineato che la situazione non riguarda la sicurezza dei conti o delle transazioni, ma solo la capacità di alcune banche di processare i pagamenti.

Alternative e prospettive future per gli utenti Steam
Valve ha rassicurato i giocatori che sta valutando l’introduzione di ulteriori metodi di pagamento per le valute colpite, pur senza fornire una tempistica precisa. Nel frattempo, gli utenti possono utilizzare le opzioni già disponibili durante il checkout, come carte di credito, carte prepagate o codici Steam Wallet. L’azienda ha anche fatto sapere di sperare in un ritorno di PayPal come metodo di pagamento per le valute al momento escluse, ma sottolinea che questo dipende dall’accordo con le banche acquirenti.
L’episodio di PayPal su Steam mette in luce quanto le piattaforme digitali siano sensibili alle decisioni dei partner finanziari e alle dinamiche internazionali dei pagamenti. La vicenda potrebbe avere legami indiretti con le recenti controversie di Valve riguardanti contenuti per adulti e pressioni da parte di alcune organizzazioni e banche, anche se l’azienda non ha confermato alcun collegamento diretto. Per i gamer, resta la certezza che la piattaforma sta monitorando la situazione e cercando soluzioni alternative, evitando che gli utenti rimangano senza possibilità di acquistare i contenuti preferiti.
