Negli ultimi giorni il panorama videoludico ha assistito a una mossa piuttosto drastica da parte del team dietro Light of Motiram, titolo pubblicato da Tencent, in seguito a una causa legale intentata da Sony. Soltanto un paio di settimane fa vi avevamo raccontato di come l’azienda giapponese avesse accusato lo studio cinese di aver realizzato un clone della celebre serie Horizon di Guerrilla Games, comprendente capitoli come Zero Dawn, Forbidden West e Call of the Mountain.
Il nodo centrale della disputa riguarderebbe la forte somiglianza nello stile visivo e narrativo del gioco. Dalla protagonista femminile dai capelli rossi e abiti tribali, agli scenari che fondono paesaggi primordiali e creature meccaniche di forma animale, fino a dettagli come robot mastodontici e sequenze d’azione quasi identiche a quelle viste nei trailer ufficiali di Horizon. Un’accusa resa ancor più pesante dal fatto che, sempre secondo Sony, Tencent avrebbe in passato proposto una collaborazione proprio sull’IP di Horizon e, dopo il rifiuto, avrebbe avviato lo sviluppo di Light of Motiram con concept sorprendentemente simili.
In origine, la pagina Steam del titolo conteneva immagini e video che non lasciavano molto spazio all’immaginazione, tra mech animaleschi, cavalcate su robot cavalli e persino una protagonista con un design “versione anime/orientale” di Aloy. Un materiale promozionale che, stando alle dichiarazioni di Sony, rischiava di confondere i giocatori, facendo credere loro di trovarsi davanti a un capitolo ufficiale della saga di Guerrilla Games.
Una nuova identità visiva per Light of Motiram
A seguito delle contestazioni, Light of Motiram ha subito una rapida trasformazione nella sua presenza online. Nel giro di pochi giorni, ogni contenuto che potesse evocare direttamente Horizon è stato eliminato o sostituito. Le immagini promozionali, i video e persino alcune descrizioni sono stati riscritti o debellati per allontanarsi da qualsiasi collegamento diretto, pur mantenendo la formula di un “mondo preistorico con robot animali“.
Le modifiche, tuttavia, non hanno alterato del tutto il concept originale. L’ambientazione continua a puntare sul contrasto tra natura selvaggia e tecnologia avanzata, ma ora la protagonista e le creature sembrano avere un’identità più autonoma. Questa scelta, se da un lato mitiga il rischio di nuove contestazioni, dall’altro può aprire nuove opportunità creative per differenziare il titolo in un mercato sempre più competitivo. Resta solo da vedere se questo non porterà a rallentamenti nello sviluppo, anche se sembra esserci abbastanza tempo, visto che la finestra d’uscita di Light of Motiral è fissata per l’ultimo quadrimestre del 2027.
Il caso di Light of Motiram si inserisce in una tendenza più ampia, dove le linee tra ispirazione e imitazione diventano spesso terreno di scontro legale. Non è raro che progetti di grandi aziende o studi indipendenti vengano accusati di “eccessiva somiglianza” con franchise affermati (vedasi il caso Palword e Nintendo), ma la rapidità con cui Tencent ha reagito potrebbe rappresentare una strategia per preservare la reputazione e ridurre i rischi in futuro. La causa, intanto, resta aperta, e il destino del gioco dipenderà anche dalla capacità del team di scrollarsi di dosso l’ombra di Horizon.
