Shein non si trova proprio in un periodo non proprio positivo: l’anno scorso ha registrato un fatturato di 38 milioni di dollari e una perdita dell’utile netto pari al 40%, numeri che simboleggiano una piccola crisi per il colosso delle vendite di vestiti online. E adesso arriva anche una multa non poco salta da parte dell’Antitrust italiano.
La multa dell’Antitrust a Shein per affermazioni green iongannevoli
La società che gestisce in Europa i portali di compravendita di Shein, Infinite Styles Services Co. Ltd, ha ricevuto una sanzione dall’Antitrust italiano per una motivazione grave: secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Shein avrebbe utilizzato dei messaggi green ingannevoli – affermazioni ambientali fuorvianti o non verificabili – a scopo promozionale.

In particolare sono finite nel mirino dell’indagine sono finite le sezioni Sheintheknow, evoluShein by design e Responsabilità sociale del sito ufficiale. La seconda avrebbe enfatizzato l’uso di fibre “green” senza fornire alcuna indicazione concreta sui benefici ambientali lungo l’intero ciclo di vita del prodotto.
E alle affermazioni false si aggiunge il contrasto tra gli impegni futuri dichiarati dall’azienda (ad esempio la promessa di ridurre del 25% le emissioni entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050) e i dati reali rilevati per il 2023 e 2024. L’autorità sottolinea che, operando in un comparto ad alto impatto ambientale come quello del fast fashion, la piattaforma avrebbe dovuto adottare un comportamento più diligente nella comunicazione ambientale.
Non è neanche la prima volta che la piattaforma viene bacchettata in Europa. Lo scorso maggio la Commissione Europea ha aperto un procedimento di infrazione contro la piattaforma, accusandola di aver comunicato in maniera opaca e fuorviante coi consumatori residenti nel territorio dell’Unione, cosa che viola la normativa comunitaria in materia di tutela del consumatore.
